Aiuto psicologico, situazione grave, dolore.

La mia ragazza ha 19 anni, io quasi 19.
Il nostro rapporto è intenso e basato su un attaccamento molto forte.
Le è stato diagnosticato una sclerosi laterale amiotrofica, la quale in pochi anni la porterà tra sofferenze varie fino alla morte.
La mia ragazza sta a 1500 km da me, vorrei tanto aiutarla, eppure ogni volta che parliamo al telefono scoppio a piangere come un disperato e lei anche.
Provo un dolore immenso, so che la vedrò piano piano andare sempre di più verso la morte senza poter fare nulla.
Tutto questo mi distrugge, vorrei avere qualche consiglio su come gestire il dolore e su come aiutare la mia ragazza.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo, comprendiamo il tuo dolore e in occasioni come queste non esistono regole fisse. tu potresti tuttavia essere un punto fermo per la tua ragazza, ossia non lasciarti andare in quel modo al telefono e fa sentire la tua presenza con maggiore energia. forse lei ha molto più bisogno di sentirti forte anzichè angosciato.
Magari parla con uno psicologo affinche quest'ultimo possa contenere la tua angoscia e spingerti a fare la stessa cosa con la tua ragazza.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile ragazzo,
la tua mail è davvero molto toccante. Per quanto la situazione sembri disperata, davanti a te hai un dato di fatto: ami una persona che per ora non è morta, ne tantomeno morirà dopodomani. Per ora è viva, per cui ha bisogno di persone intorno a sè che le facciano gustare la bellezza di questa vita.

Per questo, anche se è difficile, devi cercare di non comportarti come se fosse già morta.

L'alternativa non è di certo fare finta di nulla, ma io se fossi nei panni della tua ragazza penso che avrei un gran desiderio di pensare alla vita più che alla morte.

Sei molto giovane, per cui quello che ti propongo non è una cosa semplice o leggera. Per questo potresti sentirti solo in questo percorso. Parlane con i tuoi familiari, cercate di fare cerchio attorno a questa persona.

In questi momenti la forza di un gruppo è sicuramente necessaria e indicata: non fare tutto da solo quindi.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_