Temo un esaurimento
Buongiorno,
sono la mamma di un bambino di 3 anni e mezzo, meraviglioso ma difficile da gestire.
Quando dico "difficile" non lo dico solo perchè sono sua madre, mio figlio è oggettivamente difficile, e lo vedono tutti: papà, nonni, zii, parenti, amici...
Probabilmente ha solo qualche problema caratteriale ma è molto molto stressante...
Mi spiego meglio: mio figlio è il classico bambino "rompiscatole", da piccolo non dormiva, aveva le coliche, non voleva mangiare, piangeva sempre e aveva problemi di stitichezza, senza contare la sua malattia genetica (per fortuna meno grave di quanto pensassimo) che ha gettato tutti nello sconforto.
Praticamente me ne sono occupata sempre da sola perchè mio marito lavorava e anche mio figlio era talmente mammone che voleva stare solo con me...
Ero io che allattavo di notte xkè allattavo al seno, o che stava sveglia xkè il bambino aveva la febbre o voleva giocare ed ero ancora io a prendere la carrozzina al mattino presto per farlo riposare un po', a cullarlo per ore per le coliche, a snervarmi con un bambino che non voleva mangiare, fare clisterini...
Il problema è che mi sento sola, sfinita, spossata, senza tempo per prendermi cura di me, anche solo per respirare.
Sono giovane ma mi vedo brutta, ingrassata, trasandata, senza energie e troppo distante dalla mia immagine di solo qualche anno fa.
La mia giornata inizia alle 6, 30 e non si conclude prima delle 24 ogni giorno.
Mi alzo, mi vesto, sveglio il bambino, lo lavo, lo cambio, gli faccio passare la luna se non vuole andare alla materna, poi corro al lavoro.
Smetto alle 12, 55 e alle 13, 05 vado a prendere il bambino alla materna.
Il problema è che si addormenta in macchina e, quando va bene, lo lascio dormire in garage con il finestrino abbassato per sentire quando si sveglia ma, spesso, avendo il sonno molto disturbato, si sveglia, piange come un ossesso e dice che vuole andare via così prendo l'auto e giro nei paesi limitrofi...
ho provato a portarlo a casa dopo la materna ma non ha fatto altro che piangere per tutto il tempo e quando dico tutto il tempo vuol dire che non ha pianto 10 minuti o mezz'ora ma due ore di fila!
Dopo 5 ore di lavoro sono stanca anch'io e preferisco girare in macchina che sentirlo piangere per ore!
Purtroppo la nonna lo ha abituato così, in quanto per farlo dormire quando io ero al lavoro lo portava in giro in auto e sembra che mio figlio riesca a dormire solo così...
Un giorno, a casa, mi si è appannata la vista e mi tremavano le mani, sentivo il cuore esplodermi nel petto.
A casa mio figlio non mi lascia in pace un secondo, vuole sempre che giochi con lui e non si addormenta prima delle 23.
La cosa che mi pesa però più di tutto il resto sono le critiche e i continui litigi di mio marito.
Dice che sbaglio a portarlo in giro tutto il giorno per farlo dormire e poi a centri commerciarli per farlo giocare sulle giostrine...
Lo so ma mi critica proprio lui che non lo tiene neanche mezz'ora da solo perchè non sa come gestirlo...
sono la mamma di un bambino di 3 anni e mezzo, meraviglioso ma difficile da gestire.
Quando dico "difficile" non lo dico solo perchè sono sua madre, mio figlio è oggettivamente difficile, e lo vedono tutti: papà, nonni, zii, parenti, amici...
Probabilmente ha solo qualche problema caratteriale ma è molto molto stressante...
Mi spiego meglio: mio figlio è il classico bambino "rompiscatole", da piccolo non dormiva, aveva le coliche, non voleva mangiare, piangeva sempre e aveva problemi di stitichezza, senza contare la sua malattia genetica (per fortuna meno grave di quanto pensassimo) che ha gettato tutti nello sconforto.
