Volersi bene

Buongiorno, mi sono resa conto che le mie relazioni con gli uomini sono sempre state delle scelte sbagliate in cui io finivo per accettare delle situazioni che percepivo come non chiare.
Prima storia: lui è un ragazzo serio, forse un po' malinconico ma soprattutto si mostra indeciso sulla nostra storia.
Stiamo insieme tre anni, arriviamo ad un passo dal matrimonio tuttavia la convivenza di pochi mesi prima del matrimonio riporta alla luce i suoi dubbi e inizia anche a soffrire di depressione insomma alla fine ci lasciamo.
Per me non è stato facile, uscivo da quella storia con le mie insicurezze amplificate... in quel periodo cambio città e mi ritrovo con amici che mi lasciano da sola e conosco qualche mese dopo una persona che è l' opposto del mio ex.
Mi colpisce la sua sicurezza e leggerezza cosa che non avevo con l' altro.
Gli racconto la mia storia (quindi sa benissimo quanto ho sofferto) e si mostra da subito preso da me.
Fin dall' inizio capisco che dopo un matrimonio finito ha scelto di vivere storielle senza particolari impegni ma per la voglia di mostrare a qualcuno come ero fatta, inizio una relazione con lui.
Premetto che specifico subito che pur non sapendo cosa provo per lui (lui invece si dichiara fin dall' inizio innamorato) non voglio vivere una relazione in cui ci siano altre donne.
Solo che passano gli anni e io sto sempre meglio ma non so se lo amo anche perché vi sono cose che non mi tornano (per es le domeniche o il fine settimana in cui è con amici, il fatto che dice di parlare di me a loro ma non organizza uscite, da parte mia forse scottata dalla precedente esperienza dove avevo conosciuto amici, parenti dell' ex. . . non ho voglia di conoscere nessuno subito... ) La storia dura altri tre anni e per una serie di sospetti vari scopro che mi ha mentito, sta con un' altra da ben 5 anni (che intanto ha lasciato da poco per stare con me).
Adesso lui sostiene che mi ha sempre amata, che l' altra non la lasciava per non farla soffrire, che del resto io gli ho sempre detto che non sapevo cosa provavo.
Ma il punto è non può essere solo sfortuna la mia, è vero le tempistiche non mi hanno aiutata ma sono pure io che non colgo ciò che non torna, che spesso accetto perché non voglio soffocare l' altro e passare per egoista oppure evidentemente non voglio perderlo.
Però mi rendo conto che non ho agito per il mio bene, Insomma mi sento molto triste, mi pare di non aver fatto il mio bene, di essermi lasciata ferire più del dovuto e ho paura di permetterlo ancora ad altri se dovesse capitare ho paura di non perdermi fidare e soprattutto non sono così certa che queste esperienze possano avermi fatta " maturare".
So che devo volermi bene, ma so davvero farlo?
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Dr.ssa Isabella Sgarlata Psicologo 10
Buongiorno, ho letto attentamente la sua storia e alla fine lei stessa trae una conclusione molto vera, ovvero che non ha agito per il suo bene. In questo non c'è nulla da condannare, tutti noi talvolta agiamo contro noi stessi, per le più svariate ragioni. Quello che sarebbe da indagare, a mio avviso, sono proprio le ragioni e i motivi che l'hanno portata a fare determinate scelte. Dice che ha iniziato una relazione perché motivata dal far vedere a qualcuno come fosse fatta, questo mi sembra un punto importante da approfondire, perché potrebbe nascondere dinamiche interiori da riorganizzare.
Spero di averle offerto degli spunti di riflessione.

Dr.ssa Isabella Sgarlata
Psicologa

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta, sì perché la precedente relazione aveva lasciato dentro di me l' idea che non ero riuscita a mostrarmi com'ero preoccupata di non piacere e mi era sembrato che mi fossi castrata inutilmente ( ovviamente a distanza di anni mi rendo conto che non ha senso in quanto l' amore si fonda proprio sul conoscersi) quindi nella successiva volevo una cosa diversa , volevo capire all' inizio se un uomo mi apprezzava per com'ero e poi più avanti mi è sempre più importante sapere se piaceva a me questa immagine . La risposta è stata sì ( rispetto al passato) , tuttavia forse non è ancora un Si così forte e convinto perché se per es mi contatta quest'ultimo mio ex sostenendo che è cambiato , che mi ha sempre amata, che sono la donna della sua vita io faccio fatica a credergli non solo per le bugie che giustamente non mi portano a fidarmi ma anche perché non mi sento così speciale ( pure se non mi avesse mentito e tutto il resto ) . A proposito di volermi bene da un lato la mia decisione di non dargli una seconda possibilità mi pare la direzione giusta , tuttavia il continuare a rispondergli e il mantenere un contatto mi fa dire che anche qui dovrei essere più decisa. Se iniziassi a sentirmi " speciale" per me ( a volte riesco ad apprezzarmi davvero, altre volte meno ) non avrei forse anche risolto il problema dei compromessi amorosi? È questa la direzione?