Ansia e senso di irrealtà
Buonasera a tutti,
Sono Nadia una ragazza di 22 anni.
Sono sempre stata allegra, solare, felice mi chiamavo la ragazza dal sorriso contagioso, colei che durante la giornata aveva 61782299 cose da fare, sempre impegnata; io che sono sempre stata altruista e davo sempre l’anima; una ragazza sempre occupata alla ricerca del meglio.
Quest’estate ho iniziato a non piacermi e sono dimagrita 6kg da 55 a 49; una dieta fai da te molto povera di calorie ma che con il tempo
Avevo ripreso, avevo ripreso anche a mangiare tornando a pesare 51/52kg;
Ero felice stavo bene ma a volte mentre mangiavo mi tremava la mano, o sentivo le gambe deboli mia mamma sosteneva che ero debole così prendendo il supradim tutto passó!
Notai anche un po’ di perdita di capelli mi preoccupai ma davo colpa al cambio di stagione
Era il 22 ottobre quella maledetta mattina che mi ha rovinato la vita.
Mi sono svegliata il telefono mi diede problemi mi agitai e da quella mattina qualcosa cambió.
Da quel giorno è come se nella mia testa ci fosse un peso, non sono serena spensierata.
Ho un po’ di senso di irrealtà cioè io so che domani è domenica ma non riesco a immaginarmi la giornata, a immedesimarmi... non percepisco le cose nel futuro vicino... so quello che devo fare ma non sono libera mentalmente.
Ho passato un mese che stavo male, non mi alzavo dal letto, piangevo stavo male.
Il medico mi prescrisse 16 gocce di xanax e neuropass forte (antidepressivo omeopatico).
Nel mentre chiamai la psicologa e mi diagnosticó una forte ansia che aveva superato la soglia.
Sono in cura da due mesi con 16 gocce di xanax, antidepressivi omeopatici per la ricaptazione della serotonina e del triptofano.
(La psicologa mi ha detto che c’era un calo di serotonina)
Ora sto bene ho il morale alto, vivo una vita normale: vado al lavoro, faccio sport, faccio le cose che ho sempre fatto, esco con gli amici ecc ecc
L’unica cosa che mi mancs è la spensieratezza, libertà mentale, questo senso un pochino di irrealtà!
La pssicologs vorrebbe che io prendessi antidepressivi farmaco, ma io il morale l’ho alto con quelli omeopatici, conduco la mia vita!
Vi prego, ditemi che da questo tunnel si esce, ditemi che tornerò la ragazza di prima!
Vi prego, sto soffrendo tantissimo!
Non c’è la faccio più
Sono Nadia una ragazza di 22 anni.
Sono sempre stata allegra, solare, felice mi chiamavo la ragazza dal sorriso contagioso, colei che durante la giornata aveva 61782299 cose da fare, sempre impegnata; io che sono sempre stata altruista e davo sempre l’anima; una ragazza sempre occupata alla ricerca del meglio.
Quest’estate ho iniziato a non piacermi e sono dimagrita 6kg da 55 a 49; una dieta fai da te molto povera di calorie ma che con il tempo
Avevo ripreso, avevo ripreso anche a mangiare tornando a pesare 51/52kg;
Ero felice stavo bene ma a volte mentre mangiavo mi tremava la mano, o sentivo le gambe deboli mia mamma sosteneva che ero debole così prendendo il supradim tutto passó!
Notai anche un po’ di perdita di capelli mi preoccupai ma davo colpa al cambio di stagione
Era il 22 ottobre quella maledetta mattina che mi ha rovinato la vita.
Mi sono svegliata il telefono mi diede problemi mi agitai e da quella mattina qualcosa cambió.
Da quel giorno è come se nella mia testa ci fosse un peso, non sono serena spensierata.
Ho un po’ di senso di irrealtà cioè io so che domani è domenica ma non riesco a immaginarmi la giornata, a immedesimarmi... non percepisco le cose nel futuro vicino... so quello che devo fare ma non sono libera mentalmente.
Ho passato un mese che stavo male, non mi alzavo dal letto, piangevo stavo male.
Il medico mi prescrisse 16 gocce di xanax e neuropass forte (antidepressivo omeopatico).
Nel mentre chiamai la psicologa e mi diagnosticó una forte ansia che aveva superato la soglia.
Sono in cura da due mesi con 16 gocce di xanax, antidepressivi omeopatici per la ricaptazione della serotonina e del triptofano.
