Vergine a 23 anni. problemi di ansia
salve,
sono una ragazza di 23 anni e mi sento molto in difficoltà perché non ho mai realizzato il compimento di un rapporto sessuale completo.
Non ho mai avuto un ragazzo fisso, ma solo tante frequentazioni durate al massimo 4 uscite... In cui non mi sono mai sentita a mio agio per fare l'amore.
anni fa pensavo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato, ma non pensavo che a 23 anni sarei rimasta ancora "così".
Ho sempre desiderato coronare questo momento con una persona speciale e con cui ci fosse uno scambio reciproco sentimentale.
Ma non è ancora successo e questo desiderio si sta trasformando sempre più in un problema e un'ansia perché sento la vita che mi sta scorrendo addosso e mi sembra che più aspetto più non mi godrò la giovinezza e le esperienze che si dovrebbero avere a questa età.
non capisco, oltretutto, come sia possibile che non abbia ancora incontrato un ragazzo che si innamori di me (e viceversa).
L'unica persona con la quale sentivo questa spinta è un uomo di 35 anni, impegnato e con un figlio... con cui ho una storia a distanza da 2 anni.
in questo tempo ho frequentato altri ragazzi nella speranza di innamorarmi di un'altra persona (perché sono consapevole del fatto che l'altra situazione non è delle più ottimali nonostante il grande sentimento che provo).
Il punto focale però, è questa mia ansia che non so come giustificare, incanalare sulla mancanza di non aver ancora fatto sesso.
Tutte le mie amiche lo hanno già fatto.
Io mi ritengo una bella ragazza che non ha problemi a socializzare, forse sono abbastanza selettiva, ma non mi voglio accontentare.
Mi chiedo solo come sia possibile essere arrivati così a 23 anni e con questa ansia che mi accompagna da un sacco di tempo.
Vorrei parlare con uno sessuologo, se ha senso...
Mi potete aiutare?
grazie
sono una ragazza di 23 anni e mi sento molto in difficoltà perché non ho mai realizzato il compimento di un rapporto sessuale completo.
Non ho mai avuto un ragazzo fisso, ma solo tante frequentazioni durate al massimo 4 uscite... In cui non mi sono mai sentita a mio agio per fare l'amore.
anni fa pensavo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato, ma non pensavo che a 23 anni sarei rimasta ancora "così".
Ho sempre desiderato coronare questo momento con una persona speciale e con cui ci fosse uno scambio reciproco sentimentale.
Ma non è ancora successo e questo desiderio si sta trasformando sempre più in un problema e un'ansia perché sento la vita che mi sta scorrendo addosso e mi sembra che più aspetto più non mi godrò la giovinezza e le esperienze che si dovrebbero avere a questa età.
non capisco, oltretutto, come sia possibile che non abbia ancora incontrato un ragazzo che si innamori di me (e viceversa).
L'unica persona con la quale sentivo questa spinta è un uomo di 35 anni, impegnato e con un figlio... con cui ho una storia a distanza da 2 anni.
in questo tempo ho frequentato altri ragazzi nella speranza di innamorarmi di un'altra persona (perché sono consapevole del fatto che l'altra situazione non è delle più ottimali nonostante il grande sentimento che provo).
Il punto focale però, è questa mia ansia che non so come giustificare, incanalare sulla mancanza di non aver ancora fatto sesso.
Tutte le mie amiche lo hanno già fatto.
Io mi ritengo una bella ragazza che non ha problemi a socializzare, forse sono abbastanza selettiva, ma non mi voglio accontentare.
Mi chiedo solo come sia possibile essere arrivati così a 23 anni e con questa ansia che mi accompagna da un sacco di tempo.
Vorrei parlare con uno sessuologo, se ha senso...
Mi potete aiutare?
grazie
[#1]
Gentile utente,
"...Vorrei parlare con uno sessuologo, se ha senso... ",
può avere senso, anche se francamente ad oggi non è possibile sapere se si tratta di una problematica sessuologica oppure psicologica.
