Demotivazione e stanchezza continua
Salve, ho bisogno di un parere sulla situazione in cui sto vivendo.
Ho 19 anni e da ormai due anni soffro d'ansia, ci sono periodi migliori e periodi peggiori.
Ultimamente però, la mia ansia è peggiorata.
Ho i battiti molto alti nonostante io stia sul letto, sento più frequentemente la sensazione come se mi 'mancasse' un battito, mi sveglio molte volte la notte, fatico ad addormentarmi.
Ma la cosa che ho notato di più, è il fatto che ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa.
Sto giornate intere nel letto a non fare nulla.
A volte salto i pasti e non ho voglia nemmeno di alzarmi, non ho più voglia di studiare, non trovo più motivazione.
Dormirei tutto il giorno, è come se faticassi a fare anche una minima azione.
Cosa devo fare?
Ho 19 anni e da ormai due anni soffro d'ansia, ci sono periodi migliori e periodi peggiori.
Ultimamente però, la mia ansia è peggiorata.
Ho i battiti molto alti nonostante io stia sul letto, sento più frequentemente la sensazione come se mi 'mancasse' un battito, mi sveglio molte volte la notte, fatico ad addormentarmi.
Ma la cosa che ho notato di più, è il fatto che ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa.
Sto giornate intere nel letto a non fare nulla.
A volte salto i pasti e non ho voglia nemmeno di alzarmi, non ho più voglia di studiare, non trovo più motivazione.
Dormirei tutto il giorno, è come se faticassi a fare anche una minima azione.
Cosa devo fare?
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Gentile Ragazza,
la prima cosa da fare è rivolgerti al tuo medico di famiglia e spiegargli la situazione: starà a lui valutare se sia il caso di effettuare qualche approfondimento diagnostico per capire se ci possa essere qualche causa organica alla base dei disagi che lamenti.
Fatto ciò, si procederà di conseguenza: se si darà il caso, ti verrà prescritta una terapia farmacologica, altrimenti no.
Contemporaneamente, sarebbe utile svolgere una consulenza psicologica per inquadrare la situazione anche da questa prospettiva e comprendere se sia il caso di intraprendere un percorso (non necessariamente psicoterapeutico, ma magari anche solo di sostegno psicologico).
Restano sempre validi i generici suggerimenti di cercare di praticare attività all'aperto quando possibile, mantenere relazioni sociali positive, dedicarsi ad hobby piacevoli ed avere un'alimentazione e cicli sonno/veglia regolari.
Cordialità.
la prima cosa da fare è rivolgerti al tuo medico di famiglia e spiegargli la situazione: starà a lui valutare se sia il caso di effettuare qualche approfondimento diagnostico per capire se ci possa essere qualche causa organica alla base dei disagi che lamenti.
Fatto ciò, si procederà di conseguenza: se si darà il caso, ti verrà prescritta una terapia farmacologica, altrimenti no.
Contemporaneamente, sarebbe utile svolgere una consulenza psicologica per inquadrare la situazione anche da questa prospettiva e comprendere se sia il caso di intraprendere un percorso (non necessariamente psicoterapeutico, ma magari anche solo di sostegno psicologico).
Restano sempre validi i generici suggerimenti di cercare di praticare attività all'aperto quando possibile, mantenere relazioni sociali positive, dedicarsi ad hobby piacevoli ed avere un'alimentazione e cicli sonno/veglia regolari.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 21/02/2021.
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