Problemi di gioco

Salve.
Vi scrivo mossa dalla disperazione, non so più cosa fare.
Vivo una relazione da 12 anni.
Non posso dire che sia stata una passeggiata, in questi anni abbiamo avuto parecchi problemi dovuti alla sua rabbia.
Si è sempre arrabbiato con me per i motivi più futili.
Liti che io trovo normali in una coppia, incomprensioni, si sono sempre tradotte in esplosioni di rabbia da parte sua.
Le ha sempre imputate a mez dicendomi che è colpa mia e del mio carattere, ma dovete credermi de vi dico che io ho sicuramente dei difetti, ma nulla di anomalo che non si possa sopportare.
Sono molto introspettiva e cerco costantemente di migliorare me stessa, quindi posso dire, anche alla luce dei miei rapporti con gli altri, di essere una persona equilibrata.
Premesso ciò, dopo anni di sfuriate assurde, insulti, minacce di interrompere il rapporto (premetto che all'infuori di queste liti è una persona buona e sensibile, altrimenti non ci starei da tanto tempo), ieri una svolta.
Si arrabbia con me per una questione di cui stavamo discutendo, e nel vedermi rassegnata e disponibile a capire il motivo di tanta rabbia, mi confessa di aver subito un abuso sessuale a 10 anni, da parte di un ragazzo più grande, e che ha speso 10000 euro dei suoi soldi (che ci servivano per acquistare i mobili per la casa) per alcuni capricci personali, e il resto investendoli in Bitcoin.
Mi ha detto che l'abuso lo tormenta da anni e che i soldi che ha investito, li ha investiti per recuperare quei 3000 che ha speso in capricci.
Mi ha detto che si è sentito in colpa, che è arrabbiato per i motivi che vi ho elencato, mi ha chiesto di ricominciare tutto, che non vuole più sbagliare e che ha bisogno di me.
Premetto che tutto ciò me l'ha confessato perché nonostante fossi arrabbiata gli ho detto che poteva parlare con me, gli ho fatto vedere che poteva fidarsi.
Io temo che emuli il padre, che a sua volta, tempo addietro ha investito tanti soldi senza dirlo a nessuno.
Lui l'ha sempre odiato per questo, non hanno infatti un bel rapporto.
Gli ho chiesto di andare da uno psicologo e si è già prenotato per la prossima settimana.
Adesso però, nell'essere stata comprensiva perché mi dispiaceva per lui e pensavo di doverlo aiutare, ho accumulato questa rabbia per quello che ha fatto.
Non so come comportarmi, non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.
Sono molto triste e depressa e ho timore di questo ragazzo che amo tanto e che credevo di conoscere.
Mi ha spiazzato questa cosa che ha fatto, e sto male perché non voglio raccontarlo ai miei o ad amici, sono questioni troppo delicate.
Come devo comportarmi con lui?
È il caso che esterni la mia rabbia dopo che si è aperto con me?
Cosa mi consigliate di fare?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

dodici anni sono davvero tanti per vivere in questo modo e quando Lei parla di un ragazzo che è a tratti diverso ("...all'infuori di queste liti è una persona buona e sensibile, altrimenti non ci starei da tanto tempo "), non si rende conto che sta descrivendo il tipico "ciclo della violenza", che prevede una sfuriata con insulti e maltrattamenti, cui si alternano momenti di accudimento e dolcezza, azione che serve a renderLa succube e confusa al tempo stesso.

In realtà una relazione sana non è fatta così, ma le sfuriate, gli insulti, minacce, denigrazioni ("è colpa tua", "non farlo più", "non farmi più perde le staffe", ecc...) fanno parte dei maltrattamenti.

Poiché è Lei che scrive (e non lui, che si risolverà il problema del denaro e della rabbia altrove), vorrei chiederLe come mai riveste il ruolo dell'accuditrice di quest'uomo.
I Suoi genitori e i Suoi amici che cosa ne pensano? Cosa Le dicono?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Io non racconto a nessuno di queste liti, se le racconto non entro nei dettagli. Perché non mi va di essere giudicata, o forse perché so cosa direbbero. Io penso realmente che lui sia una brava persona, ha fatto tanto per me. Gli sono sempre stata accanto perché lui ha fatto lo stesso quando ne ho avuto bisogno io, e perché i sentimenti ci sono. Mi rendo conto che queste sfuriate non fanno bene, e anche che sono una violenza, ma sono sempre rimasta perché ho creduto che non fossero dovute a me, ma per la rabbia che ha dentro di sé, per i suoi problemi personali, con una famiglia priva di comunicazione ed un padre del tutto inesistente e buono solo per dare problemi. Lunedì inizierà un percorso con una psicologa, e l'unica cosa che io spero nel mio cuore è di non essermi sbagliata fin ora, che lui possa stare finalmente bene con sé stesso e di conseguenza anche con me. Spero che questo non faccia di me un ingenua, lo spero con tutta me stessa. Perché ho investito tanti anni della mia vita e l'unica cosa che mi auguro è che una volta che avrà risolto i suoi problemi personali, possa tornare da me la persona che amo. Voi dovete credermi se vi dico che è una brava persona, non sono così folle da sopportare tanto per nulla. Mi piacerebbe solo capire se secondo voi dovremmo fare la terapia anche come coppia.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...secondo voi dovremmo fare la terapia anche come coppia."

Occorre una valutazione diretta e più accurata.
potrà essere il Collega che incontrerà il Suo ragazzo e suggerirlo, se necessaria.

Cordiali saluti,