(La psicologa mi ha detto che c’era un calo di serotonina)
Ora sto bene ho il morale alto, vivo una vita normale: vado al lavoro, faccio sport, faccio le cose che ho sempre fatto, esco con gli amici ecc ecc
L’unica cosa che mi mancs è la spensieratezza, libertà mentale, questo senso un pochino di irrealtà!
La pssicologs vorrebbe che io prendessi antidepressivi farmaco, ma io il morale l’ho alto con quelli omeopatici, conduco la mia vita!
Vi prego, ditemi che da questo tunnel si esce, ditemi che tornerò la ragazza di prima!
Vi prego, sto soffrendo tantissimo!
Non c’è la faccio più
[#1]
Cara ragazza,
Non so se i dati che ha inserito sono corretti, mi riferisco al peso e all'altezza. Da quel che risulta si evince un sottopeso molto grave.
Accolgo le sue parole come uno sfogo. L'ansia, l'inquietudine e la paura sono ciò che mi tocca di più da quel che leggo.
Non è facile gestire queste emozioni e questi stati emotivi, comprendo la sua sofferenza ma mi riesce difficile poterle dire di più perché il suo racconto, benché emotivamente toccante, manca di riferimenti concreti ad eventi specifici che riguardano la sua vita. Si percepisce prevalentemente uno spaccato tra un prima e un dopo. Cos'è successo quel 22 ottobre a cui ha solamente accennato? Se le va può raccontarcelo
Tuttavia ci dice che va da una psicologa ed è in cura da un medico. Sono molto contenta di sentirle dire questo, è sulla strada giusta per prendersi cura di sé e migliorare la qualità della sua vita.
Io la ringrazio per averci scritto, per aver condiviso qui le sue difficoltà e la sua sofferenza, ma la invito a condividere tutto questo anche con la sua psicologa (immagino anche psicoterapeuta). Credo che lei lo faccia già, ma in caso contrario la invito a parlare con lei anche della sua scelta rispetto ai farmaci, voler prendere solo quelli omeopatici.
Affinché la terapia abbia un buon decorso e un buon esito è necessario che lei si affidi a chi la tiene in cura e comunichi i suoi pensieri e le sue perplessità anche rispetto alla somministrazione dei farmaci. E' insieme che si può trovare un punto di incontro e una soluzione, non faccia da sé, chi ne risentirebbe sarebbe proprio lei stessa!
"L’unica cosa che mi manca è la spensieratezza, libertà mentale, questo senso un pochino di irrealtà! Vi prego, ditemi che da questo tunnel si esce, ditemi che tornerò la ragazza di prima!".
Immagino quanto questo sia motivo di sofferenza per lei, ma le chiedo, ha provato a fare queste domande alla sua psicologa? Cosa le ha detto?
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
Non so se i dati che ha inserito sono corretti, mi riferisco al peso e all'altezza. Da quel che risulta si evince un sottopeso molto grave.
Accolgo le sue parole come uno sfogo. L'ansia, l'inquietudine e la paura sono ciò che mi tocca di più da quel che leggo.
Non è facile gestire queste emozioni e questi stati emotivi, comprendo la sua sofferenza ma mi riesce difficile poterle dire di più perché il suo racconto, benché emotivamente toccante, manca di riferimenti concreti ad eventi specifici che riguardano la sua vita. Si percepisce prevalentemente uno spaccato tra un prima e un dopo. Cos'è successo quel 22 ottobre a cui ha solamente accennato? Se le va può raccontarcelo
Tuttavia ci dice che va da una psicologa ed è in cura da un medico. Sono molto contenta di sentirle dire questo, è sulla strada giusta per prendersi cura di sé e migliorare la qualità della sua vita.
Io la ringrazio per averci scritto, per aver condiviso qui le sue difficoltà e la sua sofferenza, ma la invito a condividere tutto questo anche con la sua psicologa (immagino anche psicoterapeuta). Credo che lei lo faccia già, ma in caso contrario la invito a parlare con lei anche della sua scelta rispetto ai farmaci, voler prendere solo quelli omeopatici.
Affinché la terapia abbia un buon decorso e un buon esito è necessario che lei si affidi a chi la tiene in cura e comunichi i suoi pensieri e le sue perplessità anche rispetto alla somministrazione dei farmaci. E' insieme che si può trovare un punto di incontro e una soluzione, non faccia da sé, chi ne risentirebbe sarebbe proprio lei stessa!
"L’unica cosa che mi manca è la spensieratezza, libertà mentale, questo senso un pochino di irrealtà! Vi prego, ditemi che da questo tunnel si esce, ditemi che tornerò la ragazza di prima!".
