Una famiglia disperata
Salve a tutti, vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Vi racconto la mia storia.
Ho 23 anni ed ho un fratello di 21 anni.
Io da 5 anni sono a Roma per studio, mio fratello mi ha raggiunto da quasi 3 anni e viviamo insieme (i miei sono di Napoli).
Io e mio fratello siamo molto diversi, quasi agli opposti.
A volte andiamo d'accordo, ma sono molte più le volte in cui ci scontriamo.
L'ultimo litigio è accaduto un anno fa: ritorno in casa a Roma dopo essere uscita con amiche e trovo un barattolo con 4 panetti di marijuana sul letto di mio fratello.
Sapevo già che ogni tanto si concedesse qualche spinello con gli amici, ma non pensavo che portasse questa roba a casa e che soprattutto la fumasse proprio lì.
Presa dalla disperazione, dopo aver attraversato già un periodo difficile con lui poiché poco presente in casa e soprattutto poco affidabile (spesso non tornava a casa la sera senza avvisare oppure mi ritrovavo in casa persone senza essere stata avvisata) lo minacciai di chiamare i carabinieri ed uscii di casa.
In quel momento decisi che la cosa migliore era quella di mettere al corrente mia madre: ero preoccupata perché il condominio poteva lamentarsi degli odori (abbiamo una vicina con bambini piccoli molto sospettosa e molto attenta) e soprattutto ero preoccupata per lui perché pensavo fosse un uso occasionale invece la quantità trovata ed il fatto che sentisse l'esigenza di fumare quotidianamente anche da solo mi spaventava.
Non mi ha rivolto la parola per un anno intero.
È tornato a casa dei miei, anche perché le lezioni erano online.
Mia mamma da un anno non è più la stessa, sempre cupa, triste.
Prima era una persona molto solare e allegra.
Inoltre si sente sola perché non vuole parlarne con mio padre (che essendo molto rigido sicuramente caccerebbe mio fratello di casa e non gli parlerebbe più).
Mio fratello a fine gennaio ritorna a Roma ed ha già detto che "la marijuana verrà legalizzata ed ora i carabinieri non potranno farmi niente".
Mia madre vuole trovare una casa anche a lui in modo da poter lasciarmi tranquilla.
In tutto questo come possiamo aiutare mio fratello ad uscire da questa dipendenza?
Dobbiamo rassegnarci?
Come possiamo convincerlo ad andare da uno specialista?
Non so proprio come aiutare la mia famiglia, soprattutto mia mamma che mi sembra sempre più giù di morale.
Mio fratello continua a sostenere le sue idee "farsi le canne è normale, non fa male, siamo bigotti".
Vi chiedo un parere perché non so più che fare e cosa consigliare a mia madre.
Vi ringrazio in anticipo e vi auguro buon anno.
Vi racconto la mia storia.
Ho 23 anni ed ho un fratello di 21 anni.
Io da 5 anni sono a Roma per studio, mio fratello mi ha raggiunto da quasi 3 anni e viviamo insieme (i miei sono di Napoli).
Io e mio fratello siamo molto diversi, quasi agli opposti.
A volte andiamo d'accordo, ma sono molte più le volte in cui ci scontriamo.
L'ultimo litigio è accaduto un anno fa: ritorno in casa a Roma dopo essere uscita con amiche e trovo un barattolo con 4 panetti di marijuana sul letto di mio fratello.
Sapevo già che ogni tanto si concedesse qualche spinello con gli amici, ma non pensavo che portasse questa roba a casa e che soprattutto la fumasse proprio lì.
Presa dalla disperazione, dopo aver attraversato già un periodo difficile con lui poiché poco presente in casa e soprattutto poco affidabile (spesso non tornava a casa la sera senza avvisare oppure mi ritrovavo in casa persone senza essere stata avvisata) lo minacciai di chiamare i carabinieri ed uscii di casa.
In quel momento decisi che la cosa migliore era quella di mettere al corrente mia madre: ero preoccupata perché il condominio poteva lamentarsi degli odori (abbiamo una vicina con bambini piccoli molto sospettosa e molto attenta) e soprattutto ero preoccupata per lui perché pensavo fosse un uso occasionale invece la quantità trovata ed il fatto che sentisse l'esigenza di fumare quotidianamente anche da solo mi spaventava.
Non mi ha rivolto la parola per un anno intero.
