Mondi opposti in una relazione amorosa
Ho 21 anni e da circa 4 mesi sto insieme a un ragazzo di 23 la cui famiglia è totalmente disastrata.
Il padre è morto, la madre non lavora e i figli sono lasciati completamente a loro stessi (tant’è che una di loro è diventata una ragazza madre).
Il mio lui non ha un lavoro stabile, non possiede tutte le settimane 10 euro in tasca.
Mi sono resa conto che la famiglia in questione è povera anche per quanto riguarda istruzione, educazione, insomma un po’ tutto.
La mia famiglia al contrario può essere considerata una famiglia agiata.
Due stipendi, buona istruzione e nomea eccellente.
Una frase simbolo potrebbe essere che sono passata dal frequentare persone che si chiedevano se comprare l’iPhone 11 o 12 a persone che non tutti i giorni possono permettersi la cena.
Da qualche giorno io e lui discutiamo sempre per la qualunque.
Un po’ per motivi da fidanzati come la gelosia/insicurezza da parte mia (a volte mi sembra quasi che io esageri ma poi penso che a causa di modelli sbagliati in famiglia possa arrivare anche a tradirmi) ma soprattutto di recente per motivi molto più grandi.
Premo affinché si procuri un lavoro stabile, una sistemazione seria.
Da circa un mese, a causa delle continue liti per modi differenti di vedere la quotidianità, circola in me il pensiero costante che un giorno se avessimo mai figli (so che sono giovane ma penso al futuro costantemente), questi sarebbero in mezzo a due genitori che concepiscono la vita, l’istruzione, l’educazione, lo stile, i valori, in modo opposto.
Che vita potrebbero avere?
Con la famiglia del padre totalmente disastrata?
Che esempio potrebbero avere da nonna, zii e cugini?
L’ambiente ci forma e ho l’estrema paura che possa fare continuando uno sbaglio immenso.
Verrò risucchiata dalla loro voragine buia?
Sarò costretta ad abbassarmi di livello?
Magari tutto questo potrebbe sembrare classista ma sono sempre stata molto responsabile e di certo in futuro non voglio questo per me e per i miei figli.
Ho tanta paura e sto avendo crisi di panico assurde.
Allo stesso tempo non mi sento ora di lasciarlo perché comunque provo dell’affetto.
Il padre è morto, la madre non lavora e i figli sono lasciati completamente a loro stessi (tant’è che una di loro è diventata una ragazza madre).
Il mio lui non ha un lavoro stabile, non possiede tutte le settimane 10 euro in tasca.
Mi sono resa conto che la famiglia in questione è povera anche per quanto riguarda istruzione, educazione, insomma un po’ tutto.
La mia famiglia al contrario può essere considerata una famiglia agiata.
Due stipendi, buona istruzione e nomea eccellente.
Una frase simbolo potrebbe essere che sono passata dal frequentare persone che si chiedevano se comprare l’iPhone 11 o 12 a persone che non tutti i giorni possono permettersi la cena.
Da qualche giorno io e lui discutiamo sempre per la qualunque.
Un po’ per motivi da fidanzati come la gelosia/insicurezza da parte mia (a volte mi sembra quasi che io esageri ma poi penso che a causa di modelli sbagliati in famiglia possa arrivare anche a tradirmi) ma soprattutto di recente per motivi molto più grandi.
Premo affinché si procuri un lavoro stabile, una sistemazione seria.
Da circa un mese, a causa delle continue liti per modi differenti di vedere la quotidianità, circola in me il pensiero costante che un giorno se avessimo mai figli (so che sono giovane ma penso al futuro costantemente), questi sarebbero in mezzo a due genitori che concepiscono la vita, l’istruzione, l’educazione, lo stile, i valori, in modo opposto.
Che vita potrebbero avere?
Con la famiglia del padre totalmente disastrata?
Che esempio potrebbero avere da nonna, zii e cugini?
L’ambiente ci forma e ho l’estrema paura che possa fare continuando uno sbaglio immenso.
Verrò risucchiata dalla loro voragine buia?
Sarò costretta ad abbassarmi di livello?
Magari tutto questo potrebbe sembrare classista ma sono sempre stata molto responsabile e di certo in futuro non voglio questo per me e per i miei figli.
Ho tanta paura e sto avendo crisi di panico assurde.
Allo stesso tempo non mi sento ora di lasciarlo perché comunque provo dell’affetto.
[#1]
Gentile utente,
partiamo dalla fine: "Allo stesso tempo non mi sento ora di lasciarlo perché comunque provo dell’affetto".
Siamo sinceri e sgombriamo il campo dagli equivoci: non è propriamente "affetto" il legame fatto in massima parte di attrazione che si sviluppa tra partner. Se il suo ragazzo fosse un semplice amico, il sentimento che prova sarebbe diverso, e anche l'urgenza di prendere le distanze da lui verrebbe meno, perché non avreste la prospettiva di una vita e di figli in comune.