Immagino quanto questo sia motivo di sofferenza per lei, ma le chiedo, ha provato a fare queste domande alla sua psicologa? Cosa le ha detto?
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108
[#2]
Utente
Mi perdoni il profilo aveva un dato del peso scorretto. Io ora peso 55kg;
Ero arrivata a 49kg;
Da quel 22 ottobre che il
Cellulare mi ha dato problemi sto così, con la testa come se fosse dentro una boccia, non percepisco le cose nel futuro vicino, una testa non libera serena spensierata.
La testa che ha qualsiasi persona una testa normale.
Io so che domani è martedì ma non lo percepisco non riesco ad organizzarlo o immaginarlo il tempo sembra essere tutto uguale sono diventata apatica, fatico a prendere decisioni, non ho una mente libera come potrebbe potrebbe averla una normalissima persona!
C’è questa sensazione un po’ di irrealtà, non è una vera depersonalizzazione perché non vedo alberi storti, luci strane suoni diversi.
Ho semplicemente la testa dentro questa bolla, non è serena e libera come la può avere una comune persona; sono costretta a vivere giorno per giorno.
Sto prendendo gli antidepressivi omeopatici grazie ai quali conduco una vita appartenente normale
Ho parlato alla mia psicoterapeuta lei vorrebbe che io prendessi il farmaco chimico sostenendo che mi riporta la testa alla normalità torna tutto normale.. ma a me pare che il farmaco chimico vada semplicemente sulla serotonina che alzi l’umore come già fanno quelli che sto prendendo.
L’unica cosa è la testa libera, serena, spensierata, una testa normale che avevo prima che mi manca, una testa che ha una comune persona.
lei mi ha garantito che con il tempo e la pazienza tornerò la vecchia me stessa!
Ho davvero tanta paura perché sto soffrendo veramente molto.
Ho paura che non ci tornerò mai la mia vecchia me, mi manco davvero ma davvero tanto!
Ero arrivata a 49kg;
Da quel 22 ottobre che il
Cellulare mi ha dato problemi sto così, con la testa come se fosse dentro una boccia, non percepisco le cose nel futuro vicino, una testa non libera serena spensierata.
La testa che ha qualsiasi persona una testa normale.
Io so che domani è martedì ma non lo percepisco non riesco ad organizzarlo o immaginarlo il tempo sembra essere tutto uguale sono diventata apatica, fatico a prendere decisioni, non ho una mente libera come potrebbe potrebbe averla una normalissima persona!
C’è questa sensazione un po’ di irrealtà, non è una vera depersonalizzazione perché non vedo alberi storti, luci strane suoni diversi.
Ho semplicemente la testa dentro questa bolla, non è serena e libera come la può avere una comune persona; sono costretta a vivere giorno per giorno.
Sto prendendo gli antidepressivi omeopatici grazie ai quali conduco una vita appartenente normale
Ho parlato alla mia psicoterapeuta lei vorrebbe che io prendessi il farmaco chimico sostenendo che mi riporta la testa alla normalità torna tutto normale.. ma a me pare che il farmaco chimico vada semplicemente sulla serotonina che alzi l’umore come già fanno quelli che sto prendendo.
L’unica cosa è la testa libera, serena, spensierata, una testa normale che avevo prima che mi manca, una testa che ha una comune persona.
lei mi ha garantito che con il tempo e la pazienza tornerò la vecchia me stessa!
Ho davvero tanta paura perché sto soffrendo veramente molto.
Ho paura che non ci tornerò mai la mia vecchia me, mi manco davvero ma davvero tanto!
[#3]
Cara ragazza,
in un momento di sofferenza e di incertezza così grande, quello che può fare è affidarsi alle cure degli esperti che la stanno seguendo.
Sicuramente il suo medico e la sua psicologa che conoscono la sua storia e i suoi sintomi la sapranno indirizzare meglio di quanto noi possiamo fare attraverso questo spazio.
Quello che posso dirle è di concentrarsi sulle sue attività quotidiane che come ci ha detto ha ripreso a svolgere normalmente e si dedichi alle sue passioni e ai suoi hobby e ritagli del tempo da trascorrere con persone per lei significative. Sentire che c'è e ci può essere altro oltre alle sue paure e alla sua sofferenza è molto importante per lei.
Se sente il bisogno di scriverci nuovamente lo faccia pure, sentirsi accolti e ascoltati certe volte può essere di aiuto
Cordialmente
in un momento di sofferenza e di incertezza così grande, quello che può fare è affidarsi alle cure degli esperti che la stanno seguendo.