È tornato a casa dei miei, anche perché le lezioni erano online.
Mia mamma da un anno non è più la stessa, sempre cupa, triste.
Prima era una persona molto solare e allegra.
Inoltre si sente sola perché non vuole parlarne con mio padre (che essendo molto rigido sicuramente caccerebbe mio fratello di casa e non gli parlerebbe più).
Mio fratello a fine gennaio ritorna a Roma ed ha già detto che "la marijuana verrà legalizzata ed ora i carabinieri non potranno farmi niente".
Mia madre vuole trovare una casa anche a lui in modo da poter lasciarmi tranquilla.
In tutto questo come possiamo aiutare mio fratello ad uscire da questa dipendenza?
Dobbiamo rassegnarci?
Come possiamo convincerlo ad andare da uno specialista?
Non so proprio come aiutare la mia famiglia, soprattutto mia mamma che mi sembra sempre più giù di morale.
Mio fratello continua a sostenere le sue idee "farsi le canne è normale, non fa male, siamo bigotti".
Vi chiedo un parere perché non so più che fare e cosa consigliare a mia madre.
Vi ringrazio in anticipo e vi auguro buon anno.
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"Mio fratello continua a sostenere le sue idee "farsi le canne è normale, non fa male, siamo bigotti".
Vi chiedo un parere perché non so più che fare e cosa consigliare a mia madre..."
Gentile ragazza,
davanti a situazioni del genere, che sono molto complesse e che coinvolgono l'intera famiglia, la soluzione migliore è che siate voi due, Lei e Sua mamma, a rivolgervi in pima battuta ad uno psicologo psicoterapeuta, magari in un centro specializzato per le dipendenze, in modo da apprendere per prima cosa cosa fare e cosa evitare con Suo fratello.
Il medico di medicina generale può darvi una mano a orientarvi in questa situazione, magari nella scelta della struttura e dei professionisti più adatti nella Vostra zona.
Solo in seconda battuta sarà possibile agganciare anche lui.
Cordiali saluti,
Vi chiedo un parere perché non so più che fare e cosa consigliare a mia madre..."
Gentile ragazza,
davanti a situazioni del genere, che sono molto complesse e che coinvolgono l'intera famiglia, la soluzione migliore è che siate voi due, Lei e Sua mamma, a rivolgervi in pima battuta ad uno psicologo psicoterapeuta, magari in un centro specializzato per le dipendenze, in modo da apprendere per prima cosa cosa fare e cosa evitare con Suo fratello.
Il medico di medicina generale può darvi una mano a orientarvi in questa situazione, magari nella scelta della struttura e dei professionisti più adatti nella Vostra zona.
Solo in seconda battuta sarà possibile agganciare anche lui.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa,
Più volte abbiamo proposto a mio fratello di andare dallo psicologo. Lui ha sempre rifiutato sostenendo che sta bene, che non sente di averne bisogno e che "siamo noi ad aver bisogno dello psicologo perché non accettiamo questa situazione che è del tutto normale". Anzi spesso ci dice che molti suoi amici spesso fumano marijuana anche con i loro genitori e che siamo noi ad esasperare la cosa e a non capire.
Nonostante questo, sarebbe lo stesso utile andare in un centro (pur sapendo che lui non verrà mai)?
Più volte abbiamo proposto a mio fratello di andare dallo psicologo. Lui ha sempre rifiutato sostenendo che sta bene, che non sente di averne bisogno e che "siamo noi ad aver bisogno dello psicologo perché non accettiamo questa situazione che è del tutto normale". Anzi spesso ci dice che molti suoi amici spesso fumano marijuana anche con i loro genitori e che siamo noi ad esasperare la cosa e a non capire.
Nonostante questo, sarebbe lo stesso utile andare in un centro (pur sapendo che lui non verrà mai)?
[#3]
Intanto non è mica detto che lui non verrà mai, ma in questo momento è importante che siate voi a sapere e capire come comportarvi con lui, perché un comportamento attuato anche a fin di bene potrebbe rischiare di peggiorare la situazione.
Ciò di cui avete bisogno è sapere pragmaticamente come affrontare alcune questioni importanti per la gestione della problematica.
Cordiali saluti,
Ciò di cui avete bisogno è sapere pragmaticamente come affrontare alcune questioni importanti per la gestione della problematica.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 03/01/2021.
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