C'è da chiedersi come lei abbia incontrato un ragazzo che si muove in un ambito tanto diverso dal suo e come abbiate potuto innamorarvi, quando già adesso siete due persone, come ha scritto, "che concepiscono la vita, l’istruzione, l’educazione, lo stile, i valori, in modo opposto".
Quali sono dunque i punti in comune, gli elementi di reciproca stima su cui volete fondare la vostra relazione?
"Magari tutto questo potrebbe sembrare classista", scrive, mentre sta parlando, non di una famiglia di umili origini e tuttavia emergente per qualità intellettuali e professionali, ma di una famiglia profondamente deprivata sul piano esistenziale ed economico, delle aspirazioni e delle realizzazioni.
Sulla differenza tra il classismo e la corretta valutazione di due elementi quali il degrado sociale e la compatibilità socio-culturale, è importante chiarirsi le idee.
Mi ha fatto un po' sorridere che lei veda il degrado nel fatto che una delle figlie è ragazza madre: molte donne intelligenti ed evolute oggi lo sono per scelta, ma hanno un lavoro, e a volte anche titoli di studio e professioni che le rendono membri stimati della società in cui vivono. Altrettanto mi ha fatto sorridere, con tristezza, che lei veda una qualità nella possibilità di comprare l’iPhone 11 o 12, problema che in genere si pongono i figli dei ricchi bottegai, non le persone di cultura.
Ma veniamo ai fatti. Sua suocera non lavora, lei scrive. Di cosa vive?
A quel che pare non ha un lavoro stabile nemmeno il suo ragazzo. Sta ancora studiando? Quali obiettivi si pone? Come ha cambiato le proprie prospettive, nel momento in cui ha intrapreso la relazione con lei?
Vede bene che su questi dati di fatto, non su generici timori di classismo, si valutano le persone e il possibile futuro assieme a loro.
Cedere all'attrazione che la lega a questo ragazzo, se il vostro legame non ha comportato per lui uno slancio migliorativo verso il futuro, mi sembra poco opportuno, sia per lei stessa che nei confronti di lui.
Mi chiedo se corrisponda al vero la sua frase: "Ho tanta paura e sto avendo crisi di panico assurde". Se è così, si sta facendo curare?
Inoltre, per parte sua sta facendo l'università? Ha delle mete?
Ci tenga al corrente.
partiamo dalla fine: "Allo stesso tempo non mi sento ora di lasciarlo perché comunque provo dell’affetto".
Siamo sinceri e sgombriamo il campo dagli equivoci: non è propriamente "affetto" il legame fatto in massima parte di attrazione che si sviluppa tra partner. Se il suo ragazzo fosse un semplice amico, il sentimento che prova sarebbe diverso, e anche l'urgenza di prendere le distanze da lui verrebbe meno, perché non avreste la prospettiva di una vita e di figli in comune.
C'è da chiedersi come lei abbia incontrato un ragazzo che si muove in un ambito tanto diverso dal suo e come abbiate potuto innamorarvi, quando già adesso siete due persone, come ha scritto, "che concepiscono la vita, l’istruzione, l’educazione, lo stile, i valori, in modo opposto".
Quali sono dunque i punti in comune, gli elementi di reciproca stima su cui volete fondare la vostra relazione?
"Magari tutto questo potrebbe sembrare classista", scrive, mentre sta parlando, non di una famiglia di umili origini e tuttavia emergente per qualità intellettuali e professionali, ma di una famiglia profondamente deprivata sul piano esistenziale ed economico, delle aspirazioni e delle realizzazioni.
Sulla differenza tra il classismo e la corretta valutazione di due elementi quali il degrado sociale e la compatibilità socio-culturale, è importante chiarirsi le idee.
Mi ha fatto un po' sorridere che lei veda il degrado nel fatto che una delle figlie è ragazza madre: molte donne intelligenti ed evolute oggi lo sono per scelta, ma hanno un lavoro, e a volte anche titoli di studio e professioni che le rendono membri stimati della società in cui vivono. Altrettanto mi ha fatto sorridere, con tristezza, che lei veda una qualità nella possibilità di comprare l’iPhone 11 o 12, problema che in genere si pongono i figli dei ricchi bottegai, non le persone di cultura.
Ma veniamo ai fatti. Sua suocera non lavora, lei scrive. Di cosa vive?
A quel che pare non ha un lavoro stabile nemmeno il suo ragazzo. Sta ancora studiando? Quali obiettivi si pone? Come ha cambiato le proprie prospettive, nel momento in cui ha intrapreso la relazione con lei?
Vede bene che su questi dati di fatto, non su generici timori di classismo, si valutano le persone e il possibile futuro assieme a loro.
