Ansia, conflitto interiore e relazione a distanza
Salve a tutti, andrò dritto al sodo. Ho quasi 26 anni e sono un soggetto ansioso al massimo. Sto per finire l'università, non lavoro, non sono per nulla soddisfatto della mia vita attuale. In internet, su un forum, ho conosciuto una ragazza. Ha 19 anni e abita a 370 km da me. Praticamente, siamo insieme, ci amiamo. Ci sentiamo da quasi 5 mesi e ci siamo visti tre volte, e ogni volta è stato tutto bellissimo, momenti indimenticabili, però ogniqualvolta vado da lei (sono costretto a soggiornare in un albergo) ho una totale perdita di appetito e sonno. Quando ci vediamo non facciamo altro che stare nella camera d'albergo, seduti o stesi. Non riesco a fare nient'altro perché il mio fisico è a pezzi ogni volta, non mangiando e non dormendo. Vorrei andare in giro per centri commerciali per esempio con lei, ma ho paura di sentirmi male dato che non riesco a mangiare e a dormire, quindi ogni volta è sempre così: vado lì, stiamo insieme, non ceno, la notte insonnia con mille paranoie e pensieri molto depressivi, la mattina una merendina a colazione, sto con lei ma non vedo l'ora di tornare a casa perché sento che qua sono "al sicuro". Ma una volta in autostrada lei inizia a mancarmi tantissimo, piango, arrivo a casa e per i primi giorni non faccio altro che disperarmi. Non capisco: perché mi succede questo? Io vorrei vederla sempre ma ogni volta che vado lì il mio corpo va per i fatti suoi e si chiude in uno strano ermetismo. Sta cosa mi logora perché sono innamorato di lei ma il fisico sembra non volerne sapere di andare lì. Di contro, se rimango qui senza vederla, sento una mancanza assurda. Sembra un enorme conflitto interno, il cuore vuole una cosa ma il fisico un'altra. Sono disperato, cosa posso fare? Concludo dicendo due cose. La prima: mi scuso se sono stato prolisso ma volevo darVi più elementi possibili per potermi rispondere; la seconda: credo che mi rivolgerò a uno psicoterapeuta, sperando che possa aiutarmi. Grazie in anticipo a quanti di Voi interverranno.
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Gentile ragazzo, apparentemente sembrerebbe trattarsi di mancanza di esperienza da parte sua, in fatto di ragazze. Unendo ciò al fatto che lei è verosimilmente una persiona ansiosa, ecco spiegato il motivo del suo "conflitto": vorrei ma non ci riesco.
Se non riesce a sbloccare da solo la situazione e, da uomo a uomo, non credo ci sia bisogno di specificare in che modo, l'idea di rivolgersi a un terapeuta mi sembra buona.
Cordiali saluti
Se non riesce a sbloccare da solo la situazione e, da uomo a uomo, non credo ci sia bisogno di specificare in che modo, l'idea di rivolgersi a un terapeuta mi sembra buona.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta Dr. Santonocito. Diciamo che non sono un playboy, però ho avuto varie ragazze nella mia vita è lei sarebbe, per dirla un po' brutta, la morosa numero 8. Il fatto è che non ho mai avuto una storia importante con una persona che abita così lontana da me... ho passato la scorsa notte dormendo poco. Oggi vorrei andarla a trovare e farle una sorpresa, ma il corpo sembra avere ancora quel problema di "paura". Paura di non so cosa però. Ho adottato uno stratagemma mai usato sinora: prima a letto mi è venuta una rabbia pazzesca nei miei confronti, e ho iniziato a parlarmi da solo, dicendo frasi tipo "Hey, nella vita hai fatto ben di peggio, hai vissuto e viaggiato in moltissimi posti, come può una cosa così bloccarti?". Ho parlato con me stesso (e mi viene da ridere perché mi sento un po' scemo e un po' matto) per mezzora, e sembra aver funzionato. Ora ho sonno, ma ho mangiato regolarmente, e voglio mettermi in viaggio per combattere questa mia paura e vedere la mia amata. Faccio bene? Grazie ancora per la Sua risposta, Le auguro buona giornata.
