E' bulimia?
Salve, vorrei sapere gentilmente se la mia situazione è da considerarsi "malata" o meno. Fino a circa un anno fa mi provocavo il vomito 2 volte al mese quasi ogni mese, ma poi ho smesso. Poi qualche giorno fa è successo nuovamente e dunque mi chiedevo se dovessi considerarmi bulimica. Non mi abbuffo mai in maniera esagerata, certo per me soggettivamente anche semplicemente il pane con nutella è comunque un abbuffata, ma non tocco mai cifre assurde come 2000kcal o simili. Confesso di avere un pessimo rapporto col cibo e ancora di più col mio corpo (mi taglio e ho volontariamente bloccato il mio ciclo con la pillola) e dunque è chiaro che almeno qualcosa che non va in me c'è, ma in particolare devo considerarmi bulimica? Sono normo peso ed escludo decisamente l'anoressia.
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Gentile ragazza, potrebbe trattarsi della cosiddetta sindrome da vomiting, una versione evoluta del disturbo bulimico.
Può leggere quest'articolo per informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html
ma la raccomandazione è di consultare al più presto uno specialista per un consulto e un'eventuale aiuto psicoterapeutico. Non sottovaluti la sua condizione, anche perché se si taglia c'è sicuramente dell'altro.
Cordiali saluti
Può leggere quest'articolo per informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html
ma la raccomandazione è di consultare al più presto uno specialista per un consulto e un'eventuale aiuto psicoterapeutico. Non sottovaluti la sua condizione, anche perché se si taglia c'è sicuramente dell'altro.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta; ho letto l'articolo ma non mi ritrovo nella descrizione. Non provo piacere nell'indurmi il vomito, so che è sbagliato e tutto, ma sempre meglio del cibo nello stomaco. Non me la sento di consultare medici, fondamentalmente sebbene possa sembrare paradossale, non credo di averne bisogno. Grazie comunque dell'interessamento, davvero. Cordiali saluti.
[#3]
Utente
Grazie per la risposta; ho letto l'articolo ma non mi ritrovo nella descrizione. Non provo piacere nell'indurmi il vomito, so che è sbagliato e tutto, ma sempre meglio del cibo nello stomaco. Non me la sento di consultare medici, fondamentalmente sebbene possa sembrare paradossale, non credo di averne bisogno. Grazie comunque dell'interessamento, davvero. Cordiali saluti.
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Utente
Grazie per la risposta; ho letto l'articolo ma non mi ritrovo nella descrizione. Non provo piacere nell'indurmi il vomito, so che è sbagliato e tutto, ma sempre meglio del cibo nello stomaco. Non me la sento di consultare medici, fondamentalmente sebbene possa sembrare paradossale, non credo di averne bisogno. Grazie comunque dell'interessamento, davvero. Cordiali saluti.
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Utente
Grazie per la risposta; ho letto l'articolo ma non mi ritrovo nella descrizione. Non provo piacere nell'indurmi il vomito, so che è sbagliato e tutto, ma sempre meglio del cibo nello stomaco. Non me la sento di consultare medici, fondamentalmente sebbene possa sembrare paradossale, non credo di averne bisogno. Grazie comunque dell'interessamento, davvero. Cordiali saluti.
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Utente
Grazie per la risposta; ho letto l'articolo ma non mi ritrovo nella descrizione. Non provo piacere nell'indurmi il vomito, so che è sbagliato e tutto, ma sempre meglio del cibo nello stomaco. Non me la sento di consultare medici, fondamentalmente sebbene possa sembrare paradossale, non credo di averne bisogno. Grazie comunque dell'interessamento, davvero. Cordiali saluti.
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gentile ragazza lei scrive (..)(mi taglio e ho volontariamente bloccato il mio ciclo con la pillola) e dunque è chiaro che almeno qualcosa che non va in me c'è(..)
è davvero sicura di non aver bisogno di consultare un medico? perchè aspettare che la situazione possa diventare incontrollabile? Se ha posto la sua domanda su questo sito forse ha deciso in un certo qual modo di fidarsi di una nostra risposta. Una consulenza psicologica cosa le costerebbe? Avrebbe tutte le informazioni dal vivo.
cordialmente
è davvero sicura di non aver bisogno di consultare un medico? perchè aspettare che la situazione possa diventare incontrollabile? Se ha posto la sua domanda su questo sito forse ha deciso in un certo qual modo di fidarsi di una nostra risposta. Una consulenza psicologica cosa le costerebbe? Avrebbe tutte le informazioni dal vivo.
cordialmente
[#8]
Utente
Grazie per la risposta; ho letto l'articolo ma non mi ritrovo nella descrizione. Non provo piacere nell'indurmi il vomito, so che è sbagliato e tutto, ma sempre meglio del cibo nello stomaco. Non me la sento di consultare medici, fondamentalmente sebbene possa sembrare paradossale, non credo di averne bisogno. Grazie comunque dell'interessamento, davvero. Cordiali saluti.
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Gentile ragazza,
nei disturbi dell'alimentazione generalmente si parla di due tipologie di "abbuffata":
1) l'abbuffata oggettiva, quella che porta il soggetto a perdere completamente il controllo, mangiando migliaia di calorie in pochissimi istanti
2) l'abbuffata soggettiva, tipica di quelle persone che pensano di essersi abbuffate, anche se in realtà l'apporto calorico è minimo. In questi casi è il senso di colpa a farla da padrone, perchè il soggetto ha "trasgredito" ad alcune regole ferree precedentemente imposte (ad es MAI mangiare la nutella)
Secondo me dovresti concentrarti sulla tua impulsività, quella che ti porta ad es a procurarti delle ferite, oppure a correre dei rischi (pillola). Se ci hai scritto è perchè in fondo senti che qualcosa, in questo senso, non va per il verso giusto.
Se non ti vergogni potresti parlarne col tuo medico di base, altrimenti ti consiglio di rivolgerti in modo anonimo ad un Consultorio Familiare. Anche perchè da qui è difficile darti delle vere indicazioni sulla tua diagnosi, meglio quindi con una persona dal vivo.
Puoi anche aspettare, se non te la senti adesso di chiedere una consulenza, ma dovrai affrontare ancora quella sofferenza (emotiva) che provi sei costretta a tagliarti oppure ad abbuffarti.
nei disturbi dell'alimentazione generalmente si parla di due tipologie di "abbuffata":
1) l'abbuffata oggettiva, quella che porta il soggetto a perdere completamente il controllo, mangiando migliaia di calorie in pochissimi istanti
2) l'abbuffata soggettiva, tipica di quelle persone che pensano di essersi abbuffate, anche se in realtà l'apporto calorico è minimo. In questi casi è il senso di colpa a farla da padrone, perchè il soggetto ha "trasgredito" ad alcune regole ferree precedentemente imposte (ad es MAI mangiare la nutella)
Secondo me dovresti concentrarti sulla tua impulsività, quella che ti porta ad es a procurarti delle ferite, oppure a correre dei rischi (pillola). Se ci hai scritto è perchè in fondo senti che qualcosa, in questo senso, non va per il verso giusto.
Se non ti vergogni potresti parlarne col tuo medico di base, altrimenti ti consiglio di rivolgerti in modo anonimo ad un Consultorio Familiare. Anche perchè da qui è difficile darti delle vere indicazioni sulla tua diagnosi, meglio quindi con una persona dal vivo.
Puoi anche aspettare, se non te la senti adesso di chiedere una consulenza, ma dovrai affrontare ancora quella sofferenza (emotiva) che provi sei costretta a tagliarti oppure ad abbuffarti.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.1k visite dal 24/04/2009.
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