Senza speranza per il futuro
Scrivo questo consulto più come sfogo che come reale speranza di ricevere aiuto.
Ho 29 anni, prossimo alla laurea specialistica con un percorso universitario concluso in vergognoso ritardo a causa di un rallentamento cospicuo alla triennale (ci ho impiegato 5 anni e mezzo a finirla).
Purtroppo questo è stato dovuto principalmente ad una malattia cronica molto dolorosa (nei miei consulti precedenti potete trovarne traccia) a cui nessun specialista al quale mi sono rivolto negli anni mi ha dato beneficio, e che mi ha fatto interrompere per lunghi periodi lo studio, a cui poi si sono aggiunti conseguenti problemi di ansia e panico. Per l’appunto, questo problema di salute mi perseguita ancora oggi con forti limitazioni nella vita sociale e quotidiana.
Il problema adesso è che non vedo futuro per me. Una laurea a 29 anni è oggettivamente inutile, e nel frattempo non ho neanche maturato esperienza lavorativa, se non un misero lavoretto stagionale nel 2015. Più analizzo razionalmente la mia situazione e più mi vedo in un vicolo cieco senza possibilità di uscita.
I rimorsi e i rimpianti fanno ormai sempre più parte dei miei pensieri e delle mie giornate. Sto ore e ore a pensare al tempo che ho sprecato, al fatto che avrei dovuto fare le cose meglio, al fatto che non avrei dovuto trascurare il mio problema di salute fino a farlo peggiorare. Quando apro i social e vedo miei amici/ex-compagni di scuola/di corso che lavorano già da anni magari anche all’estero e con carriere avviate mi sale la depressione e provo un gran disprezzo e pena per me stesso.
Mi trovo per gran parte del tempo a pensare al suicidio, a volte quando mi salgono i momenti di panico dove la disperazione mi avvolge mi viene proprio l’impulso di non voler esistere più e di farla finita. E' impossibile che troverò lavoro, e quando non ci saranno più i miei genitori non avrò di che sostentarmi per sopravvivere. Sento che la mia vita è ormai segnata.
Vorrei tanto poter tornare indietro a dopo il diploma, non per fare altre scelte (il mio indirizzo di studi mi piace e in fondo rifarei la stessa scelta) ma per poterle fare meglio. Dai 20 anni fino ad ora ho sbagliato praticamente tutto. Credo che l’unica soluzione sarebbe poter avere la macchina del tempo e poter tornare indietro, peccato solo che non l'abbiano ancora inventata.
Io non credo neanche di essere depresso, la mia tristezza è solo relativa ad una lucida e spietata analisi della mia situazione reale. Prima che mi diciate è opportuno che vai da uno psicologo rispondo che io non credo che mi servirà a molto, in passato ci sono andato per i miei problemi di ansia e credo mi sia servito, ma il mio malessere attuale è una situazione diversa. Che devo dirgli allo psicologo "sono triste perché tanto non troverò mai lavoro"?
E in più, in sottofondo a tutto questo, c’è sempre il problema di salute fisico che ogni tanto torna a riacutizzarsi e mi annichilisce totalmente. Mi sento perso e sento che la mia vita è segnata.
Saluti
Ho 29 anni, prossimo alla laurea specialistica con un percorso universitario concluso in vergognoso ritardo a causa di un rallentamento cospicuo alla triennale (ci ho impiegato 5 anni e mezzo a finirla).
Purtroppo questo è stato dovuto principalmente ad una malattia cronica molto dolorosa (nei miei consulti precedenti potete trovarne traccia) a cui nessun specialista al quale mi sono rivolto negli anni mi ha dato beneficio, e che mi ha fatto interrompere per lunghi periodi lo studio, a cui poi si sono aggiunti conseguenti problemi di ansia e panico. Per l’appunto, questo problema di salute mi perseguita ancora oggi con forti limitazioni nella vita sociale e quotidiana.
Il problema adesso è che non vedo futuro per me. Una laurea a 29 anni è oggettivamente inutile, e nel frattempo non ho neanche maturato esperienza lavorativa, se non un misero lavoretto stagionale nel 2015. Più analizzo razionalmente la mia situazione e più mi vedo in un vicolo cieco senza possibilità di uscita.
I rimorsi e i rimpianti fanno ormai sempre più parte dei miei pensieri e delle mie giornate. Sto ore e ore a pensare al tempo che ho sprecato, al fatto che avrei dovuto fare le cose meglio, al fatto che non avrei dovuto trascurare il mio problema di salute fino a farlo peggiorare. Quando apro i social e vedo miei amici/ex-compagni di scuola/di corso che lavorano già da anni magari anche all’estero e con carriere avviate mi sale la depressione e provo un gran disprezzo e pena per me stesso.
