Disperato se accettare nuovo lavoro
Buonasera Dottori,
sono un ingegnere industriale di 34 anni.
Da circa 7 anni lavoro come coordinatore produzione in una media azienda metalmeccanica a 2 passi da casa, buono stipendio, ambiente amichevole e dove ho già fatto una piccola carriera, con 2 collaboratori attualmente quasi formati e che mi ha formato e fatto gestire diversi progetti negli anni.
L'unica cosa che non mi rende soddisfatto é che negli ultimi 2-3 anni vedo rallentare la mia curva di apprendimento di nuove competenze, data la caratteristica del processo produttivo della mia azienda e non vedo altre possibilità di avanzamento di carriera, a parte periodici incrementi di stipendio.
Il problema é che ho ricevuto una ottima proposta (RAL 20% maggiore) da un'altra azienda molto piú grande della mia, con un sistema produttivo molto più "industriale" ed evoluto ma fuori regione.
Entro domani devo dargli una risposta ma sono DISPERATO e non dormo da 3 giorni.
Una parte di me vorrebbe "buttarsi", esplorare il nuovo (anche perché piú invecchio piú avró difficoltá), l'altra parte mi dice che lascerei in difficoltá enormi la mia azienda attuale nel coprire le mie mansioni, e se andasse male mi ritroverei disoccupato e scontento della mia scelta.
Che fare?
sono un ingegnere industriale di 34 anni.
Da circa 7 anni lavoro come coordinatore produzione in una media azienda metalmeccanica a 2 passi da casa, buono stipendio, ambiente amichevole e dove ho già fatto una piccola carriera, con 2 collaboratori attualmente quasi formati e che mi ha formato e fatto gestire diversi progetti negli anni.
L'unica cosa che non mi rende soddisfatto é che negli ultimi 2-3 anni vedo rallentare la mia curva di apprendimento di nuove competenze, data la caratteristica del processo produttivo della mia azienda e non vedo altre possibilità di avanzamento di carriera, a parte periodici incrementi di stipendio.
Il problema é che ho ricevuto una ottima proposta (RAL 20% maggiore) da un'altra azienda molto piú grande della mia, con un sistema produttivo molto più "industriale" ed evoluto ma fuori regione.
Entro domani devo dargli una risposta ma sono DISPERATO e non dormo da 3 giorni.
Una parte di me vorrebbe "buttarsi", esplorare il nuovo (anche perché piú invecchio piú avró difficoltá), l'altra parte mi dice che lascerei in difficoltá enormi la mia azienda attuale nel coprire le mie mansioni, e se andasse male mi ritroverei disoccupato e scontento della mia scelta.
Che fare?
[#1]
Buonasera,
se ho capito bene Lei vorrebbe un lavoro che Le permetta di crescere ulteriormente, di apprendere ancora, ma non così distante da casa e senza "salti nel vuoto".
Come mai dice che "se andasse male"?
Non ha una concreta proposta più allettante?
Di quanti chilometri stiamo parlando? Ha valutato un eventuale trasferimento fuori città e gli spostamenti?
Aveva già pensato di cambiare azienda, prima di questa proposta?
Come mai si sente vecchio a 34 anni per avanzare ancora nella Sua carriera?
se ho capito bene Lei vorrebbe un lavoro che Le permetta di crescere ulteriormente, di apprendere ancora, ma non così distante da casa e senza "salti nel vuoto".
Come mai dice che "se andasse male"?
Non ha una concreta proposta più allettante?
Di quanti chilometri stiamo parlando? Ha valutato un eventuale trasferimento fuori città e gli spostamenti?
Aveva già pensato di cambiare azienda, prima di questa proposta?
Come mai si sente vecchio a 34 anni per avanzare ancora nella Sua carriera?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Buonasera,
il nuovo lavoro sarebbe a circa 300 km da dove sono adesso, ma non sarebbe un problema, anche ora sono in affitto.
Ho paura di non ottenere risultati nel nuovo lavoro (mi occupo di gestione e miglioramento dei processi produttivi) e quindi deludere le aspettative del nuovo datore di lavoro, ritrovandomi disoccupato - diciamo che mi spaventa l'uscita dalla mia comfort zone.
Ci avevo giá pensato un paio di anni fa a cambiare, ma non ho trovato un ruolo/posizione che soddisfacesse le mie aspettative.
Diciamo che più invecchio in un'azienda più temo che altre non mi trovino allettante.
A tutto questo si aggiunge il fatto che lascerei in difficoltà la mia azienda attuale (che comunque mi ha dato tanto a livello formativo), dato che sarebbe difficile gestire la transizione nei soli 2 mesi del preavviso
il nuovo lavoro sarebbe a circa 300 km da dove sono adesso, ma non sarebbe un problema, anche ora sono in affitto.
Ho paura di non ottenere risultati nel nuovo lavoro (mi occupo di gestione e miglioramento dei processi produttivi) e quindi deludere le aspettative del nuovo datore di lavoro, ritrovandomi disoccupato - diciamo che mi spaventa l'uscita dalla mia comfort zone.
Ci avevo giá pensato un paio di anni fa a cambiare, ma non ho trovato un ruolo/posizione che soddisfacesse le mie aspettative.
Diciamo che più invecchio in un'azienda più temo che altre non mi trovino allettante.
A tutto questo si aggiunge il fatto che lascerei in difficoltà la mia azienda attuale (che comunque mi ha dato tanto a livello formativo), dato che sarebbe difficile gestire la transizione nei soli 2 mesi del preavviso
[#3]
"diciamo che mi spaventa l'uscita dalla mia comfort zone."
"Ho paura di non ottenere risultati nel nuovo lavoro"
Lei ha intercettato il punto cruciale del problema, ma quando si cambia lavoro solitamente si affrontano questi due punti, anche con un certo entusiasmo.
Ok la routine cui ora non solo è abituato, ma che comprensibilmente La rassicura. Ma Le basta? Se immaginasse di rifiutare il nuovo lavoro, come si sentirebbe?
La paura di non ottenere risultati è legata alla paura di fallire?
E se sì, come mai teme di non essere all'altezza?
"Ho paura di non ottenere risultati nel nuovo lavoro"
Lei ha intercettato il punto cruciale del problema, ma quando si cambia lavoro solitamente si affrontano questi due punti, anche con un certo entusiasmo.
Ok la routine cui ora non solo è abituato, ma che comprensibilmente La rassicura. Ma Le basta? Se immaginasse di rifiutare il nuovo lavoro, come si sentirebbe?
La paura di non ottenere risultati è legata alla paura di fallire?
E se sì, come mai teme di non essere all'altezza?
[#4]
Utente
Se rifiutassi diciamo che avrei forse il rimpianto di aver scartato un'opportunità che avrebbe potuto dare un grosso slancio alla mia carriera, mentre invece rimanendo dove sono il margine di crescita é limitato alla retribuzione.
Temo che nella nuova azienda potrei risultare non abbastanza competente rispetto alle aspettative, e di non riuscire ad interagire bene con gli operai/capireparto - anche nel lavoro attuale ci ho messo un po' a costruire l'habitat.
Temo che nella nuova azienda potrei risultare non abbastanza competente rispetto alle aspettative, e di non riuscire ad interagire bene con gli operai/capireparto - anche nel lavoro attuale ci ho messo un po' a costruire l'habitat.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 31/01/2021.
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