Psicoterapia
Salve,
mi rivolgo di nuovo a voi perché la mia psicoterapia è in fase di stallo!
Ho cambiato da poco psicoterapeuta perché la vecchia si è trasferita e su suggerimento della psichiatra; visto che ho fatto tre anni di terapia cognitiva, ho cambiato anche orientamento.
Sarò franca: mi pesa andarci.
Sono piena di rabbia non nei suoi confronti, lei è mite e carina, ma nei confronti di tutte le persone che negli anni hanno cercato di creare una relazione per coinvolgermi in questa o quella terapia, salvo poi mostrare progressiva indifferenza o insofferenza, saltando appuntamenti, facendo grossi ritardi, mandandomi da altri o protestando che hanno troppo lavoro e già stanno facendo troppo per me.
Prima di dire che fraintendo o che forse non è vero vorrei che provaste a ricordare la vostra esperienza e vedere se davvero ciò che dico è così improbabile, oppure se è probabile e succede.
Io soffro molto in queste situazioni che negli anni si sono stratificate e ora ho paura di lasciarmi andare con questa ragazza e i suoi tentativi di creare una relazione mi fanno arrabbiare, è come se tentasse di prendermi al laccio.
Non vorrei interrompere la terapia, ma andare mi da molto fastidio e non vado volentieri.
Sarebbe meglio che lasciassi?
mi rivolgo di nuovo a voi perché la mia psicoterapia è in fase di stallo!
Ho cambiato da poco psicoterapeuta perché la vecchia si è trasferita e su suggerimento della psichiatra; visto che ho fatto tre anni di terapia cognitiva, ho cambiato anche orientamento.
Sarò franca: mi pesa andarci.
Sono piena di rabbia non nei suoi confronti, lei è mite e carina, ma nei confronti di tutte le persone che negli anni hanno cercato di creare una relazione per coinvolgermi in questa o quella terapia, salvo poi mostrare progressiva indifferenza o insofferenza, saltando appuntamenti, facendo grossi ritardi, mandandomi da altri o protestando che hanno troppo lavoro e già stanno facendo troppo per me.
Prima di dire che fraintendo o che forse non è vero vorrei che provaste a ricordare la vostra esperienza e vedere se davvero ciò che dico è così improbabile, oppure se è probabile e succede.
Io soffro molto in queste situazioni che negli anni si sono stratificate e ora ho paura di lasciarmi andare con questa ragazza e i suoi tentativi di creare una relazione mi fanno arrabbiare, è come se tentasse di prendermi al laccio.
Non vorrei interrompere la terapia, ma andare mi da molto fastidio e non vado volentieri.
Sarebbe meglio che lasciassi?
[#1]
Salve grazie per aver scritto.
Sarebbe invece molto proficuo per lei che ne parlasse con la sua terapeuta, che assieme a lei sfruttasse quest'occasione per cercare di entrare più a fondo in questa ripetizione nelle relazioni terapeutiche che sembra bene o male ripresentarsi ogni volta.
Cordialmente,
Sarebbe invece molto proficuo per lei che ne parlasse con la sua terapeuta, che assieme a lei sfruttasse quest'occasione per cercare di entrare più a fondo in questa ripetizione nelle relazioni terapeutiche che sembra bene o male ripresentarsi ogni volta.
Cordialmente,
Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
[#2]
Ex utente
Grazie a lei per aver risposto. Non ho mai nascosto i miei problemi con questi comportamenti, sempre con educazione ho raccontato per filo e per segno la sofferenza che mi causano e soprattutto l'impotenza! Loro sono le persone che dovrebbero aiutarmi e invece mi fanno soffrire, glielo dico e mi rifanno soffrire! Non è solo "colpa mia perché sto male", nelle relazioni normali non funziona così, figuriamoci in quelle terapeutiche. Non so come fare, ho timore che anche con questa psicologa ci accorderemo che lei sarà chiara e darà seguito agli impegni -che lei stessa ha preso perché io non opprimo nessuno- e puntualmente mi ritroverò in crisi senza sapere né cosa fare né a chi rivolgermi.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 906 visite dal 22/12/2020.
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