Mi trovo per gran parte del tempo a pensare al suicidio, a volte quando mi salgono i momenti di panico dove la disperazione mi avvolge mi viene proprio l’impulso di non voler esistere più e di farla finita. E' impossibile che troverò lavoro, e quando non ci saranno più i miei genitori non avrò di che sostentarmi per sopravvivere. Sento che la mia vita è ormai segnata.
Vorrei tanto poter tornare indietro a dopo il diploma, non per fare altre scelte (il mio indirizzo di studi mi piace e in fondo rifarei la stessa scelta) ma per poterle fare meglio. Dai 20 anni fino ad ora ho sbagliato praticamente tutto. Credo che l’unica soluzione sarebbe poter avere la macchina del tempo e poter tornare indietro, peccato solo che non l'abbiano ancora inventata.
Io non credo neanche di essere depresso, la mia tristezza è solo relativa ad una lucida e spietata analisi della mia situazione reale. Prima che mi diciate è opportuno che vai da uno psicologo rispondo che io non credo che mi servirà a molto, in passato ci sono andato per i miei problemi di ansia e credo mi sia servito, ma il mio malessere attuale è una situazione diversa. Che devo dirgli allo psicologo "sono triste perché tanto non troverò mai lavoro"?
E in più, in sottofondo a tutto questo, c’è sempre il problema di salute fisico che ogni tanto torna a riacutizzarsi e mi annichilisce totalmente. Mi sento perso e sento che la mia vita è segnata.
Saluti
[#1]
Gentile utente,
ho letto con attenzione la Sua richiesta di consulto e sono giunto alle seguenti conclusioni:
1) la situazione oggettiva di fallimento, di "vergognoso ritardo", di inadeguatezza che lei descrive è del tutto inesistente e di oggettivo non ha nulla. Una persona può benissimo laurearsi a 29 anni, e anche oltre, e avere una prospera carriera. Ma poi, "ritardo" rispetto a quale tabella di marcia? Ognuno ha i suoi tempi e la "tempistica stretta" giova più agli Atenei per le loro statistiche e hit parade che non agli studenti! Tra l'altro, il presunto "ritardo" pare ampiamente spiegato dal disturbo fisico che lei lamenta.
2) Poiché Lei accusa sintomi di eccessiva stanchezza, prostrazione, umore depresso, crisi di pianto, momenti di panico, ideazione suicidaria e tantissima confusione mentale, Le consiglio vivamente una consulenza psicologica per la quale può trovare ottimi professionisti dal vivo o anche online. Se lo desidera sono a Sua disposizione per cercare insieme una soluzione efficace e soddisfacente e per programmare e mettere in atto una adeguata strategia di intervento.. I miei migliori auguri per tutte se Sue cose,
Cordialmente, Dott. Vincenzo Crupi.
ho letto con attenzione la Sua richiesta di consulto e sono giunto alle seguenti conclusioni:
1) la situazione oggettiva di fallimento, di "vergognoso ritardo", di inadeguatezza che lei descrive è del tutto inesistente e di oggettivo non ha nulla. Una persona può benissimo laurearsi a 29 anni, e anche oltre, e avere una prospera carriera. Ma poi, "ritardo" rispetto a quale tabella di marcia? Ognuno ha i suoi tempi e la "tempistica stretta" giova più agli Atenei per le loro statistiche e hit parade che non agli studenti! Tra l'altro, il presunto "ritardo" pare ampiamente spiegato dal disturbo fisico che lei lamenta.
2) Poiché Lei accusa sintomi di eccessiva stanchezza, prostrazione, umore depresso, crisi di pianto, momenti di panico, ideazione suicidaria e tantissima confusione mentale, Le consiglio vivamente una consulenza psicologica per la quale può trovare ottimi professionisti dal vivo o anche online. Se lo desidera sono a Sua disposizione per cercare insieme una soluzione efficace e soddisfacente e per programmare e mettere in atto una adeguata strategia di intervento.. I miei migliori auguri per tutte se Sue cose,
Cordialmente, Dott. Vincenzo Crupi.
Dr. Vincenzo Crupi
[#2]
Utente
Buonasera Dottore, la ringrazio per la risposta.
Per quanto riguarda il 1 punto, la ringrazio per l'incoraggiamento, ma purtroppo la realtà è che oggi trovare lavoro è difficile anche per un 25enne laureato in tempo, figurarsi per un 29enne. Nel mio settore oltretutto (ho una laurea in campo biologico) il mercato è ristretto. E' vero che non è stata colpa mia, ma questo quando vai a cercare lavoro conta poco, conta quello che hai da mostrare nel curriculum, e nel mio ci sono scritti anni di università e basta. Purtroppo il mio problema di salute mi ha penalizzato fortemente la carriera universitaria: a parte gli anni persi, ho dovuto rinunciare a tante esperienze che mi sarebbero piaciute, come l'Erasmus. Ho dovuto arrangiarmi coi tirocini e fare quelli che mi era comodo fare per motivi logistici e non quelli che mi sarebbe davvero interessato fare, perchè dovevo spostarmi lontano e col mio stato di salute non potevo.
