Parafilia. efebofilia. pedofilia

Gentili dottori, buonasera.

Scrivo per un consulto.
Sono un ragazzo di 28 anni e la volta scorsa mi sono trovato a fare del sexting in un sito per adulti con una camgirl.

A dire il vero dopo me ne sono pentito.
L'ho trovato disdicevole, specie per un senso del pudore.
Ho ritenuto inopportuno affidare ad internet delle cose tanto intime.

Rimuginando su questa cosa, ho iniziato a pensare di poter essere un maniaco, di soffrire di una qualche devianza sessuale, chiedendomi come questa cosa potesse essere nella vita di chi aspira a diventare un insegnante.

Ho finito gli studi universitari da poco proprio per questo.

Ma i pensieri non sono finiti qui: ho continuato, pensando a quando, facendo il tirocinio per qualche mese, sempre affiancato dall'insegnante, in un istituto superiore, nelle classi terze, quarte e quinte, ho apprezzato la bellezza di qualche alunna.

In particolare in una classe quarta le ragazze facevano degli apprezzamenti su di me, tanto che la mia collega tirocinante scherzava con me su questa cosa.

Alcune di queste hanno iniziato a seguirmi sui social e qualche volta, ancora oggi (sono trascorsi ormai due anni), ci siamo scambiati qualche messaggio ma sempre in totale amicizia.

Mi assale il dubbio se soffro di una qualche parafilia, efebofilia ho letto che si chiama l'attrazione per le ragazze di un'età compresa tra i 15 e i 20 anni.

Provo paura a scoprire di essere affetto da qualche devianza, di poter fare del male a qualcuno a causa di una qualche pulsione ingestibile.

Sarebbe insopportabile per la mia morale, insopportabile l'idea di essere in verità una persona riprovevole.
Provo la paura di poter fare i conti con la legge a causa di tutto ciò.
È una fantasia su cui rimugino da qualche giorno e per la quale anche il mio umore è giù.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

La Sua richiesta pone in realtà più di una problematica.
Procederò per punti, al fine di risultare più chiara.

1.
Fantasie sessuali.
Le fantasie sono *solo* fantasie. Le fantasie sessuali vanno collocate dentro il variegato mondo della sessualità individuale ed esplorate con lo specialista (Psicologo) nel caso creino disagio psichico.

2.
I Suoi comportamenti sessuali nel concreto:
a parte la webcam, nel Suo consulto non ci dice nulla della Sua vita sessuale concreta:
ha una persona fissa? Fa sesso occasionale? E' tuttora vergine? La Sua vita sessuale consiste in fantasie e webcam? Che altro da aggiungere?

3.
Dalle fantasie alla realtà:
se Lei però ha timore che le fantasie generino "pulsioni ingestibili" soprattutto nei confronti di minori,
se teme di incorrere nuovamente in comportamenti che giudica riprovevoli rispetto alla Sua morale,
questi sono aspetti che abbisognano sicuramente di un consulto di persona e di una diagnosi (non necessariamente sessuologica, mi riferisco al rimuginare)
se a causa di ciò vive un disagio psicologico e/o
se potrebbero creare delle situazioni potenzialmente con risvolti penali.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Dottoressa, la ringrazio per la risposta.
Mi sono reso conto solo dopo averlo pubblicato di non aver fatto alcun riferimento alle mie relazioni, flirt e quant'altro.
Ho vissuto una lunga relazione con una ragazza tre anni più piccola di me, durata all'incirca tre 4 anni, mi sono innamorato di una ragazza molto più grande di me (io ventenne lei trentenne) ma non sono stato ricambiato, ho avuto svariati flirt con ragazze ventenni e un rapporto occasionale con una ragazza conosciuta d'estate (le tipiche avventure estive).
La webcam è stato solo un fatto sporadico.
Ho visto che lei ha posto l'accento sul rimuginare.
Potrebbe trattarsi di un doc? Ricordo che non è la prima volta che mi capita.
All'età di 10/11 anni, a seguito della morte di un mio zio, sviluppai una fissa per la pulizia delle mani: avevo paura di ammalarmi attraverso i germi.
Poco dopo stavo male perché, dovendo fare la comunione, mi sentivo in colpa a causa di bestemmie solo pensante.
Tutti episodi questi che sono scomparsi da soli.
Potrebbe trattarsi di un ritorno dello stesso disturbo, stavolta declinato in altro modo?
Non ho capito bene l'ultima parte della sua risposta, soprattutto quanto ha scritto nel punto 3.
Il semplice rimuginare potrebbe tramutarsi in atteggiamenti disdicevoli? Se sì, la cosa potrebbe farmi stare molto male.