È normale non avere desiderio sessuale a 21 anni?

Buongiorno dottori, sono una ragazza di 21 anni.
Sono sempre stata una persona seria, fedele alle persone e anche molto tranquilla (senza grilli per la testa per intenderci).
Mi piace fare sport, stare all'aria aperta, sentire musica e cantare.
Non sopporto, invece andare in discoteteca o andare in luoghi troppo affolatti.
Sto anche abbastanza bene da sola, anzi ho notato che in quei momenti mi rilasso e il mio cervello funziona meglio.
Nonostante questi momenti di piacere in solitudine che sempre mi concedo, negli ultimi tempi ho fatto più amicizie e sono diventata anche più estroversa.

Tuttavia esiste nella mia vita un ambito per me ancora oscuro: quello della sessualità.
Non provo mai il desiderio di fare sesso con qualcuno e non l'ho mai fatto.
Ho sempre ritenuto carini o attraenti alcuni ragazzi, magari mi verrebbe anche voglia di abbracciarli o accarezzarli quando sviluppo affetto nei loro confronti, ma nulla di più.
Non penso mai alla sfera sessuale.

Soltanto negli ultimi due anni mi é capitato di provare grande stima, affetto e di essere profondamente affascinata (fisicamente e mentalmente) da un mio giovane professore del liceo che aveva 37 anni.
Non so se la cosa in un contesto diverso si sarebbe potuta sviluppare, ma fatto sta che questo bisogno impellente di sessualità non si era manifestato neppure in questo caso.

Faccio presente che sono molto affettuosa, infatti il bisogno di abbracciare ed essere abbracciata o di baciare lo avverto, ma praticamente mai sento il bisogno del sesso.

Adesso mi sto frequendo con un uomo di 36 anni, nutro molto affetto per lui e sto davvero molto bene insieme, facciamo sport, camminiamo, ma anche in questo caso non sento mai questa necessità di spingermi oltre. Ci diamo solo un bacio affettuoso sulla guancia a fine incontro.
A dire la verità non amo questa persona, non mi sento super attratta fisicamente e mentalmente, semplicemente le voglio bene e sto bene quando passo del tempo con lui.
Lui per fortuna ha molta pazienza e non pretende nulla da me.
E per ora per entrambi va bene così.


Insomma, questo sesso non mi é mai interessato più di tanto! E sicuramente lo conosco anche molto poco non solo per esperienza ma anche nella teoria.
Magari devo ancora trovare la persona giusta, magari sono troppo timida e pudica, magari avrei bisogno di tempo, pazienza e di concedermi dei momenti più intimi.
Oppure potrebbe dipendere da un fattore ormonale?

Cosa ne pensate?
Consigli da dare?


Grazie mille
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
ritengo che il suo problema, che è quello di molti che ci scrivono, consista nell'eccessiva enfasi conferita dalla nostra società all'attività sessuale, la quale è un impulso creato dalla natura per la perpetuazione della specie, ma non un'attività necessaria all'individuo e tanto meno indispensabile.
Non è nemmeno piacevole per quelli che senza averne desiderio la praticano per forza, senza alcuna selezione del partner o addirittura imponendosi questa o quella modalità e rendendo la sessualità obbligatoria.
Altre attività sono indispensabili alla sopravvivenza: il sonno, l'alimentazione, l'evacuazione; eppure perfino queste, di cui non si può fare a meno, assumono diverse gradazioni di piacevolezza.
Un buon pasto consumato in compagnia e avendo appetito dà maggior piacere del semplice pane e acqua. Abbiamo dei cibi preferiti e altri che non ci piacciono. Sappiamo tutti che è difficile ingurgitare un boccone in più quando siamo sazi.
Perché dunque per l'attività sessuale, che oltretutto serve le esigenze della specie, non quelle dell'individuo, pretendiamo un desiderio permanente e per così dire "onnivoro"?
Lei non si è ancora innamorata, non è stata mai attratta da qualcuno, il che alla sua età non è troppo strano. Dovrebbe meglio precisare se ha delle fantasie o dei sogni di natura erotica e se ha mai praticato la masturbazione.
Ma quando ci chiede come mai non ha un marcato desiderio sessuale generico, verso gli uomini che frequenta, la risposta al suo quesito la scrive lei stessa.
C'è un uomo con cui fa sport, in un rapporto che a rigore non è nemmeno di amicizia, forse anche perché lui è molto più anziano di lei, ma sente il bisogno di chiarire: "A dire la verità non amo questa persona, non mi sento super attratta fisicamente e mentalmente, semplicemente le voglio bene e sto bene quando passo del tempo con lui".
E quindi? Ogni volta che usciamo con un uomo, ogni volta che abbiamo per lui un po' di simpatia, dovremmo andarci a letto?
Questa sarebbe la libertà per cui le donne hanno tanto lottato? Lei aggiunge: "Lui per fortuna ha molta pazienza e non pretende nulla da me".
E ci mancherebbe solo che un uomo con cui facciamo sport e chiacchieriamo dovesse saltarci addosso!
Si dia tempo, cara ragazza, ricordando che l'attività sessuale deve essere desiderata, perché sia piacevole.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Ho poche fantasie e pensieri riguardo al sesso, come le ho detto é un argomento che mi suscita poco interesse. Me ne sto preoccupando adesso per capire se é normale questo mio disinteresse. La masturbazione la pratico solo qualche volta.
In verità non è vero che non ho mai provato attrazione perchè come ho scritto, l'ho provata per un professore, ma ovviamente il contesto non permetteva di spingersi oltre. E in ogni caso, anche quando sono stata attratta quelle rare volte, sento il bisogno di esprimere il mio affetto con baci o carezze ma non attraverso l'atto sessaule.
Con quell'uomo di adesso invece esiste eccome un rapporto di amicizia, anche se l'attrazione fisica e mentale é comunque minore rispetto al caso precedente e quindi é normale che non abbia tale esigenza.
Probabilmente mi sono innamorata di pochissime persone o forse soltanto della prima in questione, e inoltre non ho mai vissuti veri momenti di intimità che favoriscono il manifestarsi del desiderio. Forse anche per quello.
Comunque sono assolutamente d'accordo sul fatto che la sessualità non deve avere un ruolo centrale, e infatti mi chiedevo se questa cosa fosse normale alla mia età. E sicuramente come dice ho anche bisogno di tempo.

