Scegliere la propria sessualità
Gentili dottori.
Stavo pensando a una cosa.
Si può davvero scegliere la propria sessualità?
Nel senso, mi spiego meglio, io ad esempio, so perfettamente di essere bisessuale, io provo attrazione fisica e sessuale sia per donne sia per uomini solo che mi identifico sempre come lesbica poiché emotivamente mi sento più vicina alle donne ma pur sempre so, dentro di me, di non essere omosessuale.
Quindi sto scegliendo, giusto?
E poi mi è capitato di scambiare quattro chiacchiere con altre donne bisex che, invece, hanno 'scelto' gli uomini e si concentrano infatti solo su loro e bypassano le eventuali attrazioni rivolte alle donne.
Vorrei sapere se un comportamento simile possa essere, a lungo andare, deleterio e soffocare il proprio orientamento possa essere motivo di sofferenza.
Grazie
Stavo pensando a una cosa.
Si può davvero scegliere la propria sessualità?
Nel senso, mi spiego meglio, io ad esempio, so perfettamente di essere bisessuale, io provo attrazione fisica e sessuale sia per donne sia per uomini solo che mi identifico sempre come lesbica poiché emotivamente mi sento più vicina alle donne ma pur sempre so, dentro di me, di non essere omosessuale.
Quindi sto scegliendo, giusto?
E poi mi è capitato di scambiare quattro chiacchiere con altre donne bisex che, invece, hanno 'scelto' gli uomini e si concentrano infatti solo su loro e bypassano le eventuali attrazioni rivolte alle donne.
Vorrei sapere se un comportamento simile possa essere, a lungo andare, deleterio e soffocare il proprio orientamento possa essere motivo di sofferenza.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
per quanto riguarda la sessualità,
il confronto con altre persone serve relativamente poco;
ognuno cerca la propria strada e talvolta la trova.
Lei dice di sè:
"..so perfettamente di essere bisessuale,
io provo attrazione fisica e sessuale sia per donne sia per uomini
solo che mi identifico sempre come lesbica poiché emotivamente mi sento più vicina alle donne..",
direi che le certezze che possiede sono più che sufficienti per vivere ed agire con serenità.
Il resto potrebbe confinare con l'ansia di definirsi. Ma in modo eccessivo.
Dott. Brunialti
per quanto riguarda la sessualità,
il confronto con altre persone serve relativamente poco;
ognuno cerca la propria strada e talvolta la trova.
Lei dice di sè:
"..so perfettamente di essere bisessuale,
io provo attrazione fisica e sessuale sia per donne sia per uomini
solo che mi identifico sempre come lesbica poiché emotivamente mi sento più vicina alle donne..",
direi che le certezze che possiede sono più che sufficienti per vivere ed agire con serenità.
Il resto potrebbe confinare con l'ansia di definirsi. Ma in modo eccessivo.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Dottoressa, la ringrazio per la sua risposta. È stata gentilissima. Ha ragione quando scrive 'ansia nel definirsi' perché a me è questo che succede. Un po' mi scoccia definirmi lesbica agli occhi degli altri, ma dentro so di essere bisessuale. Pensa che potrei vivere una vita intera senza per forza rivelare il mio vero orientamento e fregarmene di categorizzarmi? Grazie ancora
[#3]
Riguardo all'interrogativo finale, ognuno cerca di fare meglio che può
in quel singolo momento della propria vita:
qualcuno/a decide di "non rivelare",
altri/e non vedono differenza negli occhi altrui tra il dirsi lesbica o bisex,
altri/e ancora inventano per sè strade diverse e uniche.
Le etichette che gli altri appiccicano sono già molte,
talvolta pesanti;
perchè aggiungere ulteriori etichettature verso se stessi
proprio con le proprie mani?
Dott. Brunialti
in quel singolo momento della propria vita:
qualcuno/a decide di "non rivelare",
altri/e non vedono differenza negli occhi altrui tra il dirsi lesbica o bisex,
altri/e ancora inventano per sè strade diverse e uniche.
Le etichette che gli altri appiccicano sono già molte,
talvolta pesanti;
perchè aggiungere ulteriori etichettature verso se stessi
proprio con le proprie mani?
Dott. Brunialti
[#7]
E' proprio quello che va curato.
Se ne può uscire attraverso una psicoterapia breve.
Se "mi limita davvero molto" non indugi;
psicoterapia, ed eventualmente farmacoterapia se necessario, sono le cure di elezione.
Dott. Brunialti
Se ne può uscire attraverso una psicoterapia breve.
Se "mi limita davvero molto" non indugi;
psicoterapia, ed eventualmente farmacoterapia se necessario, sono le cure di elezione.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.6k visite dal 04/02/2021.
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