Ribrezzo verso mio padre

Gentile utente,

Non deve sentirsi in colpa. Bisognerebbe invece cercare di andare ad inquadrare se dietro questo disgusto per le cose che fa suo padre adesso ci sia una storia emozionale fredda, distaccata, conflittuale. Come é stato il rapporto con suo padre? Come è evoluto nel corso del tempo? Ci sono state altre fasi di vita in cui avvertiva ugualmente disgusto per lui?

Cordialmente,

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

Sì, lo disprezzo da quando sono piccola e mi fumava addosso a tavola, lui rideva anche se mi dava fastidio. Nella sua vita è sempre stato molto egoista nei rapporti con le figlie e la moglie, ma a quest'ultima però si aggrappa perché la moglie ha gli "attributi" per avere rapporti e confronti con gli altri. Mio padre è nato per dare fastidio, ma a lui non gliene frega, dice che dobbiamo essere grati perché lui è ancora in casa e pensa alla famiglia. Se dici una cosa intelligente lui ride in modo spropositato xchè non sa arrivare a ragionamenti carini di un certo tipo , sembra che non abbia mai sentito una battuta dai modi smodati che ha. Se parli lui deve concludere i discorsi degli altri con "nooo...", è sempre contrario alle cose costruttive, sembra gli diano fastidio che gli altri riescano a vedere cose che lui non riuscirebbe perché ormai bevendo i suoi 6 bicchieri di vino al giorno a 70 anni ha il cervello bruciato. Mia madre lo copre e dice che è fatto così, ma a me fa troppo schifo e non mi permette di vivere in famiglia serenamente. è proprio uno schifo viscerale, non posso farci nulla, qualsiasi uomo vecchio facesse così mi farebbe ribrezzo.

Alla luce di quanto scrive sembra che ci siano delle ragioni per sentirsi perlomeno infastidita da una presenza cosí ingombrante.

Sarei interessato invece ad una narrazione diversa: una in cui va scovare tutti i ricordi belli e dolci che ha di suo padre singolarmente o come foto di famiglia ed inoltre di dare una valenza positiva alle cose, ai nomi e ai gruppi (ad esempio anziano e/o saggio invece che vecchio per nominare un gruppo di persone).

Probabilmente anche il vivere tutti insieme "sotto lo stesso tetto" può fare da amplificatore ai suoi "difetti".

Chissá se sganciandosi lei dalla famiglia e se il viverlo "da lontano" (qualora ce ne sia possibilitá) possa fare in modo da avere un giudizio meno tranciante su di lui e forse riuscire ad affezionarsi anche a quei lati più spigolosi?

Forse se diventassi alcolista anche io potrei affezionarmi ai suoi lati spigolosi, può essere