depressione improvvisa?

Buongiorno

Ieri mattina ho guardato un video su Youtube, in cui spiegavano che fine avrebbe fatto l'universo. Era così ben fatto che mi ha coinvolto a tal punto da lasciarmi un senso di vertigine.
Da lì in poi, ho iniziato ad avere pensieri su pensieri riguardo il fatto che siamo insignificanti rispetto all'Universo.
Sembra una cosa assurda perché anche prima lo sapevo ma non me ne ero mai reso conto.
Ho avuto un senso di panico soprattutto nel cercare di comprendere l'idea di infinito e di eterno.
É un pensiero che mi ha davvero sconvolto l'esistenza in quel determinato momento.
La stessa cosa mi successe una decina di anni fa, ma poi scomparve perché mi dissi che era una cosa che non potevo comprendere e allora smessi di pensarci e ritrovai la serenità.
Adesso, avendo una mente meno superficiale e più acuta, ho fatto più fatica a farmene una ragione.

É difficile da spiegare, credo si chiami Apeirofobia, penso sia dovuto al fatto che cerco di razionalizzare tutto e avere tutto sotto controllo.
L'idea di cessare di esistere dopo la morte e di abbandonare le persone care mi terrorizza e l'idea di vivere per sempre dopo la morte mi fa impazzire perché non riesco a contestualizzate l'eternità e quindi tutto non ha più senso.

Comunque sia, ora é passato perché ho fatto delle brevi ricerche su internet e sono arrivato alla conclusione che non é possibile contestualizzare una cosa del genere, la nostra mente é su un livello temporale differente e questa cosa che cerco di comprendere rimane un mistero.
Stamattina mi sono svegliato con senso di apatia, stanchezza e stomaco chiuso.
Di indole sono sempre stato abbastanza solare, socievole, altruista fino a 1 giorno e mezzo fa.

La preoccupazione che sia una depressione c'è dato che mio papà ne ha sofferto e anche mia nonna paterna (molto pesante, con elettroschock negli anni 70) quindi mi viene paura sia genetico.

Faccio un breve riassunto della mia vita attuale: trasferito in Svizzera da 1 anno per amore.
Lavoro nel servizio clienti di una banca, bell'ambiente di lavoro, ottimo il rapporto tra capo e colleghi. Il lavoro a volte é alienante e ripetitivo.
Io e la mia fidanzata conviviamo (ci conosciamo da 2 anni) e ci amiamo tanto e abbiamo già in progetto di sposarci e avere bambini.

Forse c'entra anche un insieme di fattori come: ho avuto il covid a novembre, il terrorismo psicologico mediatico sul covid, non vedere i miei genitori da un bel po' a causa della chiusura delle frontiere.
In più mettiamoci anche che la mia ragazza é infermiera e per motivi di personale ridotto causa Covid, in questo periodo deve stare 2/3 giorni lontano da casa (dorme in un albergo vicino all'ospedale). Quindi penso che anche il rimanere da solo con i miei pensieri non vada bene.
Avevo già abitato da solo prima di conoscerla, ma ero abituato a stare da solo, ora sono abituato alla sua presenza (carattere molto esuberante, vulcanico e coinvolgente).

Esiste la depressione fulminante? o solo graduale?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

diciamo che più che depressione o "depressione fulminante", la Sua sembrerebbe essere una comprensibilissima difficoltà ad affrontare questa situazione di emergenza.

Ma la Sua stessa difficoltà è condivisa e condivisibile da moltissime persone nel mondo. Del resto, restare senza gli affetti più cari, isolato e senza relazioni, non fa bene all'umore.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dott.sa Pileci.
Già il fatto di essere uscito stamattina e aver fatto due chiacchere con il parrucchiere mi ha fatto tornare il sorriso.
Alla fine credo che la solitudine protratta nel tempo sia logorante per chi é un animale sociale come me, e anche un po' ipocondriaco.

Ma come dice lei é un periodo difficile per tutti e probabilmente si accusa il colpo anche in maniera posticipata e improvvisa.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Tenga presente che, oltre a tutto ciò che Lei descrive, siamo stati costretti a perdere delle abitudini radicate nel tempo e a costruirne difficilmente altre, nuove e diverse. Tutto questo non è semplice per nessuno.

Cordiali saluti,
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