Il mio fidanzato è aggressivo e impulsivo. Come dovrei comportarmi?
Buonasera a tutti,
Sono una ragazza di 22 anni e sono fidanzata con un mio coetaneo.
Ci conosciamo da diversi anni, abbiamo avuto diverse frequentazioni fallite a causa della mia mancanza di volontà Nell’impegnarmi seriamente.
Abbiamo ripreso a frequentarci quest’estate, dopo due anni di silenzio e assenza da parte di entrambi.
Abbiamo riscoperto la nostra passione adolescenziale e ogni giorno mi rendevo conto di amarlo sempre di più, ma soprattutto di non averlo mai dimenticato.
Sembrava tutto così perfetto, e lui sembrava essere maturato tanto.
Era dolce, apprensivo e amorevole.
Con il passare dei mesi, è diventato improvvisamente tutt’altra persona.
È diventato aggressivo, basta poco per scatenare la sua gelosia e la sua rabbia.
Ha reazioni spropositate per elementi futili, quali Perché non mi hai detto che ti fosse arrivata questa richiesta sui social?!.
Quando si arrabbia usa le mie debolezze per ferirmi, quali i miei genitori assenti, pronunciando frasi del tipo Tu non hai valori perché non hai avuto una famiglia presente.
Non ha fiducia nei miei confronti, è paranoico e immagina che io possa prenderlo in giro.
Mi rinfaccia il mio passato, tormentandomi con domande del tipo Perché non volevi impegnarti due anni fa?.
Giorni fa abbiamo avuto l’ennesimo litigio e sento di aver avuto un forte crollo psicologico.
Mi ha aggredita perché, controllando il mio profilo sui social, nota un incremento di 3 persone.
Mi ha aggredita perché non l’ho avvisato e mi sono giustificata dicendogli che lo stress causato dall università mi distrae da queste futilità.
Ho tentato di calmarlo, dicendogli con toni pacati quanto lo ami e cercando di rassicurarlo, dopo di che perde il controllo e mi chiede di rimuovere alcuni conoscenti dai social.
Non acconsento alla sua imposizione, mi arrabbio e gli dico Tu vuoi un animale da compagnia da ammaestrare, non una fidanzata, e lui mi risponde con una frase che mi ha ferito particolarmente, ossia Certo, me ne trovo un’altra che almeno mi ecciti.
Ho sentito la mia autostima sfaldarsi e sono scappata.
Ho ignorato i suoi messaggi e le sue chiamate e ciò lo ha fatto arrabbiare ancora di più.
Per l’ennesima volta mi ha minacciata di lasciarmi (lo fa spesso nei litigi), mi ha offesa, ha urlato come un matto di odiarmi, ha perso il controllo di nuovo... e tutto ciò parte da una delle solite futilità per le quali mi aggredisce.
Sono arrivata ad un limite e decido di lasciarlo, stanca di sopportare offese e aggressioni pur non essendo colpevole di alcuna mancanza nei suoi confronti.
Mi sono sentita mancare di rispetto, ho provato a spiegargli come mi sento a causa sua e con arroganza mi diceva Io ho la coscienza pulita, ti offrendo perché sei stata tu ad istigarmi... Quando cerco di fargli capire come mi faccia sentire, non ammette i suoi sbagli e cerca di spostare ogni colpa su di me.
Sto soffrendo, ho provato tantissime volte a salvare questo rapporto con il dialogo, ma si comporta sempre ugualmente.
Cosa dovrei fare?
Sono una ragazza di 22 anni e sono fidanzata con un mio coetaneo.
Ci conosciamo da diversi anni, abbiamo avuto diverse frequentazioni fallite a causa della mia mancanza di volontà Nell’impegnarmi seriamente.
Abbiamo ripreso a frequentarci quest’estate, dopo due anni di silenzio e assenza da parte di entrambi.
Abbiamo riscoperto la nostra passione adolescenziale e ogni giorno mi rendevo conto di amarlo sempre di più, ma soprattutto di non averlo mai dimenticato.
Sembrava tutto così perfetto, e lui sembrava essere maturato tanto.
Era dolce, apprensivo e amorevole.
Con il passare dei mesi, è diventato improvvisamente tutt’altra persona.
È diventato aggressivo, basta poco per scatenare la sua gelosia e la sua rabbia.
Ha reazioni spropositate per elementi futili, quali Perché non mi hai detto che ti fosse arrivata questa richiesta sui social?!.
