Quando preoccuparsi delle proprie fantasie sessuali?

Buonasera, vi scrivo perché ultimamente sono un po' turbatato dalla mia personalità sessuale.
Non so neanche da cominciare sinceramente.
Le stranezze sono iniziate in età adolescenziale, quando ebbi dei rapporti completi con un coetano (giusto 2 o 3 }, erano le prime esperienze e ci divertivamo COSÌ.
Poi ho iniziato ad avere rapporti con donne all'età di 17 fino ad oggi.

Allora sinceramente non sono gay perche mi farebbe senso baciare un uomo, però sono attratto dall organo sessuale maschile, sia in maniera passiva che attiva.

Inoltre durante l'autoerotismo (da solo o in chat con amiche conosciute online e che hanno fantasie simili alle mie) inizio con lo scrivere o pensare a realtà che sono molto molto spinte, e che mi vergogno anche di scrivere, ma sono tutte riconducibili nel distruggere una persona, ovvero mi eccita la violenza, gli stupri, il pissing, la zoofilia, e altro ancora, sono tutti stimoli che mi fanno raggiungere l'orgasmo.
Chiarisco che nella realtà tante di queste cose non le farei perché non mi ecciterebbe to per niente e sono contrarie ai miei principi) a meno che in accordo con un partner consenziente.
(e se mi spingo troppo con le fantasie ci resto male dopo l'orgasmo) Ho una compagna dove con lei faccio l'amore, ma non sa di queste mie sfumature, ho fatto qualche accenno ma ho capito che non mi appogerebbe.
Posso dire che il sesso con lei mi soddisfa, ma vorrei fare tante altre cose, anche con un partner del sesso opposto.


Il motivo per cui vi ho scritto e che non so se devo preoccuparmi o meno di tutto ciò, io al momento penso che per come sono fatto, che non sarà facile trovare una persona giusta per me, ne posso stare con una ragazza dalle tendenze più soft e non trasgressive come le mie.
Cioè mi accontenterei nel caso, e andrei a cercare sempre qualcosa di più spinto e non mi sembra giusto.


Se vi state iniziando a chiedere quale può essere la causa di tutto ciò, io sono cresciuto senza una madre dall' età di 9 anni perduta precocemente, ma mio padre non mi ha fatta mancare il suo affetto, e non l'ho vissuta come un trauma la sua perdita, magari se l'avessi persa ora sarebbe stato molto doloroso, ma da piccolo, gli adulti cercano di non farti capire cosa sia successo e cercano di compensare il vuoto con attenzioni e altre cose.


In una relazione ho sofferto anche di dipendenza affettiva che credo sono riuscito a superare molto faticosamente.


Vi chiedo se mi sarebbe utile affrontare un percorso di terapia con un professionista, anche se non so se avessi il coraggio di raccontare ogni mia sfaccettatura, oppure è tutto nella norma.


Saluti.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

ci dice che
"...Il motivo per cui vi ho scritto e che non so se devo preoccuparmi o meno di tutto ciò .."

Per rispondere a questo nel suo caso occorre iuna diagnosi, che online è impossibile porre.
E dunque appoggio la Sua intenzione di "..affrontare un percorso di terapia con un professionista..". Il professionista è lo Psicologo Psicoterapeuta.

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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