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Allora, se le cose stanno così, potrebbe trattarsi effettivamente di ansia, però nei confronti della distanza e della novità che tale situazione rappresenta. Una certa componente ansiosa mi pare evidente, leggendo anche le altre domande sul suo problema di fimosi che ha inserito qui in passato.
Se parlare con se stesso, per quanto buffo, costituisce una rottura rispetto allo schema che la sta bloccando, può farlo senza problemi (meglio se non udito da altre persone). E la prossima volta che si trova da solo con una ragazza in una camera d'albergo, pensi di meno e agisca in modo più appropriato alla situazione.
Ovviamente, parta SOLO dopo aver mangiato e dormito a sufficienza.
Cordiali saluti e molti auguri
Se parlare con se stesso, per quanto buffo, costituisce una rottura rispetto allo schema che la sta bloccando, può farlo senza problemi (meglio se non udito da altre persone). E la prossima volta che si trova da solo con una ragazza in una camera d'albergo, pensi di meno e agisca in modo più appropriato alla situazione.
Ovviamente, parta SOLO dopo aver mangiato e dormito a sufficienza.
Cordiali saluti e molti auguri
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Ex utente
La ringrazio nuovamente per la risposta. Sessualmente con la mia ragazza va benissimo, sotto quel punto di vista non c'è alcun problema, anzi. Quando l'ho salutata due domenica fa, ho pianto per tantissimo tempo mentre tornavo a casa. Una volta qui, magicamente ho ricominciato a dormire e mangiare come al mio solito. Dopodomani devo tornare da lei, e da due giorni mi sono tornati gli stessi sintomi: non dormo praticamente più, mangio poco, e ogni volta che penso a lei sento delle fitte al petto e una voglia di piangere pazzesca. Mi sono chiesto se magari non sia io che mi sto costringendo ad amarla e magari ho paura di farla soffrire (anche perché se la lasciassi a quanto dice lei non so come reagirebbe). Però com'è possibile che i miei sentimenti siano cambiati da un giorno all'altro? Non è possibile. Io con lei sto bene, quando sono là stiamo sempre appiccicati, è tutto dolce e intimo, ci diciamo belle cose. Sono stato con ragazze di cui non mi fregava nulla, e la sensazione era nettamente diversa! E' solo che è strano, non mi capisco più. Ho tantissimi sbalzi di umore, un momento voglio partire oggi stesso e vederla, un altro non voglio più partire, un momento mi sento dio e un altro momento mi sento uno schifo assoluto. Sono disperato, davvero, non vedo via di uscita. Io non la voglio perdere, ma non so cosa mi sta succedendo.
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In questo caso non posso che rinnovarle l'invito a cercare un aiuto specialistico di persona. Si presume che avere una ragazza dovrebbe essere una cosa piacevole, non farci sentire come se fossimo sulle montagne russe. E se questo succede, o c'è qualcosa che non va in noi, oppure nella nostra relazione. E in ambedue i casi un supporto esterno può essere indicato.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Ex utente
Oggi è il giorno della partenza, sono riuscito a dormire prima 5 ore, poi grazie a Dio ho fatto altre 2 orette di sonno, sempre molto disturbato e con continui risvegli. Ieri sono andato dalla mia dottoressa. Molti miei amici prendono il Lexotan o il Tavor ma io voglio tenermi lontano da queste cose; la mia dottoressa mi ha prescritto delle gocce di L72, un rimedio omeopatico, mi ha detto di prenderne 30 la mattina, 30 il pomeriggio e 30 la sera, a me sembra un po' troppo dato che in internet ho letto che tutti dicono che in totale nella giornata dovrebbero essere 30 o 50 e non 90... comunque me le porto dietro e stanotte prima di "dormire" lì, se mi sento agitato, prima provo con un po' di training autogeno e se non va proverò queste gocce. Speriamo bene...
