Salve, sono una ragazza e sto iniziando ad avere qualche problema di ansia
Mi spiego meglio, da qualche tempo a questa parte rimurgino parecchio sulla mia vita, sugli sbagli che ho commesso, sulle ragazzate fatte in età adolescenziale e mi sento un oppressione tale da farmi avere la necessità di dire queste cose a qualcuno come i miei genitori, soprattutto a mia madre che so che andrei a deludere parecchio e quindi continuo a tenermi tutto dentro... Il problema è però che stando zìtta non riesco più a stare insieme a loro, perché un po' mi vergogno e penso di non meritare il loro amore, di non meritare tutto ciò che mi danno e quindi inizio a piangere e a non dormire la notte... Come posso fare a superare queste sensazioni?
A stare tranquilla e a godermi il mio presente, il mio futuro e i miei 27 anni?
Grazie se mi risponderete.
A stare tranquilla e a godermi il mio presente, il mio futuro e i miei 27 anni?
Grazie se mi risponderete.
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Gent.ma lettrice,
i pochi dati che emergono dalla sua lettera, confermerebbero uno stato ansioso, è probabile che sia collegato anche a questo momento della sua vita (sono presenti altri elementi di tensione, insoddisfazioni?). Parlarne sicuramente potrà aiutarla, forse anche per ridimensionare eventuali "sbagli" commessi in adolescenza e abbastanza frequenti a quell'età. Scelga intanto di parlarne anche ad una amica, oppure ad una persona adulta familiare che ha la dote della riservatezza. In queste situazioni , per evitare che il disagio si trasformi in altro, con lo stesso coraggio con cui ci ha scritto, rifletta sul beneficio di parlarne ad una collega del consultorio della città in cui vive.
Mille auguri e saluti
i pochi dati che emergono dalla sua lettera, confermerebbero uno stato ansioso, è probabile che sia collegato anche a questo momento della sua vita (sono presenti altri elementi di tensione, insoddisfazioni?). Parlarne sicuramente potrà aiutarla, forse anche per ridimensionare eventuali "sbagli" commessi in adolescenza e abbastanza frequenti a quell'età. Scelga intanto di parlarne anche ad una amica, oppure ad una persona adulta familiare che ha la dote della riservatezza. In queste situazioni , per evitare che il disagio si trasformi in altro, con lo stesso coraggio con cui ci ha scritto, rifletta sul beneficio di parlarne ad una collega del consultorio della città in cui vive.
Mille auguri e saluti
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 640 visite dal 23/01/2021.
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