Sicuramente il suo medico e la sua psicologa che conoscono la sua storia e i suoi sintomi la sapranno indirizzare meglio di quanto noi possiamo fare attraverso questo spazio.
Quello che posso dirle è di concentrarsi sulle sue attività quotidiane che come ci ha detto ha ripreso a svolgere normalmente e si dedichi alle sue passioni e ai suoi hobby e ritagli del tempo da trascorrere con persone per lei significative. Sentire che c'è e ci può essere altro oltre alle sue paure e alla sua sofferenza è molto importante per lei.
Se sente il bisogno di scriverci nuovamente lo faccia pure, sentirsi accolti e ascoltati certe volte può essere di aiuto
Cordialmente
[#4]
Utente
Buongiorno,
La mia psicologa mi ha fatto dei test.
Non ho derealizzazione/depersonalizzazione e nemmeno depressione.
Non ho ansia fisica difatti non prendo ansiolitici.
L’unico sintomo che ho è un peso dentro la testa che non mi lascia libera, serena, spensierata non mi fa avere la testa di una normale persona, la testa che a avevo prima che era normale..
ad esempio:
Sono le 10.00 del mattino, non riesco a pensare liberamente alle 12.00; so soltanto che alle 12.00 devo mangiare!
Non riesco a pensare con libertà al giorno dopo, come se ci fosse un muro.
So soltanto cosa devo fare ma non c’è libertà, serenità.
Se io tolgo il peso dentro la mente torno la vecchia me stessa ovvero una persona NORMALE.
Oltretutto quando penso alla sera, penso alla sera come riuscivo a pensarci prima che è come una normale persona.
Io chiedo, il farmaco antidepressivo, sarebbe in grado di togliermi questo peso (quindi togliere il sintomo) nel mentre lavoro con la psicologa sulle cause per poi abbandonare il farmaco oppure il farmaco non toglie il sintomo ma lo toglie la psicologa con la psicoterapia?
La mia psicologa mi ha fatto dei test.
Non ho derealizzazione/depersonalizzazione e nemmeno depressione.
Non ho ansia fisica difatti non prendo ansiolitici.
L’unico sintomo che ho è un peso dentro la testa che non mi lascia libera, serena, spensierata non mi fa avere la testa di una normale persona, la testa che a avevo prima che era normale..
ad esempio:
Sono le 10.00 del mattino, non riesco a pensare liberamente alle 12.00; so soltanto che alle 12.00 devo mangiare!
Non riesco a pensare con libertà al giorno dopo, come se ci fosse un muro.
So soltanto cosa devo fare ma non c’è libertà, serenità.
Se io tolgo il peso dentro la mente torno la vecchia me stessa ovvero una persona NORMALE.
Oltretutto quando penso alla sera, penso alla sera come riuscivo a pensarci prima che è come una normale persona.
Io chiedo, il farmaco antidepressivo, sarebbe in grado di togliermi questo peso (quindi togliere il sintomo) nel mentre lavoro con la psicologa sulle cause per poi abbandonare il farmaco oppure il farmaco non toglie il sintomo ma lo toglie la psicologa con la psicoterapia?
[#5]
Gentile Utente,
mi fa piacere risentirla e sapere che scrivere in questo spazio può risultarle utile.
Innanzitutto provo a fare chiarezza:
-i farmaci antidepressivi, ma in generale qualsiasi farmaco psicotropo, possono essere prescritti da un medico (medico di base oppure psichiatra generalmente), solo se vi è una necessità di intraprendere una cura farmacologica. Occorre che sia il medico in questione a valutare il singolo caso previa visita.
-la psicologa che la segue è anche psicoterapeuta? La cosa non è scontata. Non so che tipo di terapia sta seguendo, se un sostegno psicologico o psicoterapia. Nel primo caso si tratta appunto di un sostegno, un accompagnamento in un momento particolarmente difficile in cui vi sono disagi emotivi o psicologici. Nel secondo caso si tratta invece di un percorso che ha una durata generalmente più lunga e ha come obiettivo un cambiamento durevole nel tempo.
La sua psicologa si è occupata di diagnosi a quanto ci scrive, ma non è scontato che possa accompagnarla anche in un percorso di psicoterapia, se non è anche psicoterapeuta, e quindi di riduzione e scomparsa dei sintomi.
Immagino che abbia provato a parlare con la sua psicologa di questo peso, questa mancanza di leggerezza che ingombra le sue giornate e i suoi pensieri.
Sta a lei, la sua psicologa, valutare se sia il caso di consultare un medico che valuterà se intraprendere un trattamento farmacologico e quale.
