Mio figlio di nove anni gli piacciono le cose da femmina
Salve, sono un papà divorziato da 5 anni, mio figlio di quasi nove anni, preferisce giocare con le Barbi, dice che le femmine sono migliori, gli piace truccare, qualche volta si trucca anche lui, se interpreta qualche personaggio, interpreta sempre la parte femminile.
Però le sue fidanzatine sono sempre femmine.
Gioca sempre quasi con femmine.
Non so cosa pensare, non so come comportarmi.
Aiuto.
Grazie
Però le sue fidanzatine sono sempre femmine.
Gioca sempre quasi con femmine.
Non so cosa pensare, non so come comportarmi.
Aiuto.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
considerato che nella formazione dell'identità psico-sessuale
l'identificazione con l'adulto ha una certa parte, chiedo:
Lei padre che modello rappresenta per Suo figlio? E' un modello al quale vale la pena ispirarsi?
E la madre (a cui Lei non fa accenno)?
Nel frattempo che Lei si interroga su di sè
e sul proprio ruolo nella relazione con il figlio,
per il momento del figlio non pensi nulla.
Dott. Brunialti
considerato che nella formazione dell'identità psico-sessuale
l'identificazione con l'adulto ha una certa parte, chiedo:
Lei padre che modello rappresenta per Suo figlio? E' un modello al quale vale la pena ispirarsi?
E la madre (a cui Lei non fa accenno)?
Nel frattempo che Lei si interroga su di sè
e sul proprio ruolo nella relazione con il figlio,
per il momento del figlio non pensi nulla.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno, sinceramente non capisco la sua domanda? Che padre sono? Sono un padre se pur separato, sempre presente nella vita di mio figlio, cerco nelle mie possibilità di non fargli mancare la mia presenza,anche se vive a 40 km da me,credo di essere un buon padre.
Con la madre spesso ci discute, quando in modo più accesso, quando meno.
Grazie
Con la madre spesso ci discute, quando in modo più accesso, quando meno.
Grazie
[#3]
In effetti le domande scientifiche le può possedere nel senso giusto uno psicoterapeuta, il quale grazie alle teorie di cui dispone e poi alla conoscenza della famiglia e delle dinamiche psicologiche che la attraversano, può ipotizzare delle risposte, ma soprattutto può fornire aiuti e suggerimenti. Sicuramente lei è un buon padre, tant'è vero che ha posto il problema a degli specialisti. Nella formazione dell'identità di genere sono implicati anche e soprattutto motivi inconsci, bisogni, aspettative, compensazioni, che riguardano l'uno o l'altro dei genitori, o la coppia nel suo insieme. Per questo i genitori vanno aiutati a elaborare propri punti irrisolti e inconsci. Solo un'osservazione diretta può far comprendere meglio e permettere uno snodo al bambino che ha diritto alla sua identità libera da pur inconsapevoli "immissioni". Chieda pertanto un consulto con uno psicoanalista.
Dr. DANIELE RONDANINI- Dirig. Psicologo ASL RM 2- Psicoterapeuta - Psicoanalista Junghiano Didatta e Supervisore- Docente - CIPA Roma
3384703937
[#4]
Gentile utente,
riprendo le fila della Sua replica in #2.
Il senso della mia domanda:
"Lei padre che modello rappresenta per Suo figlio? E' un modello al quale vale la pena ispirarsi?"
era relativa al fatto che talvolta i genitori *osservano* i figli come se questi ultimi fossero cresciuti da soli nel deserto.
Senza riflettere seriamente sul *come e perchè* i figli evolvono e maturano in una certa maniera,
su cosa hanno visto e vivono nella vicinanza quotidiana con le persone più care: i genitori.
Tutti noi, bambini e adulti, siamo frutto
.di un colloquio interiore con noi stessi,
.e di relazioni con famigliari adulti e coetanei.
Per il padre di un figlio maschio può essere importante chiedersi:
che posto ho io dentro queste queste relazioni?
Cosa rappresento per mio figlio?
A lui piacerebbe essere come me da grande?
Si veste a si atteggia al femminile perchè in me non vede un modello maschile per lui interessante?
Ho una comunicazione profonda con lui?
Se padre e figlio sono una diade,
perchè puntare lo sguardo unicamente sul bambino e su certi suoi comportamenti
e non anche su se stesso
e sul tipo di relazione che intercorre?
Nel caso si trovasse in difficoltà, chieda l'aiuto di uno/a Psicologo/a specializzata in psicologia infantile.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
riprendo le fila della Sua replica in #2.
Il senso della mia domanda:
"Lei padre che modello rappresenta per Suo figlio? E' un modello al quale vale la pena ispirarsi?"
era relativa al fatto che talvolta i genitori *osservano* i figli come se questi ultimi fossero cresciuti da soli nel deserto.
Senza riflettere seriamente sul *come e perchè* i figli evolvono e maturano in una certa maniera,
su cosa hanno visto e vivono nella vicinanza quotidiana con le persone più care: i genitori.
Tutti noi, bambini e adulti, siamo frutto
.di un colloquio interiore con noi stessi,
.e di relazioni con famigliari adulti e coetanei.
Per il padre di un figlio maschio può essere importante chiedersi:
che posto ho io dentro queste queste relazioni?
Cosa rappresento per mio figlio?
A lui piacerebbe essere come me da grande?
Si veste a si atteggia al femminile perchè in me non vede un modello maschile per lui interessante?
Ho una comunicazione profonda con lui?
Se padre e figlio sono una diade,
perchè puntare lo sguardo unicamente sul bambino e su certi suoi comportamenti
e non anche su se stesso
e sul tipo di relazione che intercorre?
Nel caso si trovasse in difficoltà, chieda l'aiuto di uno/a Psicologo/a specializzata in psicologia infantile.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 18/01/2021.
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