Ho l'ansia quando mi capita di guardare un altro ragazzo oltre al mio fidanzato
Sono fidanzata da un anno e cinque mesi tuttavia quando a lezione a scuola per via di un intervento da parte di un altro ragazzo lo guardo mi viene l'ansia e arrivano dei pensieri intrusivi quindi inizio ad immaginare NON VOLENDO tutto quello che potrebbe succedere se mi prendessi una cotta per il rispettivo ragazzo questo mi provoca un forte sconforto e mi spaventa.
Io amo il mio ragazzo eppure a volte mi tornano questi episodi.
Quattro o cinque mesi fa purtroppo era un continuo ma ne ero uscita purtroppo ora che ho cambiato sezione e ho incontrato nuove persone si è ripresentato il problema.
Potete spiegarmi perché continuo ad avere quest'ansia?
Io amo il mio ragazzo eppure a volte mi tornano questi episodi.
Quattro o cinque mesi fa purtroppo era un continuo ma ne ero uscita purtroppo ora che ho cambiato sezione e ho incontrato nuove persone si è ripresentato il problema.
Potete spiegarmi perché continuo ad avere quest'ansia?
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Salve, questi episodi esprimono con tutta probabilità semplicemente un meccanismo che è alla base della nostra esperienza del mondo nella fase che lei sta attraversando, quella della tarda adolescenza in cui possiamo sentire la necessità di "esplorare" il mondo che ci circonda sotto tutta una serie di aspetti per riuscire a comprendere esattamente chi siamo e cosa vogliamo.
Le "sollecitazioni" che provengono dal nostro ambiente esterno (come può essere per lei il gruppo-classe) sono del tutto normali, così come lo sono le nostre reazioni a tali stimoli: sta poi a noi, decidere di cosa fare di queste sollecitazioni che possiamo avvertire al nostro interno, che di per sé - ripeto - sono del tutto normali, così come lo sono anche le fantasie spontanee che possono scattare rispetto ad esse (faccio riferimento qui alla sua espressione "non volendo" ...).
Un'altra possibilità è che nel profondi di sé stessa lei non sia in realtà del tutto convinta della validità di questa sua relazione, e quindi il suo "inconscio" la guidi verso altre possibilità: in questo caso dovrebbe valutare con più attenzione le motivazioni che la spingono a portare avanti la sua relazione attuale.
Se poi, invece, lei dovesse far caso al fatto che le capita di sentirsi particolarmente in ansia rispetto ad altre aree (ad esempio a proposito dell'andamento scolastico, o della salute, o nei rapporto di amicizia o familiari, o più in generale) in tal caso può essere utile approfondire tale sintomatologia per valutare l'esistenza di una sua difficoltà più di carattere generale.
Un saluto.
Dott. Paolo Dell'Omo
Le "sollecitazioni" che provengono dal nostro ambiente esterno (come può essere per lei il gruppo-classe) sono del tutto normali, così come lo sono le nostre reazioni a tali stimoli: sta poi a noi, decidere di cosa fare di queste sollecitazioni che possiamo avvertire al nostro interno, che di per sé - ripeto - sono del tutto normali, così come lo sono anche le fantasie spontanee che possono scattare rispetto ad esse (faccio riferimento qui alla sua espressione "non volendo" ...).
Un'altra possibilità è che nel profondi di sé stessa lei non sia in realtà del tutto convinta della validità di questa sua relazione, e quindi il suo "inconscio" la guidi verso altre possibilità: in questo caso dovrebbe valutare con più attenzione le motivazioni che la spingono a portare avanti la sua relazione attuale.
Se poi, invece, lei dovesse far caso al fatto che le capita di sentirsi particolarmente in ansia rispetto ad altre aree (ad esempio a proposito dell'andamento scolastico, o della salute, o nei rapporto di amicizia o familiari, o più in generale) in tal caso può essere utile approfondire tale sintomatologia per valutare l'esistenza di una sua difficoltà più di carattere generale.
Un saluto.
Dott. Paolo Dell'Omo
Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 25/02/2021.
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