Litigi e figli
Buongiorno, dottori.
Io e mio marito stiamo passando un periodo di crisi e non è sempre facile andare d'accordo.
Abbiamo una figlia di 11 anni.
Vi chiedo un aiuto perché poche ore fa io e mio marito abbiamo avuto un litigio a cui mia figlia ha assistito.
Brevemente: gli facevo delle domande riguardo un problema, a cui lui non rispondeva in toto (nostra figlia non ha sentito nulla del discorso), dopo un po' di insistenza da parte mia perché avevo bisogno di ricevere risposte, lui ha iniziato a reagire male (ed è da qui che nostra figlia ha assistito) ad alzare la voce, usare insulti nei mie confronti e, la cosa peggiore, mi ha accusato di aver alzato le mani su di lui (cosa mai fatta) e lo ha ribadito più volte, nonostante io gli dicessi che non era vero e che non era il caso di dire cose del genere (false perdipiù) di fronte alla ragazzina.
Ha fatto una scenata in poche parole.
Nostra figlia non ha detto nulla, era a letto sveglia e poco dopo si è messa a dormire.
Io mi sto torturando letteralmente, sono davvero in ansia, ho paura che possa aver subito un trauma, non so come abbia potuto dire a nostra figlia che ho alzato le mani su di lui (ribadisco che non è mai accaduto!) non so come rimediare a quello che è accaduto.
Cosa posso fare?
Grazie
Io e mio marito stiamo passando un periodo di crisi e non è sempre facile andare d'accordo.
Abbiamo una figlia di 11 anni.
Vi chiedo un aiuto perché poche ore fa io e mio marito abbiamo avuto un litigio a cui mia figlia ha assistito.
Brevemente: gli facevo delle domande riguardo un problema, a cui lui non rispondeva in toto (nostra figlia non ha sentito nulla del discorso), dopo un po' di insistenza da parte mia perché avevo bisogno di ricevere risposte, lui ha iniziato a reagire male (ed è da qui che nostra figlia ha assistito) ad alzare la voce, usare insulti nei mie confronti e, la cosa peggiore, mi ha accusato di aver alzato le mani su di lui (cosa mai fatta) e lo ha ribadito più volte, nonostante io gli dicessi che non era vero e che non era il caso di dire cose del genere (false perdipiù) di fronte alla ragazzina.
Ha fatto una scenata in poche parole.
Nostra figlia non ha detto nulla, era a letto sveglia e poco dopo si è messa a dormire.
Io mi sto torturando letteralmente, sono davvero in ansia, ho paura che possa aver subito un trauma, non so come abbia potuto dire a nostra figlia che ho alzato le mani su di lui (ribadisco che non è mai accaduto!) non so come rimediare a quello che è accaduto.
Cosa posso fare?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
al film di cui Lei ci parla non può sssere fatto il rewind purtroppo.
Forse non sarà stato il primo litigio tra Voi,
e Sua figlia 11enne saprà che talvolta accade. Questo non diminuisce in lei il dolore e la paura.
Lei si sofferma sulla dichiarazione errata di suo marito, ritenendo quello il punto centrale.
Direi che ad uno occhio professionale esterno altrettanta responsabilità nei confronti dei figli
- mi riferisco al titolo -
ce l'ha chi non si trattiene dal volere quel che vuole proprio in quel momento (".. dopo un po' di insistenza da parte mia perché avevo bisogno di ricevere risposte.."), pur consapevole che la figlia è in casa e che la discussione potrebbe trascendere.
Purtroppo ognuno dei protagonisti colloca il punto critico della comunicazione dove ritiene soggettivamente opportuno (*punteggiatura*, Watzlawick), costruendo così la ragione dalla propria parte, e il torto dall'altra. Ma la realtà clinica non è questa. Anche in questo Suo caso siamo di fronte a una co-costruzione.
In queste situazioni, due le indicazioni:
1. quel che è accaduto possa rappresentare per Voi genitori
-e in particolare per Lei che chiede il nostro parere-
un apprendimento per il futuro. Tenendo conto che Lei può controllare unicamente i propri comportamenti.
2. Se tale episodio è indice di una relazione di coppia ormai alla frutta, chiedete aiuto in profondità: più che la singola litigata ai figli fa male il protrarsi nel tempo della freddezza, distanza affettiva, conflittualità sotterranea.
In questo caso una Psicologa Psicoterapeuta della famiglia Vi potrebbe essere di grande aiuto.
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
al film di cui Lei ci parla non può sssere fatto il rewind purtroppo.
Forse non sarà stato il primo litigio tra Voi,
e Sua figlia 11enne saprà che talvolta accade. Questo non diminuisce in lei il dolore e la paura.
Lei si sofferma sulla dichiarazione errata di suo marito, ritenendo quello il punto centrale.
Direi che ad uno occhio professionale esterno altrettanta responsabilità nei confronti dei figli
- mi riferisco al titolo -
ce l'ha chi non si trattiene dal volere quel che vuole proprio in quel momento (".. dopo un po' di insistenza da parte mia perché avevo bisogno di ricevere risposte.."), pur consapevole che la figlia è in casa e che la discussione potrebbe trascendere.
Purtroppo ognuno dei protagonisti colloca il punto critico della comunicazione dove ritiene soggettivamente opportuno (*punteggiatura*, Watzlawick), costruendo così la ragione dalla propria parte, e il torto dall'altra. Ma la realtà clinica non è questa. Anche in questo Suo caso siamo di fronte a una co-costruzione.
In queste situazioni, due le indicazioni:
1. quel che è accaduto possa rappresentare per Voi genitori
-e in particolare per Lei che chiede il nostro parere-
un apprendimento per il futuro. Tenendo conto che Lei può controllare unicamente i propri comportamenti.
2. Se tale episodio è indice di una relazione di coppia ormai alla frutta, chiedete aiuto in profondità: più che la singola litigata ai figli fa male il protrarsi nel tempo della freddezza, distanza affettiva, conflittualità sotterranea.
In questo caso una Psicologa Psicoterapeuta della famiglia Vi potrebbe essere di grande aiuto.
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 10/01/2021.
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