Mi chiede cosa trovassi nel mio ex, ma non ho risposte
Il mio attuale ragazzo non riesce ad accettare che in un primo momento quando stavo conoscendo già lui (non era mai successo nulla e lui dimostrava molto interesse per me, ma era fidanzato) io ho deciso di avere una storia con un'altra persona.
Successivamente a un viaggio fatto insieme, ho capito che lui era la sola persona che volevo.
Tornata dal viaggio ho evitato quello che era il mio ragazzo perchè mi sentivo in colpa e volevo lasciarlo perchè non ero assolutamente presa da lui.
L'ho evitato per un po', c'è stata una occasione da cui non mi sono tirata indietro in cui l'ho visto perchè eravamo con tutti amici e non sono riuscita a dire di no...ma non è successo nulla e lui era molto arrabbiato per il rifiuto.
Non dissi però al mio attuale ragazzo che in quell occasione c'era anche lui e questo lo fece infuriare e ancora oggi mi accusa di averlo tradito, quando sicuramente non ho fatto la scelta giusta a tenerglielo nascosto, ma tradito non sarei mai stata in grado perchè ero/sono follemente innamorata di lui.
(lui era ancora fidanzato).
Quando arrivò il giorno in cui dovevo mollare il mio ex, lui mi chiese di dirgli di noi...ma vedendolo stare malissimo non ce l'ho fatta...era scoppiato a piangere stava malissimo, e avevo pensato che fargli sapere che era anche stato tradito fesse una dolore che potevo risparmiargli.
Glielo dissi in un secondo momento a seguito di un suo messaggio di auguri di compleanno per fare in modo come voleva il mio ragazzo che non mi scrivesse mai più.
ad oggi lui non digerisce questa cosa, odia il mio passato, i miei ex, le mie storie precedenti e cadiamo in discussioni violente e spesso anche poco civili.
E questa storia in particolare non la digerisce perchè dice che io ho preferito il mio ex a lui e che lui è un ripiego e che quando l'ho lasciato, non avergli detto di noi, è stato un modo per tutelare il mio ex a suo discapito quando non volevo fare nulla del genere!
Ora mi chiede di dirgli che cosa avesse avuto il mio ex che lui non aveva...e io non so cosa rispondere perchè non ha nulla meglio di lui!! nulla...e sono innamoratissima del mio ragazzo e non c'è una sola cosa che penso migliore nel mio ex se non che all'epoca...era libero e voleva stare con me e voleva solo ed esclusivamente me, mentre il mio ragazzo era fidanzato e per esperienza già avuta in passato, raramente si passa da amanti a fidanzate, e questa cosa non la volevo riviere.
Però poi mi sono innamorata di lui e non c'è più stato niente da fare!
Ma la mia domanda è...sbaglio io?
lui dice che mento a dire che non so cosa avesse in più di me e che non sono credibile...ma è la verità! cosa devo fare?
come faccio a fargli capire che non gli sto mentendo ma che davvero per me lui è l'unico?
come faccio a fargli capire che i miei ex e il mio passato non sono una minaccia! che non c'è nessun altro con cui voglio stare?
Come faccio fare in modo che la smetta di cercare nel passato e che inizi a guardare al bel futuro che potremmo avere?
Grazie!
Successivamente a un viaggio fatto insieme, ho capito che lui era la sola persona che volevo.
Tornata dal viaggio ho evitato quello che era il mio ragazzo perchè mi sentivo in colpa e volevo lasciarlo perchè non ero assolutamente presa da lui.
L'ho evitato per un po', c'è stata una occasione da cui non mi sono tirata indietro in cui l'ho visto perchè eravamo con tutti amici e non sono riuscita a dire di no...ma non è successo nulla e lui era molto arrabbiato per il rifiuto.
Non dissi però al mio attuale ragazzo che in quell occasione c'era anche lui e questo lo fece infuriare e ancora oggi mi accusa di averlo tradito, quando sicuramente non ho fatto la scelta giusta a tenerglielo nascosto, ma tradito non sarei mai stata in grado perchè ero/sono follemente innamorata di lui.
(lui era ancora fidanzato).
Quando arrivò il giorno in cui dovevo mollare il mio ex, lui mi chiese di dirgli di noi...ma vedendolo stare malissimo non ce l'ho fatta...era scoppiato a piangere stava malissimo, e avevo pensato che fargli sapere che era anche stato tradito fesse una dolore che potevo risparmiargli.
