Salve sono un ragazzo di 21 anni e ho l'ansia di non riuscire a dormire
Salve sono un ragazzo di 21 anni e da un paio di mesi a questa parte la sera ho l'ansia di non riuscire ad addormentarmi, quando finalmente riesco ad addormentarmi mi svegli ogni 3 ore, a volte mi è anche capitato di svegliarmi dopo 2 ore e non riuscire più ad addormentarmi.
Ormai è diventata un agonia, la mia vita non è più quella di prima, appena arriva la sera mi sale un ansia fortissima, prima quando uscivo con gli amici a divertirmi tornavo tardi a casa e non badavo all'orario, adesso invece sono assoggettato dalla mia ansia, non riesco più a godermi le uscite con gli amici e la vita in generale perché appena penso che verrà sera mi sale un ansia fortissima, non riesco più a ridere, non riesco più a vivere così, è uno strazio, ho conosciuto da poco questo sito ed ho pensato di scrivervi con la speranza che almeno voi possiate aiutarmi perché io non riesco più a vivere così, spero di non essere, di non avere un caso raro, spero che il mio sia qualcosa che si possa guarire, vi prego ditemi che è così.
So di essere ripetitivo, ma è vero la mia vita per colpa di questo problema sta andando a rotoli, non riesco più ad essere felice veramente, sono sempre arrabbiato e a volte mi viene da piangere, spero che quest cosa non peggiori, spero di non arrivare a soluzioni drastiche.
Sembra che tutto quello che abbia scritto sia finto o esagerato, ma vi giuro su mia madre che è così vi prego aiutatemi, non ce la faccio più.
Ormai è diventata un agonia, la mia vita non è più quella di prima, appena arriva la sera mi sale un ansia fortissima, prima quando uscivo con gli amici a divertirmi tornavo tardi a casa e non badavo all'orario, adesso invece sono assoggettato dalla mia ansia, non riesco più a godermi le uscite con gli amici e la vita in generale perché appena penso che verrà sera mi sale un ansia fortissima, non riesco più a ridere, non riesco più a vivere così, è uno strazio, ho conosciuto da poco questo sito ed ho pensato di scrivervi con la speranza che almeno voi possiate aiutarmi perché io non riesco più a vivere così, spero di non essere, di non avere un caso raro, spero che il mio sia qualcosa che si possa guarire, vi prego ditemi che è così.
So di essere ripetitivo, ma è vero la mia vita per colpa di questo problema sta andando a rotoli, non riesco più ad essere felice veramente, sono sempre arrabbiato e a volte mi viene da piangere, spero che quest cosa non peggiori, spero di non arrivare a soluzioni drastiche.
Sembra che tutto quello che abbia scritto sia finto o esagerato, ma vi giuro su mia madre che è così vi prego aiutatemi, non ce la faccio più.
[#1]
Gentile utente,
il suo disturbo è ben noto, si chiama CLINOFOBIA.
Le forme che prende sono diverse da persona a persona, ma sempre si tratta di una forma ansiosa focalizzata sull'esperienza dell'andare a letto, dell'addormentarsi o del non riuscire a farlo, del risvegliarsi più volte nella notte.
Come tutte le fobie, alimenta sé stessa: nata da qualche episodio di insonnia e di risveglio precoce, è diventata la tormentosa certezza che un buon sonno ristoratore e ininterrotto, per lei non ci sarà più.
A questa idea irrazionale se ne associano altre, più o meno esplicite, di natura catastrofica: il pensiero corre ossessivamente sul tema del riposo notturno "impossibile", formulando profezie negative tipo: "se continuo così la mia vita è finita", "non ce la posso fare", e così via.
Naturalmente un colloquio con uno psicologo che affronti subito gli aspetti irrazionali di questa fobia la guarirebbe.
Per una soluzione rapida è opportuno rivolgersi ad una terapia cognitivo-comportamentale, che senza andare a pescare cause remote le farebbe capire che lei ha sviluppato delle convinzioni irrazionali a partire da un disturbo -l'insonnia- che in realtà è abbastanza facile, specie alla sua età, superare.
Può tentare anche da solo delle tecniche protettive durante il giorno (scacciare le idee irrazionali ogni volta che si presentano, non drammatizzando ma scherzandoci su) e attuando dei rituali rasserenanti prima di dormire (non prendere eccitanti la sera, né cibi pesanti; fare un bagno caldo; leggere a letto qualcosa di rilassante o ascoltare con gli auricolari un romanzo o una lezione in MP3). Ricorrere agli stessi metodi ogni volta che si sveglia la notte.
Noi non sappiamo se lavora o studia, se ha una ragazza (o un ragazzo), e se vive in famiglia; un suo psicologo potrebbe ritagliare delle precise strategie su di lei.
Stia tranquillo, e sarà guarito molto prima di quanto immagini.
