Disturbo borderline
Buongiorno,
A marzo inizio un percorso piscoterapico con uno psicologo specializzato in terapia breve strategica e ipnosi.
Mi presento per un disturbo ossessivo del pensiero.
Risolto questo presento una fobia sociale.
Dopo aver attuato quanto prescritto e risolto in parte tale problema esce fuori disturbo di desiderio sessuale e ansia da prestazione.
Con questo psicologo è la prima volta che ottengo risultati.
Sta di fatto che dopo essere intervenuti su questi aspetti, notando che finito un problema ne usciva un altro, parlando del rapporto con la famiglia e dei problemi psicologi che anche essi hanno (mio padre era borderline, mia madre idem ma meno marcata, mia sorella ora è in comunità) viene fuori che anche io soffro di questo disturbo.
effettivamente informandomi sulle caratteristiche di tale disturbi mi ritrovo in buona parte di esse.
Detto questo, ora convivo con una ragazza da 4 anni, seppur con alti e bassi, abbastanza serenamente.
Ho un lavoro a tempo indeterminato da due anni e tutto sommato non posso lamentarmi.
Ho però una personalità instabile, alti e bassi emotivi, cambio spesso idea su persone, ideali, progetti ecc.
La mia domanda è: si può guarire da questo disturbo quando è a un livello non disastroso o ci devo comunque convivere per tutta la vita?
Grazie
A marzo inizio un percorso piscoterapico con uno psicologo specializzato in terapia breve strategica e ipnosi.
Mi presento per un disturbo ossessivo del pensiero.
Risolto questo presento una fobia sociale.
Dopo aver attuato quanto prescritto e risolto in parte tale problema esce fuori disturbo di desiderio sessuale e ansia da prestazione.
Con questo psicologo è la prima volta che ottengo risultati.
Sta di fatto che dopo essere intervenuti su questi aspetti, notando che finito un problema ne usciva un altro, parlando del rapporto con la famiglia e dei problemi psicologi che anche essi hanno (mio padre era borderline, mia madre idem ma meno marcata, mia sorella ora è in comunità) viene fuori che anche io soffro di questo disturbo.
effettivamente informandomi sulle caratteristiche di tale disturbi mi ritrovo in buona parte di esse.
Detto questo, ora convivo con una ragazza da 4 anni, seppur con alti e bassi, abbastanza serenamente.
Ho un lavoro a tempo indeterminato da due anni e tutto sommato non posso lamentarmi.
Ho però una personalità instabile, alti e bassi emotivi, cambio spesso idea su persone, ideali, progetti ecc.
La mia domanda è: si può guarire da questo disturbo quando è a un livello non disastroso o ci devo comunque convivere per tutta la vita?
Grazie
[#1]
Salve, grazie per aver scritto.
Come ogni disturbo, se c'è aderenza terapeutica i risultati come vede arrivano. Se fossi in lei mi slegherei dalle ''etichette'' diagnostiche pensando soprattutto alla propria qualità della vita: sto bene/sto male. Se col suo terapeuta sente di raggiungere dei risultati allora continui per la sua strada fino a quando non si sentirà in equilibrio.
Cordialmente,
Come ogni disturbo, se c'è aderenza terapeutica i risultati come vede arrivano. Se fossi in lei mi slegherei dalle ''etichette'' diagnostiche pensando soprattutto alla propria qualità della vita: sto bene/sto male. Se col suo terapeuta sente di raggiungere dei risultati allora continui per la sua strada fino a quando non si sentirà in equilibrio.
Cordialmente,
Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
[#2]
Utente
Buongiorno
La ringrazio per la risposta .
Purtroppo però da quando ho capito realmente il problema o meglio quando lo psicoterapeuta me l'ha detto sono un paio di giorni che sono proprio giù non riesco molto a risalire. Più che altro la paura è delle tempistiche per trovare una stabilità e che questa non arrivi mai.
La ringrazio per la risposta .
Purtroppo però da quando ho capito realmente il problema o meglio quando lo psicoterapeuta me l'ha detto sono un paio di giorni che sono proprio giù non riesco molto a risalire. Più che altro la paura è delle tempistiche per trovare una stabilità e che questa non arrivi mai.
[#3]
Salve,
capisco che sentirsi attribuire un disturbo (che alla fine è solo un nome per identificare in maniera più o meno specifica la strada per la direzione della cura) può essere traumatico.
Questo però non deve avere a che fare con lei, lei non è ''il disturbo borderline''.
Lei è un soggetto con una sua storia, una sua vita unica ed irripetibile, con delle questioni personali uniche ed irripetibili e le tempistiche non hanno a che fare minimamente con l'etichetta ma con il lavoro che lei andrà a fare.
Anche il tempo è unico ed irripetibile, come lei.
Lo utilizzi al meglio.
Una buona giornata,
capisco che sentirsi attribuire un disturbo (che alla fine è solo un nome per identificare in maniera più o meno specifica la strada per la direzione della cura) può essere traumatico.
Questo però non deve avere a che fare con lei, lei non è ''il disturbo borderline''.
Lei è un soggetto con una sua storia, una sua vita unica ed irripetibile, con delle questioni personali uniche ed irripetibili e le tempistiche non hanno a che fare minimamente con l'etichetta ma con il lavoro che lei andrà a fare.
Anche il tempo è unico ed irripetibile, come lei.
Lo utilizzi al meglio.
Una buona giornata,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 21/12/2020.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
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