Glielo dissi in un secondo momento a seguito di un suo messaggio di auguri di compleanno per fare in modo come voleva il mio ragazzo che non mi scrivesse mai più.
ad oggi lui non digerisce questa cosa, odia il mio passato, i miei ex, le mie storie precedenti e cadiamo in discussioni violente e spesso anche poco civili.
E questa storia in particolare non la digerisce perchè dice che io ho preferito il mio ex a lui e che lui è un ripiego e che quando l'ho lasciato, non avergli detto di noi, è stato un modo per tutelare il mio ex a suo discapito quando non volevo fare nulla del genere!
Ora mi chiede di dirgli che cosa avesse avuto il mio ex che lui non aveva...e io non so cosa rispondere perchè non ha nulla meglio di lui!! nulla...e sono innamoratissima del mio ragazzo e non c'è una sola cosa che penso migliore nel mio ex se non che all'epoca...era libero e voleva stare con me e voleva solo ed esclusivamente me, mentre il mio ragazzo era fidanzato e per esperienza già avuta in passato, raramente si passa da amanti a fidanzate, e questa cosa non la volevo riviere.
Però poi mi sono innamorata di lui e non c'è più stato niente da fare!
Ma la mia domanda è...sbaglio io?
lui dice che mento a dire che non so cosa avesse in più di me e che non sono credibile...ma è la verità! cosa devo fare?
come faccio a fargli capire che non gli sto mentendo ma che davvero per me lui è l'unico?
come faccio a fargli capire che i miei ex e il mio passato non sono una minaccia! che non c'è nessun altro con cui voglio stare?
Come faccio fare in modo che la smetta di cercare nel passato e che inizi a guardare al bel futuro che potremmo avere?
Grazie!
[#1]
Gentile Utente,
la prima domanda che vorrei farle è: come sta lei? Come vive questa situazione?
Secondo me questo è il primo punto da cui partire. Poi possiamo pensare al resto.
"odia il mio passato, i miei ex, le mie storie precedenti e cadiamo in discussioni violente e spesso anche poco civili"
Lei pensa davvero che ci possa essere una risposta "giusta" o accettabile per il suo ragazzo?
E' una domanda paradossale quella che le viene fatta, non ha vie di uscita! Se risponde che lui è il ragazzo perfetto e che non c'è nessun altro con cui vorrebbe stare non viene creduta, se risponde con sincera onestà e rintraccia nella memoria effettivamente qualcosa che le piaceva e che le manca del suo ex provocherà in lui rabbia e confermerà i suoi sospetti. Ne esce perdente in entrambi i casi.
Cosa fare allora? Se vuole uscire da questo imbroglio paradossale deve trovare la forza e il coraggio di non cedere alle sue pretese e fargli notare che questa è una trappola.
Come vive lei questo atteggiamento di sospetto e diffidenza? Riesce ad avere amici o legami con persone per lei importanti al di fuori della vostra coppia? Sente di avere uno spazio personale tutto suo nella sua vita, oppure tutto quello che fa lo condivide, per scelta o per imposizione, con il suo ragazzo?
Ci racconti qualcosa in più di sé, di quello che fa e di altri suoi legami significativi
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
la prima domanda che vorrei farle è: come sta lei? Come vive questa situazione?
Secondo me questo è il primo punto da cui partire. Poi possiamo pensare al resto.
"odia il mio passato, i miei ex, le mie storie precedenti e cadiamo in discussioni violente e spesso anche poco civili"
Lei pensa davvero che ci possa essere una risposta "giusta" o accettabile per il suo ragazzo?
E' una domanda paradossale quella che le viene fatta, non ha vie di uscita! Se risponde che lui è il ragazzo perfetto e che non c'è nessun altro con cui vorrebbe stare non viene creduta, se risponde con sincera onestà e rintraccia nella memoria effettivamente qualcosa che le piaceva e che le manca del suo ex provocherà in lui rabbia e confermerà i suoi sospetti. Ne esce perdente in entrambi i casi.
Cosa fare allora? Se vuole uscire da questo imbroglio paradossale deve trovare la forza e il coraggio di non cedere alle sue pretese e fargli notare che questa è una trappola.
Come vive lei questo atteggiamento di sospetto e diffidenza? Riesce ad avere amici o legami con persone per lei importanti al di fuori della vostra coppia? Sente di avere uno spazio personale tutto suo nella sua vita, oppure tutto quello che fa lo condivide, per scelta o per imposizione, con il suo ragazzo?
