Non so come vivere da quando sono piccolo
Mi sento inadatto al mondo.
Salve a tutti sono un ragazzo di 20 anni e nella mia vita non ho mai vissuto felice, per me la vita è stata sempre dura.
Soffro di distimia da sempre, non credo di essere adatto a vivere.
Sono uno studente universitario e vado avanti con lo studio.
Ho degli amici con i quali sto bene.
In generale mi sono sempre sentito sbagliato in ogni azione che ho fatto nella mia vita, perché sono stato sempre criticato da una persona molto importante ogni giorno della mia vita.
Questo mi ha portato ad avere sempre una vita sofferente, non sentirmi mai abbastanza ed essere diffidente verso le altre persone, perché non so comportarmi, avendo subito tutte queste critiche e quindi sentendomi sempre inadeguato e non capace.
La cosa che mi fa più male e non riuscire ad avere dei rapporti profondi come vorrei con le persone, in particolare con i miei familiari e in generale con le persone.
È come se mi sentissi ancora un bambino, non dico mai cosa penso, anche sulle cose più banali, in qualsiasi cosa della mia vita perché mi ritornano in mente tutti quei momenti tristi e anche perché ho paura di esprimermi anche con le persone, per paura che abbiano un'opinione diversa dalla mia e la prendo come una sconfitta.
Sono un bel ragazzo e ho delle qualità.
Mi ha sempre logorato questo fatto di non prendermi anche le più piccole responsabilità perché tanto io ero quello incapace, stando sempre ai margini.
Ho sempre praticato sport ma la mia vita è stata sempre così.
Adesso arrivato a questa età mi faccio due domande.
Sono ancora un bambino?
No.
Ma mi sento Come se lo fossi perché riesco a dire poche cose e non ho mai una iniziativa.
Seconda domanda:Posso andare avanti così?
No.
È triste dirlo ma mi trovo meglio con i miei amici a parlare, perché mi apprezzano.
E ogni giorno sto male, e per stare meglio devo uscire con loro.
Non riesco a scrollarmi di dosso questa immagine di bambino incapace che non sa rapportarsi con gli altri scherzando liberamente ed essendo presi in considerazione.
Queste critiche non mi hanno fatto sviluppare la mia personalità, dico a fatica se voglio o non voglio una cosa, sono indeciso su tutto e spesso sono gli altri a prendere le decisioni, insomma, un incubo.
Anche i bambini più piccola hanno più personalità di me.
Soffro tanto, aiutatemi e ditemi se ne posso uscire, VIVENDO finalmente davvero, e crescendo come persona.
Aspetto vostre risposte, grazie a tutti.
Salve a tutti sono un ragazzo di 20 anni e nella mia vita non ho mai vissuto felice, per me la vita è stata sempre dura.
Soffro di distimia da sempre, non credo di essere adatto a vivere.
Sono uno studente universitario e vado avanti con lo studio.
Ho degli amici con i quali sto bene.
In generale mi sono sempre sentito sbagliato in ogni azione che ho fatto nella mia vita, perché sono stato sempre criticato da una persona molto importante ogni giorno della mia vita.
Questo mi ha portato ad avere sempre una vita sofferente, non sentirmi mai abbastanza ed essere diffidente verso le altre persone, perché non so comportarmi, avendo subito tutte queste critiche e quindi sentendomi sempre inadeguato e non capace.
La cosa che mi fa più male e non riuscire ad avere dei rapporti profondi come vorrei con le persone, in particolare con i miei familiari e in generale con le persone.
È come se mi sentissi ancora un bambino, non dico mai cosa penso, anche sulle cose più banali, in qualsiasi cosa della mia vita perché mi ritornano in mente tutti quei momenti tristi e anche perché ho paura di esprimermi anche con le persone, per paura che abbiano un'opinione diversa dalla mia e la prendo come una sconfitta.
Sono un bel ragazzo e ho delle qualità.
Mi ha sempre logorato questo fatto di non prendermi anche le più piccole responsabilità perché tanto io ero quello incapace, stando sempre ai margini.
Ho sempre praticato sport ma la mia vita è stata sempre così.
Adesso arrivato a questa età mi faccio due domande.
Sono ancora un bambino?
No.
Ma mi sento Come se lo fossi perché riesco a dire poche cose e non ho mai una iniziativa.
Seconda domanda:Posso andare avanti così?
No.
È triste dirlo ma mi trovo meglio con i miei amici a parlare, perché mi apprezzano.
E ogni giorno sto male, e per stare meglio devo uscire con loro.
Non riesco a scrollarmi di dosso questa immagine di bambino incapace che non sa rapportarsi con gli altri scherzando liberamente ed essendo presi in considerazione.
Queste critiche non mi hanno fatto sviluppare la mia personalità, dico a fatica se voglio o non voglio una cosa, sono indeciso su tutto e spesso sono gli altri a prendere le decisioni, insomma, un incubo.
Anche i bambini più piccola hanno più personalità di me.
Soffro tanto, aiutatemi e ditemi se ne posso uscire, VIVENDO finalmente davvero, e crescendo come persona.
Aspetto vostre risposte, grazie a tutti.
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Caro utente,
la prima cosa da fare è non continuare a postare sempre la stessa domanda, per la quale ha già ottenuto più di una risposta nel consulto precedente.
Ci aggiorni piuttosto sull'incontro che aveva prenotato con uno psicologo e prosegua sulla strada della cura, l'unica che può portarla alla guarigione.
Lei ne intravede altre?
Auguri, ancora una volta.
la prima cosa da fare è non continuare a postare sempre la stessa domanda, per la quale ha già ottenuto più di una risposta nel consulto precedente.
Ci aggiorni piuttosto sull'incontro che aveva prenotato con uno psicologo e prosegua sulla strada della cura, l'unica che può portarla alla guarigione.
Lei ne intravede altre?
Auguri, ancora una volta.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 31/12/2020.
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