Praticamente me ne sono occupata sempre da sola perchè mio marito lavorava e anche mio figlio era talmente mammone che voleva stare solo con me...
Ero io che allattavo di notte xkè allattavo al seno, o che stava sveglia xkè il bambino aveva la febbre o voleva giocare ed ero ancora io a prendere la carrozzina al mattino presto per farlo riposare un po', a cullarlo per ore per le coliche, a snervarmi con un bambino che non voleva mangiare, fare clisterini...
Il problema è che mi sento sola, sfinita, spossata, senza tempo per prendermi cura di me, anche solo per respirare.
Sono giovane ma mi vedo brutta, ingrassata, trasandata, senza energie e troppo distante dalla mia immagine di solo qualche anno fa.
La mia giornata inizia alle 6, 30 e non si conclude prima delle 24 ogni giorno.
Mi alzo, mi vesto, sveglio il bambino, lo lavo, lo cambio, gli faccio passare la luna se non vuole andare alla materna, poi corro al lavoro.
Smetto alle 12, 55 e alle 13, 05 vado a prendere il bambino alla materna.
Il problema è che si addormenta in macchina e, quando va bene, lo lascio dormire in garage con il finestrino abbassato per sentire quando si sveglia ma, spesso, avendo il sonno molto disturbato, si sveglia, piange come un ossesso e dice che vuole andare via così prendo l'auto e giro nei paesi limitrofi...
ho provato a portarlo a casa dopo la materna ma non ha fatto altro che piangere per tutto il tempo e quando dico tutto il tempo vuol dire che non ha pianto 10 minuti o mezz'ora ma due ore di fila!
Dopo 5 ore di lavoro sono stanca anch'io e preferisco girare in macchina che sentirlo piangere per ore!
Purtroppo la nonna lo ha abituato così, in quanto per farlo dormire quando io ero al lavoro lo portava in giro in auto e sembra che mio figlio riesca a dormire solo così...
Un giorno, a casa, mi si è appannata la vista e mi tremavano le mani, sentivo il cuore esplodermi nel petto.
A casa mio figlio non mi lascia in pace un secondo, vuole sempre che giochi con lui e non si addormenta prima delle 23.
La cosa che mi pesa però più di tutto il resto sono le critiche e i continui litigi di mio marito.
Dice che sbaglio a portarlo in giro tutto il giorno per farlo dormire e poi a centri commerciarli per farlo giocare sulle giostrine...
Lo so ma mi critica proprio lui che non lo tiene neanche mezz'ora da solo perchè non sa come gestirlo...
[#1]
Gentile signora,
Ha mai pensato che sono proprio le (cattive) abitudini che spesso ci creano problemi?
Lei parla di un bimbo meraviglioso che però ha appreso delle cattive abitudini.
Talvolta potrebbe sembrarci risolutivo cedere piuttosto che ascoltare il pianto snervante di un bambino.
Tenga però presente che se oggi Lei impiega un pochino di energie nel togliere queste cattive abitudini a Suo figlio, ne guadagnerà senz'altro in salute.
Mi rendo perfettamente conto che non è facile, ma può darsi un tempo per cambiare e dare nuove abitudini più sane a Suo figlio.
Parallelamente dovrà riprendere ad occuparsi di se stessa, considerato anche che è una donna giovane.
Cordiali saluti,
Ha mai pensato che sono proprio le (cattive) abitudini che spesso ci creano problemi?
Lei parla di un bimbo meraviglioso che però ha appreso delle cattive abitudini.
Talvolta potrebbe sembrarci risolutivo cedere piuttosto che ascoltare il pianto snervante di un bambino.
Tenga però presente che se oggi Lei impiega un pochino di energie nel togliere queste cattive abitudini a Suo figlio, ne guadagnerà senz'altro in salute.
Mi rendo perfettamente conto che non è facile, ma può darsi un tempo per cambiare e dare nuove abitudini più sane a Suo figlio.
Parallelamente dovrà riprendere ad occuparsi di se stessa, considerato anche che è una donna giovane.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 29/01/2021.
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