Ci racconti qualcosa in più di sé, di quello che fa e di altri suoi legami significativi
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108
[#2]
Utente
Male, perché sono consapevole al 100% di essere in trappola e non capisco assolutamente la logica per cui si cerchi il valore di una persona o la sua affidabilità o la sua personalità nelle relazioni passate come se queste la identificassero. Come se dovessi chiedere scusa per aver fatto scelte (giuste o sbagliate che siano) sentimentali prima di lui e come tutto questo possa avere più valore di moltissime altre cose molto più importanti, ad esempio essere ancora qui a lottare per stare insieme nonostante la situazione, ed essere sempre presente per lui in qualsiasi cosa con il massimo dell'impegno.
Mi sono allontanata da molte cose, da molte persone anche solo per evitare di trovarmi in situazioni che porterebbero portarmi a liti. Sto attenta ad ogni parola che pronuncio, non so mai cosa potrebbe far esplodere una discussione. L'ultima volta è stata una locandina di un film dove il protagonista aveva i capelli simili a una persona del mio passato.
Mi chiede di farmi lasciare quando mi dice che non vuole più vedermi, cosa che non voglio perché trovo assurdo essere lasciata per cose che non ho fatto, allora mi dice che è colpa mia se va sempre peggio perché lui mi ha detto che le cose che ho fatto per lui sono gravissime e non si fiderà mai di me.
Io razionalmente so che questa situazione è tossica, e sento che mi sto spegnendo, ma le poche volte che a fronte di una lite mi sono allontanata da lui pensando di non vederlo più, la mia vita è diventata nera con un senso di disperazione e vuoto completamente ingestibile. Non è qualcosa che riesco ad elaborare, sono innamorata di lui nonostante sia consapevolissima di tutto e a volte mi sento più simile alle donne che amano l'uomo che le picchia per quei momenti fugaci dove le cose vanno bene e che a quelli si aggrappano. Il che mi fa "ridere" perché sono sempre stata l'opposto, una persona molto indipendente e molto forte e che non ha mai avuto problemi a fare scelte anche dolorose, e ora...non lo sono più.
Io so che lui mi ama come io amo lui, ma so anche che questo sentimento è malato...ma io voglio curarlo e non rinunciarci. Non riesco a rinunciare a un sentimento per delle assurdità di cui vengo accusata e che non sono.
Mi sono allontanata da molte cose, da molte persone anche solo per evitare di trovarmi in situazioni che porterebbero portarmi a liti. Sto attenta ad ogni parola che pronuncio, non so mai cosa potrebbe far esplodere una discussione. L'ultima volta è stata una locandina di un film dove il protagonista aveva i capelli simili a una persona del mio passato.
Mi chiede di farmi lasciare quando mi dice che non vuole più vedermi, cosa che non voglio perché trovo assurdo essere lasciata per cose che non ho fatto, allora mi dice che è colpa mia se va sempre peggio perché lui mi ha detto che le cose che ho fatto per lui sono gravissime e non si fiderà mai di me.
Io razionalmente so che questa situazione è tossica, e sento che mi sto spegnendo, ma le poche volte che a fronte di una lite mi sono allontanata da lui pensando di non vederlo più, la mia vita è diventata nera con un senso di disperazione e vuoto completamente ingestibile. Non è qualcosa che riesco ad elaborare, sono innamorata di lui nonostante sia consapevolissima di tutto e a volte mi sento più simile alle donne che amano l'uomo che le picchia per quei momenti fugaci dove le cose vanno bene e che a quelli si aggrappano. Il che mi fa "ridere" perché sono sempre stata l'opposto, una persona molto indipendente e molto forte e che non ha mai avuto problemi a fare scelte anche dolorose, e ora...non lo sono più.
Io so che lui mi ama come io amo lui, ma so anche che questo sentimento è malato...ma io voglio curarlo e non rinunciarci. Non riesco a rinunciare a un sentimento per delle assurdità di cui vengo accusata e che non sono.
[#3]
Gentile Utente,
quello che lei scrive mi colpisce molto.
Da un lato sono particolarmente colpita dalla lucidità con cui lei ha perfettamente ben chiaro quello che succede nella vostra relazione. C'è una grande consapevolezza. Consapevolezza del suo stato d'animo, delle caratteristiche di questa relazione, delle pretese e imposizioni avanzate, della minaccia di lasciarla, dell'essersi allontanata da persone per potersi sentire paradossalmente più serena, consapevolezza dei suoi sentimenti verso questo ragazzo.
Denomina tossica questa relazione, con giuste ragioni.