Quando si arrabbia usa le mie debolezze per ferirmi, quali i miei genitori assenti, pronunciando frasi del tipo Tu non hai valori perché non hai avuto una famiglia presente.
Non ha fiducia nei miei confronti, è paranoico e immagina che io possa prenderlo in giro.
Mi rinfaccia il mio passato, tormentandomi con domande del tipo Perché non volevi impegnarti due anni fa?.
Giorni fa abbiamo avuto l’ennesimo litigio e sento di aver avuto un forte crollo psicologico.
Mi ha aggredita perché, controllando il mio profilo sui social, nota un incremento di 3 persone.
Mi ha aggredita perché non l’ho avvisato e mi sono giustificata dicendogli che lo stress causato dall università mi distrae da queste futilità.
Ho tentato di calmarlo, dicendogli con toni pacati quanto lo ami e cercando di rassicurarlo, dopo di che perde il controllo e mi chiede di rimuovere alcuni conoscenti dai social.
Non acconsento alla sua imposizione, mi arrabbio e gli dico Tu vuoi un animale da compagnia da ammaestrare, non una fidanzata, e lui mi risponde con una frase che mi ha ferito particolarmente, ossia Certo, me ne trovo un’altra che almeno mi ecciti.
Ho sentito la mia autostima sfaldarsi e sono scappata.
Ho ignorato i suoi messaggi e le sue chiamate e ciò lo ha fatto arrabbiare ancora di più.
Per l’ennesima volta mi ha minacciata di lasciarmi (lo fa spesso nei litigi), mi ha offesa, ha urlato come un matto di odiarmi, ha perso il controllo di nuovo... e tutto ciò parte da una delle solite futilità per le quali mi aggredisce.
Sono arrivata ad un limite e decido di lasciarlo, stanca di sopportare offese e aggressioni pur non essendo colpevole di alcuna mancanza nei suoi confronti.
Mi sono sentita mancare di rispetto, ho provato a spiegargli come mi sento a causa sua e con arroganza mi diceva Io ho la coscienza pulita, ti offrendo perché sei stata tu ad istigarmi... Quando cerco di fargli capire come mi faccia sentire, non ammette i suoi sbagli e cerca di spostare ogni colpa su di me.
Sto soffrendo, ho provato tantissime volte a salvare questo rapporto con il dialogo, ma si comporta sempre ugualmente.
Cosa dovrei fare?
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Cara ragazza ventiduenne, quella che descrive sembra proprio una situazione da cui scappare via a gambe levate, il suo fidanzato sembra avere il comportamento del narcisista che prima lega a sé la persona, offrendole quello di cui ha bisogno ( Sembrava tutto così perfetto.... Era dolce, apprensivo e amorevole) e poi cambia atteggiamento improvvisamente e in modo inspiegabile, la vittima non capisce il perché di questo cambiamento e si sforza di compiacerlo perché torni ad essere quello di prima, pensa magari di avere sbagliato qualcosa... Il narcisista rincara la dose, rimproverando e accusando e cercando anche di minare l’autostima della vittima , in modo da indebolirne la volontà, la fa sentire sola e non degna di amore (mi dice infatti, che il suo ragazzo attacca la sua famiglia). Questa è un’ipotesi, che mi pare però abbastanza sostenuta da quello che lei riporta; potrebbe anche trattarsi di una situazione un po’ meno patologica, ma ugualmente preoccupante, il ragazzo appare emotivamente molto immaturo, evidentemente così insicuro di sé, da non essere capace di una relazione fondata sulla fiducia e sul rispetto reciproco, inoltre è preoccupante la sua poca capacità di tollerare anche piccole frustrazioni, come quelle che derivano dal fatto che lei possa avere amicizie e dedicare attenzioni qualcuno che non è lui, il suo scarso controllo degli impulsi e la sua tendenza a crisi di rabbia scatenate da gelosia immotivata, oltre all’assenza di capacità riflessive, visto che motiva le sue azioni solo come reazioni a qualcosa che ha fatto lei e non è mai disposto a ripensare al suo comportamento. Le consiglio di parlarne con un professionista, specialmente se sente di non essere in grado di uscire da sola da questa relazione. Un saluto e molti auguri per il suo futuro. Dottoressa Laura Garau.
Dott.ssa Laura Garau psicologa psicoterapeuta
Psicoterapia Psicoanalitica modello Tavistock per Bambini, Adolescenti, Giovani Adulti e Famiglie
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.1k visite dal 16/01/2021.
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