Difficile andare avanti
salve dottore, e' la prima volta che mi rivolgo ad uno psicologo ma stavolta proprio mi e' difficile "lavorare" sulle mie emozioni.... circa 2 msi fa ho avuto un aborto spontaneo a 5 settimane di gravidanza.... dopo circa 8 mesi di prova.... ho gia' un figlio di 4 anni e ne cercavamo un altro... ma quando e' arrivato e' subito andato via... ho fatto di tutto per trattenere questa gravidanza.... siringhe ,stare a riposo.... mio marito per una settimana ha fatto tutto in casa... e se non ci fosse stato lui e amici che ma hanno aiutata portandomi tutto quello che era necessario dalla cena alle pulizie non avrei saputo proprio come fare.... purtroppo ogni tentativo e' stato vano e ora spesso mi innervosisco o mi manca l'aria o ho delle crisi di pianto improvvise che non riesco a fermare... ci sono giorni che mi snto bene e cerco di andare avanti e giorni in cui mi sembra di fare 10 passi indietro... io lavoro faccio turni a volte anche che di sera tardi sono 10 anni che lavoro come consulente telefonica e spesso il tenermi impagnata mi distre ma quando torno a casa e mi siedo sul divano la mente gira... e mi sento soffocare dal dolore... mio marito ( psicologo di professione) dice che devo andare avanti e lavorare sulle mie emozioni ma non ci riesco... ho pianto tanto di nascosto quando lui non c'era.. e spesso penso a mia madre e mia sorella che non si sono curati di me non mi hanno fatto una telefonata per sapere come stavo ne' prima ne' dopo ne' durante.... mi sono sentita sola e abbandonata... lo so che in fondo non lo ero perche' avevo mio marito e avevo i miei amici... ma le persone da cui avrei dovuto avere piu' sostegno non c'erano e questa cosa non mi passa ho provato a dirlo a mia mamma e mia sorella ma loro non mi ascoltavano... non replicavano non parlavano... mute. e mi sembrava di essere don chisciotte contro i mulinia vento... vorrei riprovare ad avere una gravidanza ma ho paura.... e se succedesse di nuovo? non potri sopportarlo... come posso superare questo momento cosi difficile che a distanza di 2 mwsi ancora mi attanaglia ?
grazie per il suo ascolto. attendo speranzosa una risposta.
grazie per il suo ascolto. attendo speranzosa una risposta.
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Gentile ragazza, posso chiederle una cosa? Lei ha un marito psicologo, eppure sente il bisogno di chiedere un parere a noi qui, che nemmeno conosce. Come mai?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Questo è chiaro, non le ho chiesto perché non s'è fatta aiutare direttamente da lui. Mi riferivo al fatto che, essendo psicologo, avrebbe potuto suggerirle lui un collega. Avete già fatto questo tentativo, oppure non ne avete nemmeno parlato?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Ex utente
si ne abbiamo parlato ma puntualmente ogni volta che c'e' da prendere poi una decisione di andare da qualcuno poi non ci si va piu' per svariati motivi ( ovviamente scuse..) che portano tutto via... io vorrei solo capire perche' tanta gente va avanti dopo un aborto e si butta tutto alle spalle e io non ci riesco... mio marito lo vedo "tranquillo" nel senso che ok passato il momento critico si gira pagina e si riprova .... come si dice " altro giro ... altra corsa..." ma io non ci riesco... o meglio un giorno vivo di stati euforici e il giorno dopo mi sento senza obbiettivi senza mete....
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Sì, ma le scuse per non andarci sono sue, di suo marito o di entrambi? Perché invece sembra proprio che lei ne abbia una gran bisogno, di parlare con qualcuno di questa cosa. Per un uomo l'esperienza dell'aborto della propria moglie può essere toccante, ma mai quanto può esserlo per la diretta interessata. E trovo strano che suo marito non sia stato sensibile a questo fatto (se non ho capito male) visto che fa questo per lavoro.
Ad ogni modo l'aborto è sempre connotato da emozioni negative, più o meno forti. E quindi, se lei non è ancora riuscita a superarle, mi sembra che abbia tutto il diritto di consultare uno psicologo. Credo che non sia necessario aspettare che suo marito si convinca a venirci insieme a lei, e che possa fare questo passo anche da sola.
Cordiali saluti
Ad ogni modo l'aborto è sempre connotato da emozioni negative, più o meno forti. E quindi, se lei non è ancora riuscita a superarle, mi sembra che abbia tutto il diritto di consultare uno psicologo. Credo che non sia necessario aspettare che suo marito si convinca a venirci insieme a lei, e che possa fare questo passo anche da sola.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 29/04/2009.
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