PS: ho appuntamento con un medico psicoterapeuta lunedì alle ore 18, è la mia ultima speranza...
PS: ho appuntamento con un medico psicoterapeuta lunedì alle ore 18, è la mia ultima speranza...
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> è la mia ultima speranza
No, non lo è. Eviti di correre dietro alla sua ansia a tutti i costi, fasciandosi la testa in anticipo. Anche se la sua esperienza con lo psicoterapeuta dovesse andare male, potrà sempre cambiare terapeuta. Ma lei eviti di anticipare in negativo conclusioni di eventi che ancora devono accadere. Altrimenti sarà lei che, inevitabilmente, li farà accadere, attraverso le sue profezie che si autoavvereranno.
Sa, molte persone preferiscono avere ragione ma stare male, piuttosto che avere torto e stare bene. Non sia anche lei una di queste.
Cordiali saluti
No, non lo è. Eviti di correre dietro alla sua ansia a tutti i costi, fasciandosi la testa in anticipo. Anche se la sua esperienza con lo psicoterapeuta dovesse andare male, potrà sempre cambiare terapeuta. Ma lei eviti di anticipare in negativo conclusioni di eventi che ancora devono accadere. Altrimenti sarà lei che, inevitabilmente, li farà accadere, attraverso le sue profezie che si autoavvereranno.
Sa, molte persone preferiscono avere ragione ma stare male, piuttosto che avere torto e stare bene. Non sia anche lei una di queste.
Cordiali saluti
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Ex utente
La ringrazio dott. Santonocito per le Sue risposte. Se vuole può darmi del "tu".
Ho passato tre giorni con la mia ragazza. Sono stati bellissimi. Da lei, l'appetito è tornato, ho mangiato molto, ancora il dormire rappresenta un problema infatti sto sempre sulle 7 ore in due notti circa. Ad ogni modo, penso che questo discorso sia solo la punta dell'iceberg: voglio andare a fondo e cercare di capire la mia ansia, voglio imparare a conoscermi meglio. Mi sto chiudendo sempre di più, esco sempre meno, sono annoiato e seccato da qualsiasi cosa, l'ipocondria sta raggiungendo livelli troppo elevati, mi preoccupo per qualsiasi cosa e non vivo tranquillo. Ore 18 oggi appuntamento con lo psicoterapeuta, spero mi possa aiutare. Ha ragione comunque, sono uno che purtroppo per la vita che ha vissuto non si fida di nessuno e ammetto che sotto sotto ho già la paura che questa terapia non servirà, ma d'altra parte cosa posso fare? Devo fidarmi. Così come devo fidarmi della mia ragazza nonostante abiti lontana da me.
Ho passato tre giorni con la mia ragazza. Sono stati bellissimi. Da lei, l'appetito è tornato, ho mangiato molto, ancora il dormire rappresenta un problema infatti sto sempre sulle 7 ore in due notti circa. Ad ogni modo, penso che questo discorso sia solo la punta dell'iceberg: voglio andare a fondo e cercare di capire la mia ansia, voglio imparare a conoscermi meglio. Mi sto chiudendo sempre di più, esco sempre meno, sono annoiato e seccato da qualsiasi cosa, l'ipocondria sta raggiungendo livelli troppo elevati, mi preoccupo per qualsiasi cosa e non vivo tranquillo. Ore 18 oggi appuntamento con lo psicoterapeuta, spero mi possa aiutare. Ha ragione comunque, sono uno che purtroppo per la vita che ha vissuto non si fida di nessuno e ammetto che sotto sotto ho già la paura che questa terapia non servirà, ma d'altra parte cosa posso fare? Devo fidarmi. Così come devo fidarmi della mia ragazza nonostante abiti lontana da me.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 9.9k visite dal 25/04/2009.
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