Cosa ne pensa in merito a queste mie ulteriori precisazione e considerazioni? Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
con questi ulteriori dati a me sembra che lei rientri nella normalità.
Si conferma però quanto ho già detto: la sessualità, contrabbandata dai media come un'esigenza universale e spacciata per un piacere intenso che si attuerebbe sempre e con chiunque, non è questo, e non lo è mai stata.
Le varie culture e i vari costumi ne fanno oggetto di prescrizioni più vicine o più lontane dalla natura, dalla castità assoluta alla più sfrenata frequentazione di molti partner, ma difficilmente o mai si lascia libero l'individuo di fare a modo suo.
Quello che a me sembra sbagliato, e me lo confermano i tanti che si disperano, prima, di non avere rapporti sessuali, poi di non gradirli oppure di avere diecimila disturbi nell'atto di realizzarli, è la mancanza di un maggiore rispetto della libertà in una sfera così privata, che coinvolge insieme emozioni, sentimenti, e il nostro corpo.
Abbiamo fatto il paragone col cibo. A molti piace la pasta alla carbonara, quella condita con l'uovo e la pancetta; ma troveremmo forse normale chiederci l'un l'altro: "Hai già assaggiato la carbonara? Nooo? Non sai cosa ti perdi!!!". E in seguito: "Quante volta alla settimana mangi la carbonara? COSA? L'hai mangiata e non ti è piaciuta?! Ma lo sai che non sei normale? Devi subito farti vedere da un dietologo!".
Eppure per l'attività sessuale si fa proprio così.
Un esempio è nelle cose che dice: si è innamorata di un professore e ne era attratta. Ha provato attrazione anche per altri, sentendo di esprimerla con baci e carezze. Se questi suoi "oggetti del desiderio" avessero ricambiato, e lei stessa avesse desiderato andare oltre (desiderio che non matura solo sul piano fisico ma richiede l'assenso della ragione, dei sentimenti etc.) forse col tempo si sarebbe giunti ad una relazione, con relativi rapporti sessuali.
Chi ha detto che invece si debba saltare addosso a qualcuno appena proviamo un minimo trasporto per lui, o addirittura, come nel caso dell'uomo con cui va a correre, quando non lo proviamo nemmeno?
E' piuttosto noto il contrario: che per accettare l'intimità con un altro e stimolare l'intensità dell'attrazione è necessario un periodo di reciproco corteggiamento. L'attuale pretesa di rapporti sessuali consumati a freddo, dal nulla, è innaturale; nemmeno gli animali fanno così.
Lei scrive: "non ho mai vissuti veri momenti di intimità che favoriscono il manifestarsi del desiderio".
Ma i momenti di intimità dovrebbero seguire, non precedere l'interesse per l'altro. Oggi invece si pretende di condividere emozioni e confidenza con qualcuno al quale nemmeno presteremmo 100 euro, con cui non condivideremmo il nostro spazzolino da denti.
Il nostro corpo ci è forse più estraneo, o vale di meno?