Auguri.
il suo disturbo è ben noto, si chiama CLINOFOBIA.
Le forme che prende sono diverse da persona a persona, ma sempre si tratta di una forma ansiosa focalizzata sull'esperienza dell'andare a letto, dell'addormentarsi o del non riuscire a farlo, del risvegliarsi più volte nella notte.
Come tutte le fobie, alimenta sé stessa: nata da qualche episodio di insonnia e di risveglio precoce, è diventata la tormentosa certezza che un buon sonno ristoratore e ininterrotto, per lei non ci sarà più.
A questa idea irrazionale se ne associano altre, più o meno esplicite, di natura catastrofica: il pensiero corre ossessivamente sul tema del riposo notturno "impossibile", formulando profezie negative tipo: "se continuo così la mia vita è finita", "non ce la posso fare", e così via.
Naturalmente un colloquio con uno psicologo che affronti subito gli aspetti irrazionali di questa fobia la guarirebbe.
Per una soluzione rapida è opportuno rivolgersi ad una terapia cognitivo-comportamentale, che senza andare a pescare cause remote le farebbe capire che lei ha sviluppato delle convinzioni irrazionali a partire da un disturbo -l'insonnia- che in realtà è abbastanza facile, specie alla sua età, superare.
Può tentare anche da solo delle tecniche protettive durante il giorno (scacciare le idee irrazionali ogni volta che si presentano, non drammatizzando ma scherzandoci su) e attuando dei rituali rasserenanti prima di dormire (non prendere eccitanti la sera, né cibi pesanti; fare un bagno caldo; leggere a letto qualcosa di rilassante o ascoltare con gli auricolari un romanzo o una lezione in MP3). Ricorrere agli stessi metodi ogni volta che si sveglia la notte.
Noi non sappiamo se lavora o studia, se ha una ragazza (o un ragazzo), e se vive in famiglia; un suo psicologo potrebbe ritagliare delle precise strategie su di lei.
Stia tranquillo, e sarà guarito molto prima di quanto immagini.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Gentile utente,
si può guarire e bastano pochi incontri a volte per ricevere indicazioni da mettere in pratica, purché si individui il professionista esperto.
Come strategie può intanto attuare tutte quelle che le suggerivo nella risposta precedente.
Si rivolga anche online ad un terapeuta cognitivo-comportamentale e gli esponga il suo problema già per telefono.
Buone cose.
si può guarire e bastano pochi incontri a volte per ricevere indicazioni da mettere in pratica, purché si individui il professionista esperto.
Come strategie può intanto attuare tutte quelle che le suggerivo nella risposta precedente.
Si rivolga anche online ad un terapeuta cognitivo-comportamentale e gli esponga il suo problema già per telefono.
Buone cose.
[#5]
Caro utente,
gliele ho scritte nella prima risposta, #1.
La rilegga tutta per benino. Le copio/incollo le parti salienti:
"Noi non sappiamo se lavora o studia, se ha una ragazza (o un ragazzo), e se vive in famiglia; un suo psicologo potrebbe ritagliare delle precise strategie su di lei".
In assenza di strategie su misura, avevo scritto:
"Può tentare anche da solo delle tecniche protettive durante il giorno (scacciare le idee irrazionali ogni volta che si presentano, non drammatizzando ma scherzandoci su) e attuando dei rituali rasserenanti prima di dormire (non prendere eccitanti la sera, né cibi pesanti; fare un bagno caldo; leggere a letto qualcosa di rilassante o ascoltare con gli auricolari un romanzo o una lezione in MP3). Ricorrere agli stessi metodi ogni volta che si sveglia la notte".
Per ora faccia questo. Certo consultare uno psicologo le permetterebbe di mettere a punto strumenti personalizzati.
Ci scriva dopo avere almeno provato!
gliele ho scritte nella prima risposta, #1.
La rilegga tutta per benino. Le copio/incollo le parti salienti:
"Noi non sappiamo se lavora o studia, se ha una ragazza (o un ragazzo), e se vive in famiglia; un suo psicologo potrebbe ritagliare delle precise strategie su di lei".
In assenza di strategie su misura, avevo scritto:
"Può tentare anche da solo delle tecniche protettive durante il giorno (scacciare le idee irrazionali ogni volta che si presentano, non drammatizzando ma scherzandoci su) e attuando dei rituali rasserenanti prima di dormire (non prendere eccitanti la sera, né cibi pesanti; fare un bagno caldo; leggere a letto qualcosa di rilassante o ascoltare con gli auricolari un romanzo o una lezione in MP3). Ricorrere agli stessi metodi ogni volta che si sveglia la notte".
Per ora faccia questo. Certo consultare uno psicologo le permetterebbe di mettere a punto strumenti personalizzati.
Ci scriva dopo avere almeno provato!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 17/02/2021.
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Approfondimento su Ansia
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