D'altra parte, poi, ha provato ad allontanarsi da questo ragazzo, ma è stato quasi peggio che starci insieme. "Con un senso di disperazione e vuoto completamente ingestibile", così descrive ciò che ha provato tentando la strada della separazione. È proprio così, dalle relazioni di dipendenza affettiva è estremamente difficile e doloroso uscirne.
"so anche che questo sentimento è malato...ma io voglio curarlo e non rinunciarci"
Usa una parola bellissima, "curare".
Voglio accogliere questo suo desiderio, qui non ci chiede come poter lasciare il suo ragazzo, ma come poter curare la relazione. Mi sembra un bel proposito ma tenga presente che non può riuscirci da sola.
Però una strada praticabile che porta anche a buoni risultati c'è: intraprendere un percorso di terapia di coppia.
Ci ha mai pensato? Provi a proporlo al suo ragazzo
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Un caro saluto
quello che lei scrive mi colpisce molto.
Da un lato sono particolarmente colpita dalla lucidità con cui lei ha perfettamente ben chiaro quello che succede nella vostra relazione. C'è una grande consapevolezza. Consapevolezza del suo stato d'animo, delle caratteristiche di questa relazione, delle pretese e imposizioni avanzate, della minaccia di lasciarla, dell'essersi allontanata da persone per potersi sentire paradossalmente più serena, consapevolezza dei suoi sentimenti verso questo ragazzo.
Denomina tossica questa relazione, con giuste ragioni.
D'altra parte, poi, ha provato ad allontanarsi da questo ragazzo, ma è stato quasi peggio che starci insieme. "Con un senso di disperazione e vuoto completamente ingestibile", così descrive ciò che ha provato tentando la strada della separazione. È proprio così, dalle relazioni di dipendenza affettiva è estremamente difficile e doloroso uscirne.
"so anche che questo sentimento è malato...ma io voglio curarlo e non rinunciarci"
Usa una parola bellissima, "curare".
Voglio accogliere questo suo desiderio, qui non ci chiede come poter lasciare il suo ragazzo, ma come poter curare la relazione. Mi sembra un bel proposito ma tenga presente che non può riuscirci da sola.
Però una strada praticabile che porta anche a buoni risultati c'è: intraprendere un percorso di terapia di coppia.
Ci ha mai pensato? Provi a proporlo al suo ragazzo
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Un caro saluto
[#4]
Utente
Non so, lui ha da poco iniziato un percorso da uno psicologo e già per arrivare a questo risultato ce n'è voluto di tempo. Sicuramente è una persona che alle cose deve arrivare da solo, perché l'aspetto più per assurdo negativo è che essendo una persona davvero molto intelligente è in grado di applicare una logica a quanto afferma che è addirittura sensata quindi è faticoso, molto faticoso contraddirlo. Diventa quasi una arringa da tribunale americano. Da parte mia non avrei alcun problema a iniziare un percorso con lui ma so che in questo momento non lo accetterebbe mai. La mia speranza è che il percorso che sta facendo da solo gli riesca a mettere quel briciolo di serenità e anche di fiducia rispetto alla psico-terapia che possa renderlo più incline a vederla come una cosa positiva. E quello che sperò è che questo percorso lo possa portare a perdonare e a lasciare andare dei pesi che con il tempo diventano macigni rancorosi. Un po' come una palla di neve che più rotola già si ingigantisce e passa da avere dalla dimensione di una biglia a quella di una bomba ad orologeria.
Ieri abbiamo avuto l'ennesima discussione, ed è un filo che si tira sempre di più. Ho cercato di fargli capire che la mia scelta precedente non era stata fatta a seguito di un paragone tra lui e l'altro, ma che l'altra persona pur piacendomi di meno, pur affascinandomi di meno essendo stato "single" e completamente sicuro, certo di voler stare con me, mi era sembrata la via più sicura. Ed avendo alle spalle molte storie sbagliate oltre che una con una persona che aveva già una compagna, che dopo avermi fatto credere di essere l'unica...di voler stare con me...dopo due anni ha deciso di stare con la sua compagna...l'idea di ritrovarmi in una situazione simile mi spaventava. Quindi si, tutto può essere discutibile, in primo luogo il perché io mi vada sempre a incastrare in queste situazioni...ma quello che non è opinabile è che il mio passato mi ha segnata in delle cose, creandomi paure che influenzano nel bene e nel male le mie scelte, e questo non ha nulla a che vedere con il valore delle persone che ho davanti. E chiedermi il dettaglio di ciò che ho visto in qualcuno più di lui...oltre a questo, è impossibile perché non ho una risposta, soprattutto dopo due anni in cui i miei ricordi di questo "ex" sono stati costantemente bombardati e ora lo associo anche se erroneamente, al mio principale problema con lui. Quindi anche volendo non sono proprio in grado di favorire dettagli chiari e lucidi su questa persona come vorrebbe lui. E per lui ovviamente mento.
