Vorrei fare quel passo in più ma prende delle scuse

Salve dott.
/dott.
ssa.

Sono una ragazza di 24 anni e vivo una relazione con un ragazzo da quasi 6 anni.
Dopo 2 mesi dal fidanzamento lui ha intrapreso la carriera militare, e da lì viviamo una relazione a distanza, il che per me è sempre stato faticoso e difficile da sopportare, ma devo ammettere che ha provato da sempre a non farmi pesare la distanza, e a non farmi mancare la sua presenza.
Dunque, nonostante fosse davvero difficile per me portare avanti una relazione basata sulla distanza, siamo giunti fin qui, tra alti e bassi, tra liti e chiarimenti non ci siamo mai lasciati e attualmente viviamo una relazione stabile.
Intanto io mi sono laureata e abilitata alla professione, con tanto di iscrizione all'albo professionale, e attualmente sono al primo anno di magistrale a Palermo, (la facoltà si trova anche a poche ore da dove lavora lui, per cui avevo valutato la possibilità di continuare l'universitá in Puglia, dove lui vive e lavora attualmente) e lui è diventato un carabiniere, e quando provo a forzare le cose dicendogli di voler fare quel passo in più (convivenza) mi prende delle scuse, dicendomi che non è mai il momento giusto, una delle tante è che la vita è cara, che ci saranno spese che probabilmente non potremmo sostenere, e che lavorare e studiare contemporaneamente mi verrebbe troppo difficoltoso, ma so di potercela fare e lui non lo capisce.

Quando gliene parlai non avevo ancora finito l'università e mi sono lasciata convincere del fatto che effettivamente era giusto completare un percorso e trovare un lavoro per avere una mia indipendenza... ma adesso non capisco quale sia il problema, ogni volta che se ne parla discutiamo vivacemente, dice di voler aspettare, ma non capisce che io ci sto male.
E che concretamente ci sono tutti i presupposti per andare a convivere, e per trovare un lavoro da lui.
Però quando ''cerco si metterlo alla prova" parla di matrimonio, di famiglia, di mutuo, come se un progetto di futuro con me lo ha, ma non capisco perché vuole ancora aspettare, non capisco se davvero mi ama a questo punto, o se non è sicuro di me e del nostro rapporto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
se il ragazzo ha la sua stessa età può darsi che si consideri troppo giovane per iniziare una convivenza; non si può dargli torto.
Può anche darsi che sia davvero in apprensione per la spesa che un appartamento comporta: per ora vive in un alloggio dello Stato a costo zero, immagino.
I sei anni di fidanzamento a distanza potrebbero averlo abituato ad un'indipendenza che non è ancora disposto a perdere.
Potrebbe non vedersi nel ruolo del convivente, un quasi-marito, magari anche con l'arrivo dei figli.
Tutte queste cose, o altre, potrà saperle da lui, se eviterà di metterlo sotto accusa sospettando che siano la mancanza d'amore o l'incertezza riguardo al vostro rapporto a determinare le sue resistenze.
Provi a non vedere come urgenti certe mete, e a concedergli la serena possibilità di esternare il suo pensiero.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com