Ho il terrore a pensare a cosa farò il mese prossimo con la laurea in tasca e l'inizio della ricerca di lavoro, ho gia scritto un film in testa, quello di non combinare niente e restare disoccupato per anni, magari dovermi arrangiare con lavori "minori" e dunque aver buttato all'aria anni e anni di tasse dei miei genitori.
I sensi di colpa mi divorano. Mi sento in colpa per aver trascurato il mio problema di salute all'inizio e averlo fatto diventare cronico, mi vergogno di aver deluso i miei genitori e di aver fatto buttare loro un sacco di soldi per una laurea inutile, mi vergogno di me stesso. Mi devasta pensare a come ero dopo il diploma, con tante strade davanti a me, una famiglia in grado di sostenermi e di aver buttato all'aria tutto. Come si fa ad accettare tutto questo? Io credo che illudersi non serva a niente e purtroppo questa è la spietata realtà.
Purtroppo poi non è che negli altri campi la mia vita sia stata brillante, quando mi sono ammalato mi sono isolato e ho perso i contatti con i pochi amici che avevo. L'unica storia vera con una ragazza ce l'ho avuta 7 anni fa. Esco di casa raramente, non ho nessuno tranne i miei genitori, a cui voglio molto bene.
Per quanto riguarda il 2 punto, purtroppo in questo momento non ho disponibilità economica per effettuare delle sedute private da uno psicologo. Forse tenterò in un consultorio dove si possono fare delle sedute gratuite. Sto davvero male questo periodo, mi sembra tutto un incubo, mi sento perso, desidererei solo ardentemente addormentarmi e non svegliarmi mai più.
Per quanto riguarda il 1 punto, la ringrazio per l'incoraggiamento, ma purtroppo la realtà è che oggi trovare lavoro è difficile anche per un 25enne laureato in tempo, figurarsi per un 29enne. Nel mio settore oltretutto (ho una laurea in campo biologico) il mercato è ristretto. E' vero che non è stata colpa mia, ma questo quando vai a cercare lavoro conta poco, conta quello che hai da mostrare nel curriculum, e nel mio ci sono scritti anni di università e basta. Purtroppo il mio problema di salute mi ha penalizzato fortemente la carriera universitaria: a parte gli anni persi, ho dovuto rinunciare a tante esperienze che mi sarebbero piaciute, come l'Erasmus. Ho dovuto arrangiarmi coi tirocini e fare quelli che mi era comodo fare per motivi logistici e non quelli che mi sarebbe davvero interessato fare, perchè dovevo spostarmi lontano e col mio stato di salute non potevo.
Ho il terrore a pensare a cosa farò il mese prossimo con la laurea in tasca e l'inizio della ricerca di lavoro, ho gia scritto un film in testa, quello di non combinare niente e restare disoccupato per anni, magari dovermi arrangiare con lavori "minori" e dunque aver buttato all'aria anni e anni di tasse dei miei genitori.
I sensi di colpa mi divorano. Mi sento in colpa per aver trascurato il mio problema di salute all'inizio e averlo fatto diventare cronico, mi vergogno di aver deluso i miei genitori e di aver fatto buttare loro un sacco di soldi per una laurea inutile, mi vergogno di me stesso. Mi devasta pensare a come ero dopo il diploma, con tante strade davanti a me, una famiglia in grado di sostenermi e di aver buttato all'aria tutto. Come si fa ad accettare tutto questo? Io credo che illudersi non serva a niente e purtroppo questa è la spietata realtà.
Purtroppo poi non è che negli altri campi la mia vita sia stata brillante, quando mi sono ammalato mi sono isolato e ho perso i contatti con i pochi amici che avevo. L'unica storia vera con una ragazza ce l'ho avuta 7 anni fa. Esco di casa raramente, non ho nessuno tranne i miei genitori, a cui voglio molto bene.
Per quanto riguarda il 2 punto, purtroppo in questo momento non ho disponibilità economica per effettuare delle sedute private da uno psicologo. Forse tenterò in un consultorio dove si possono fare delle sedute gratuite. Sto davvero male questo periodo, mi sembra tutto un incubo, mi sento perso, desidererei solo ardentemente addormentarmi e non svegliarmi mai più.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.7k visite dal 28/02/2021.
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