Insomma, un disastro.
Ieri abbiamo avuto l'ennesima discussione, ed è un filo che si tira sempre di più. Ho cercato di fargli capire che la mia scelta precedente non era stata fatta a seguito di un paragone tra lui e l'altro, ma che l'altra persona pur piacendomi di meno, pur affascinandomi di meno essendo stato "single" e completamente sicuro, certo di voler stare con me, mi era sembrata la via più sicura. Ed avendo alle spalle molte storie sbagliate oltre che una con una persona che aveva già una compagna, che dopo avermi fatto credere di essere l'unica...di voler stare con me...dopo due anni ha deciso di stare con la sua compagna...l'idea di ritrovarmi in una situazione simile mi spaventava. Quindi si, tutto può essere discutibile, in primo luogo il perché io mi vada sempre a incastrare in queste situazioni...ma quello che non è opinabile è che il mio passato mi ha segnata in delle cose, creandomi paure che influenzano nel bene e nel male le mie scelte, e questo non ha nulla a che vedere con il valore delle persone che ho davanti. E chiedermi il dettaglio di ciò che ho visto in qualcuno più di lui...oltre a questo, è impossibile perché non ho una risposta, soprattutto dopo due anni in cui i miei ricordi di questo "ex" sono stati costantemente bombardati e ora lo associo anche se erroneamente, al mio principale problema con lui. Quindi anche volendo non sono proprio in grado di favorire dettagli chiari e lucidi su questa persona come vorrebbe lui. E per lui ovviamente mento.
Insomma, un disastro.
[#5]
Gentile Utente,
già mi sembra molto importante che lui faccia un percorso di psicoterapia. L'ha spinto lei verso questa decisione oppure è stata una scelta maturata dal suo ragazzo?
Ciò non toglie che potrete iniziare insieme un percorso di coppia, potrebbe comunque proporlo. La situazione specifica però andrebbe valutata, si dovrebbe capire in che momento della psicoterapia lui si trova e se sia opportuno proporre proprio adesso un setting di coppia. Sono possibilità che andrebbero valutate dal terapeuta del suo ragazzo.
A questo punto però penso che sia importante che anche lei trovi uno spazio per sé, per esprimere la sua sofferenza, per trovare la sua serenità.
Queste continue discussioni di cui parla, l'arringa in tribunale come l'ha descritta, sono discorsi senza fine. Come le ho già detto il suo ragazzo le pone una domanda paradossale, rispondere a tono non le consente di uscirsene.
C'è un enorme dispendio di energia da parte sua e un rinunciare sempre maggiore ai suoi spazi vitali (amici, ricordi legati alle sue relazioni passate, considerazione di sé, giusto per citare ciò che ha già nominato qui).
Si lasci aiutare perché da sola è veramente faticoso.
Ci tenga aggiornati se le va
Un caro saluto
già mi sembra molto importante che lui faccia un percorso di psicoterapia. L'ha spinto lei verso questa decisione oppure è stata una scelta maturata dal suo ragazzo?
Ciò non toglie che potrete iniziare insieme un percorso di coppia, potrebbe comunque proporlo. La situazione specifica però andrebbe valutata, si dovrebbe capire in che momento della psicoterapia lui si trova e se sia opportuno proporre proprio adesso un setting di coppia. Sono possibilità che andrebbero valutate dal terapeuta del suo ragazzo.
A questo punto però penso che sia importante che anche lei trovi uno spazio per sé, per esprimere la sua sofferenza, per trovare la sua serenità.
Queste continue discussioni di cui parla, l'arringa in tribunale come l'ha descritta, sono discorsi senza fine. Come le ho già detto il suo ragazzo le pone una domanda paradossale, rispondere a tono non le consente di uscirsene.
C'è un enorme dispendio di energia da parte sua e un rinunciare sempre maggiore ai suoi spazi vitali (amici, ricordi legati alle sue relazioni passate, considerazione di sé, giusto per citare ciò che ha già nominato qui).
Si lasci aiutare perché da sola è veramente faticoso.
Ci tenga aggiornati se le va
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 05/02/2021.
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