Cedere all'attrazione che la lega a questo ragazzo, se il vostro legame non ha comportato per lui uno slancio migliorativo verso il futuro, mi sembra poco opportuno, sia per lei stessa che nei confronti di lui.
Mi chiedo se corrisponda al vero la sua frase: "Ho tanta paura e sto avendo crisi di panico assurde". Se è così, si sta facendo curare?
Inoltre, per parte sua sta facendo l'università? Ha delle mete?
Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
La mamma di lui lavora come badante ma ovviamente non riesce a mantenere la sorella (che attualmente lavora in una pizzeria) con il figlio, e aiutare lui a volte. Lui non studia, ha preso il diploma in un liceo statale a fatica dopo essere stato bocciato due volte per i problemi avuti in famiglia (morte del padre, situazione economica non agevole), fa il pugile (con gare a livello agonistico). Sogna di avere una palestra propria o comunque di avere parecchi corsi (come in genere faceva prima del Covid) riguardanti il suo sport. A causa del COVID si è ritrovato senza niente, facendo qualche lavoretto qua e là per prendere al massimo un centinaio di euro. Non volevo di certo infangare la categoria delle ragazze madri ma per la situazione che avevano prima dell’arrivo del bambino mi è sembrato irresponsabile da parte della ragazza. Scelte loro ovviamente, non sono nessuno per giudicare. In merito alla frase su i cellulari costosi ecc. Intendevo dire che sono sempre stata abituata a stare con persone che usano parlare di queste cose (discorsi molto superficiali per me) e quindi in questa situazione mi sento fuori posto, credendo di stare sbagliando tutto, tant’è che mi vergogno di presentare lui ai miei amici, famiglia ecc.
[#3]
Gentile utente,
mi sembra che la situazione appaia ridimensionata, a vantaggio della famiglia di lui: tutti e tre lavorano, lui ha delle precise aspirazioni e ha fatto il liceo pervenendo al diploma. Potrebbe approfittare dello stop determinato dal covid per tentare la strada di una laurea triennale nei campi che gli sono affini, dalle Scienze Motorie alla fisioterapia.
Non ha scritto se lei stessa sta facendo l'università, e quale facoltà.
Se si vergogna di presentare il suo ragazzo in famiglia ci devono essere problemi di educazione e di modi, non di denaro. Con la sua attività e con un po' di fortuna il suo ragazzo potrebbe diventare anche un ricco proprietario di palestre. Questo cambierebbe le cose?
Ci rifletta e ci faccia sapere.
mi sembra che la situazione appaia ridimensionata, a vantaggio della famiglia di lui: tutti e tre lavorano, lui ha delle precise aspirazioni e ha fatto il liceo pervenendo al diploma. Potrebbe approfittare dello stop determinato dal covid per tentare la strada di una laurea triennale nei campi che gli sono affini, dalle Scienze Motorie alla fisioterapia.
Non ha scritto se lei stessa sta facendo l'università, e quale facoltà.
Se si vergogna di presentare il suo ragazzo in famiglia ci devono essere problemi di educazione e di modi, non di denaro. Con la sua attività e con un po' di fortuna il suo ragazzo potrebbe diventare anche un ricco proprietario di palestre. Questo cambierebbe le cose?
Ci rifletta e ci faccia sapere.
[#4]
Ex utente
Frequento il terzo anno della facoltà di lingue.
Si sicuramente i modi diversi sono la mia preoccupazione. Penso che il fatto della situazione economica influisca pure, di certo pur non essendo superficiali in famiglia, la presentazione di un ragazzo senza stabilità economica preoccupa qualsiasi genitore. Si, è vero che hanno un lavoro sia la sorella che la madre, ma che lavori sono? Ovviamente coloro che lavorano già per il semplice fatto che hanno un impiego sono da ammirare a prescindere, ma purtroppo a conti fatti un magistrato fa più figura rispetto ad un pizzaiolo. I genitori vogliono sempre il meglio. Mah, la mia paura è che mi possa portare nella voragine della disoccupazione, delle non aspirazioni e diventare persone che vivono così tanto per.
Si sicuramente i modi diversi sono la mia preoccupazione. Penso che il fatto della situazione economica influisca pure, di certo pur non essendo superficiali in famiglia, la presentazione di un ragazzo senza stabilità economica preoccupa qualsiasi genitore. Si, è vero che hanno un lavoro sia la sorella che la madre, ma che lavori sono? Ovviamente coloro che lavorano già per il semplice fatto che hanno un impiego sono da ammirare a prescindere, ma purtroppo a conti fatti un magistrato fa più figura rispetto ad un pizzaiolo. I genitori vogliono sempre il meglio. Mah, la mia paura è che mi possa portare nella voragine della disoccupazione, delle non aspirazioni e diventare persone che vivono così tanto per.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7k visite dal 29/12/2020.
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Approfondimento su Covid-19
Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.