Stressore acuto o schizofrenia
Questo è il mio problema:
Dodici anni fa, dopo aver letto un testo di psicopatologia, (lemma schizofrenia), sono riuscito a distruggere la mia integrità psicofisica auto-diagnosticandomi la malattia, fu il trauma. Non sono mai guarito del tutto, ma ho sempre convissuto con il dubbio, con la possibilità di non essere sano e questo ha generato in me stati di fortissimo stressore, crisi di pianto e senso di irrealtà (come quella descritta nella “Nausea” di Sartre). Credendo di essere malato, mi sono ammalato. Giorgio Agamben nel testo “Homo Sacer” descrive la figura del diritto romano arcaico proscritta a vivere in un limbo etico-giuridico, era l’apoptolis, il non cives. Inviso agli dei, non poteva essere sacrificato poichè rappresentava il distico non vita/non morte, la sua esistenza era un absurdum logico. Vivo in mezzo a tante persone per cui provo sincero affetto ma sono diverso, a volte il mondo mi sembra di plastica, persino il guardare mia madre mi riesce faticoso e la cosa mi sgomenta perchè sono stato io a volerlo. Voglio amare e essere amato, bruciarmi di vita ma è così difficile. Che cosa tremenda, non riescire a considerarsi sano né a impazzire, vorrei dimenticarmi, lasciarmi andare.
Amo lo studio più di ogni altra cosa (sto pensando di prendere la seconda laurea) ma l'amaro è che questa ragnatela nacque per una lettura.
Ultimamente sto iniziando ad avere fenomeni di allucinazione uditiva in fase di risveglio.
L’esito di accertamenti clinici come pet, eeg e rmn cerebrale sono risultati negativi.
queste sono le domande:
1)Sono schizofrenico?
2)Lo stressore cronico può provocare disturbi della percezione? In fase di risveglio possono verificarsi allucinosi, come sentirsi chiamato x nome o udire una musica (durano pochi secondi)?
3)Pur avendo creato un mondo interiore, non ho mai perso il contatto con la realtà. E’forse questa mia continua ricerca di definizione a creare la malattia. La suggestione, il “credersi” possono inficiare a tal punto l’essere? Ho notato che stando in mezzo alle persone, facendo lavori manuali, mi sento molto più disteso e sereno.
Dodici anni fa, dopo aver letto un testo di psicopatologia, (lemma schizofrenia), sono riuscito a distruggere la mia integrità psicofisica auto-diagnosticandomi la malattia, fu il trauma. Non sono mai guarito del tutto, ma ho sempre convissuto con il dubbio, con la possibilità di non essere sano e questo ha generato in me stati di fortissimo stressore, crisi di pianto e senso di irrealtà (come quella descritta nella “Nausea” di Sartre). Credendo di essere malato, mi sono ammalato. Giorgio Agamben nel testo “Homo Sacer” descrive la figura del diritto romano arcaico proscritta a vivere in un limbo etico-giuridico, era l’apoptolis, il non cives. Inviso agli dei, non poteva essere sacrificato poichè rappresentava il distico non vita/non morte, la sua esistenza era un absurdum logico. Vivo in mezzo a tante persone per cui provo sincero affetto ma sono diverso, a volte il mondo mi sembra di plastica, persino il guardare mia madre mi riesce faticoso e la cosa mi sgomenta perchè sono stato io a volerlo. Voglio amare e essere amato, bruciarmi di vita ma è così difficile. Che cosa tremenda, non riescire a considerarsi sano né a impazzire, vorrei dimenticarmi, lasciarmi andare.
Amo lo studio più di ogni altra cosa (sto pensando di prendere la seconda laurea) ma l'amaro è che questa ragnatela nacque per una lettura.
Ultimamente sto iniziando ad avere fenomeni di allucinazione uditiva in fase di risveglio.
L’esito di accertamenti clinici come pet, eeg e rmn cerebrale sono risultati negativi.
queste sono le domande:
1)Sono schizofrenico?
2)Lo stressore cronico può provocare disturbi della percezione? In fase di risveglio possono verificarsi allucinosi, come sentirsi chiamato x nome o udire una musica (durano pochi secondi)?
3)Pur avendo creato un mondo interiore, non ho mai perso il contatto con la realtà. E’forse questa mia continua ricerca di definizione a creare la malattia. La suggestione, il “credersi” possono inficiare a tal punto l’essere? Ho notato che stando in mezzo alle persone, facendo lavori manuali, mi sento molto più disteso e sereno.
[#1]
Gentile Utente,
dalle sue letture ha mai trovato il racconto di uno schizofrenico che chiede a se stesso "sono schizofrenico"?
Oppure: lei non si è mai chiesto "sono ansioso?"
La persona più indicata, nel caso in cui si presentassero allucinazioni visive o uditive dovrebbe essere lo psichiatra, per questo potrebbe sentirne uno, ma probabilmente questo la spaventa, ed io la comprendo.
In ogni caso l'impressione è che lei sia una persona che si fa troppe domande, e per questo vive male.
Io le consiglio di richiedere una consulenza psicologica: di sicuro questo le permetterebbe di chiarirsi meglio le idee, quanto meno sul funzionamento della psiche.
Lo faccia, non abbia paura. E il non fare nulla che la spaventa troppo, laddove un'azione concreta potrebbe rappresentare la svolta
Nel frattempo, visto l'amore per la lettura, provi a leggere questo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
dalle sue letture ha mai trovato il racconto di uno schizofrenico che chiede a se stesso "sono schizofrenico"?
Oppure: lei non si è mai chiesto "sono ansioso?"
La persona più indicata, nel caso in cui si presentassero allucinazioni visive o uditive dovrebbe essere lo psichiatra, per questo potrebbe sentirne uno, ma probabilmente questo la spaventa, ed io la comprendo.
In ogni caso l'impressione è che lei sia una persona che si fa troppe domande, e per questo vive male.
Io le consiglio di richiedere una consulenza psicologica: di sicuro questo le permetterebbe di chiarirsi meglio le idee, quanto meno sul funzionamento della psiche.
Lo faccia, non abbia paura. E il non fare nulla che la spaventa troppo, laddove un'azione concreta potrebbe rappresentare la svolta
Nel frattempo, visto l'amore per la lettura, provi a leggere questo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile utente, proprio come dice lei, la suggestione e/o l'identificarsi in qualcosa, come nel suo caso una malattia, può creare quelle condizioni necessarie affinchè si possano avere delle conferme. Tuttavia è possibile che lei viva qualche disagio indipendentemente da questa sua convinzione e che possa usare quest'ultima come capro espiatorio. Se vuole togliersi ogni dubbio sulla sua condizione psichica può sempre richiedere un confronto diretto anche con uno psicologo per una eventuale psicodiagnosi.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile utente, mi perdonerà se glielo dico in modo così franco, ma uno schizofrenico autentico e genuino probabilmente non sentirebbe il bisogno di connotare il suo amore per lo studio e le doti nello scrivere in un forum pubblico in internet.
Ma se vuole un parere preciso sulla sua condizione, e se davvero sente che è così grave, allora richieda un consulto di persona a un collega psicologo.
Cordiali saluti
Ma se vuole un parere preciso sulla sua condizione, e se davvero sente che è così grave, allora richieda un consulto di persona a un collega psicologo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 29/04/2009.
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