L'idea dell'antidepressivo è venuto a lei oppure ne ha parlato con un professionista?
In merito alla domanda che ci porta qui, quello che posso dirle è di parlare apertamente con la sua psicologa rispetto ai dubbi che ha circa i suoi sintomi e la loro persistenza, se non l'ha già fatto.
Sicuramente lei può darle informazioni più precise, conoscendola e conoscendo la sua storia
Spero di esserle stata utile
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
mi fa piacere risentirla e sapere che scrivere in questo spazio può risultarle utile.
Innanzitutto provo a fare chiarezza:
-i farmaci antidepressivi, ma in generale qualsiasi farmaco psicotropo, possono essere prescritti da un medico (medico di base oppure psichiatra generalmente), solo se vi è una necessità di intraprendere una cura farmacologica. Occorre che sia il medico in questione a valutare il singolo caso previa visita.
-la psicologa che la segue è anche psicoterapeuta? La cosa non è scontata. Non so che tipo di terapia sta seguendo, se un sostegno psicologico o psicoterapia. Nel primo caso si tratta appunto di un sostegno, un accompagnamento in un momento particolarmente difficile in cui vi sono disagi emotivi o psicologici. Nel secondo caso si tratta invece di un percorso che ha una durata generalmente più lunga e ha come obiettivo un cambiamento durevole nel tempo.
La sua psicologa si è occupata di diagnosi a quanto ci scrive, ma non è scontato che possa accompagnarla anche in un percorso di psicoterapia, se non è anche psicoterapeuta, e quindi di riduzione e scomparsa dei sintomi.
Immagino che abbia provato a parlare con la sua psicologa di questo peso, questa mancanza di leggerezza che ingombra le sue giornate e i suoi pensieri.
Sta a lei, la sua psicologa, valutare se sia il caso di consultare un medico che valuterà se intraprendere un trattamento farmacologico e quale.
L'idea dell'antidepressivo è venuto a lei oppure ne ha parlato con un professionista?
In merito alla domanda che ci porta qui, quello che posso dirle è di parlare apertamente con la sua psicologa rispetto ai dubbi che ha circa i suoi sintomi e la loro persistenza, se non l'ha già fatto.
Sicuramente lei può darle informazioni più precise, conoscendola e conoscendo la sua storia
Spero di esserle stata utile
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
[#6]
Utente
Buongiorno,
La mia psicologa è anche psicoterapeuta specializzata nei disturbi di ansia, depressione, dca ecc ecc.
Lei mi ha mandato a fare un consulto psichiatrico per il farmaco sostenendo che per tornare con la testa come una normale persona io abbia bisogno del farmaco chimico il quale mi abbasserebbe il sintomo e nel mentre lavorare sulle cause.
Io volevo chiedere se il farmaco può effettivamente togliermi del tutto il sintomo oppure no, funge solo per il morale.
La mia psicologa è anche psicoterapeuta specializzata nei disturbi di ansia, depressione, dca ecc ecc.
Lei mi ha mandato a fare un consulto psichiatrico per il farmaco sostenendo che per tornare con la testa come una normale persona io abbia bisogno del farmaco chimico il quale mi abbasserebbe il sintomo e nel mentre lavorare sulle cause.
Io volevo chiedere se il farmaco può effettivamente togliermi del tutto il sintomo oppure no, funge solo per il morale.
[#7]
Gentile Utente,
Per ottenere una risposta soddisfacente rispetto a quanto chiede occorre valutare il suo caso specifico.
La invito a seguire il suggerimento della sua terapeuta ed effettuare una visita dallo psichiatra. Può esprimere dubbi riguardanti la cura farmacologica quando farà il colloquio con lui, se non ha già provveduto in tal senso.
In ogni caso può parlarne con la sua terapeuta per comprendere e valutare insieme il piano terapeutico e le sue eventuali perplessità e curiosità a riguardo
Ci faccia sapere
Cordialmente
Per ottenere una risposta soddisfacente rispetto a quanto chiede occorre valutare il suo caso specifico.
La invito a seguire il suggerimento della sua terapeuta ed effettuare una visita dallo psichiatra. Può esprimere dubbi riguardanti la cura farmacologica quando farà il colloquio con lui, se non ha già provveduto in tal senso.
In ogni caso può parlarne con la sua terapeuta per comprendere e valutare insieme il piano terapeutico e le sue eventuali perplessità e curiosità a riguardo
Ci faccia sapere
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.9k visite dal 26/12/2020.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.