In altre parole, è un problema della mente/cuore o anche del corpo, che ad es. non manifesta eccitazione?
Solo Lei possiede (forse) la risposta.
Esplicitata questa domanda, passiamo ad esplorare altro.
Di sè dice che "..non mi sono mai sentita a mio agio per fare l'amore..". Non *per fare sesso*, MA per fare l'amore. E dunque non ha ancora incontrato l'amore, oppure non è scattato. Non scatta a comando. E più lo si rincorre, più sfugge.
In più Lei si dichiara selettiva,
ma talmente selettiva che ha una relazione a distanza con un uomo impegnato ... come la mettiamo?
L'ansia di non aver ancora fatto l'amore/fatto sesso corre il rischio di innescare un pensiero ossessivo con tale contenuto.
Cosa ci dice al riguardo?
Ritiene che sia giunto il momento di farsi aiutare di persona? E se no, come mai?
Dott. Brunialti
"...Vorrei parlare con uno sessuologo, se ha senso... ",
può avere senso, anche se francamente ad oggi non è possibile sapere se si tratta di una problematica sessuologica oppure psicologica.
In altre parole, è un problema della mente/cuore o anche del corpo, che ad es. non manifesta eccitazione?
Solo Lei possiede (forse) la risposta.
Esplicitata questa domanda, passiamo ad esplorare altro.
Di sè dice che "..non mi sono mai sentita a mio agio per fare l'amore..". Non *per fare sesso*, MA per fare l'amore. E dunque non ha ancora incontrato l'amore, oppure non è scattato. Non scatta a comando. E più lo si rincorre, più sfugge.
In più Lei si dichiara selettiva,
ma talmente selettiva che ha una relazione a distanza con un uomo impegnato ... come la mettiamo?
L'ansia di non aver ancora fatto l'amore/fatto sesso corre il rischio di innescare un pensiero ossessivo con tale contenuto.
Cosa ci dice al riguardo?
Ritiene che sia giunto il momento di farsi aiutare di persona? E se no, come mai?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Salve, grazie per la risposta.
Nessun problema di eccitazione. Quella c'è e anche in occasioni poco serie, aggiungerei.
Mi spaventa molto essere arrivata a 23 anni vergine, nonostante le molte persone che ho frequentato ma che non mi hanno mai convinta.
Forse credo non sia un problema di selezione "sulla carta" ma di veri e propri stimoli che mi trasmette una persona.
Questa persona impegnata è stata l'unica di cui mi sono davvero innamorata ed ero prontissima a farci l'amore. Ma vista la situazione di non fattibilità ho rinunciato all'idea.
Ho seguito un percorso terapeutico due anni fa (per altri problemi) e nel mentre ho anche accennato di questa relazione. la mia psicologa di allora cercava in tutti i modi di farmi capire che era una situazione sbagliata ma io mi sono molto irritata che giudicasse in malo modo il mio sentimento, perché è stato vero, ricambiato (anche se mi rendo conto difficile da credere) ma appunto, l'ho ritenuto offensivo non crederlo da parte della dottoressa. Ho continuato questa relazione proprio perché preferivo sentire dei sentimenti che continuare ad uscire con gente, magari libera, ma che non mi dava emozioni e con cui non potevo farci niente. E da questa cosa il nostro rapporto medico paziente si è fermato e non ci sono più andata perché, nemmeno nell'altro problema, riusciva ad aiutarmi più.
Ho cambiato medico e quei problemi si sono attenuati, perfortuna.
Ma questo della "verginità" lo ritengo essere un malessere a sé. una rabbia per sentirmi "indietro" rispetto alle altre mie coetanee pur ben consapevole che non si tratta di un pezzo di pane da dar via.. ma di una cosa bella da condividere, almeno la prima volta, con qualcuno che ci ama.
Non so se si possa ritenere un problema. Ma ho paura di perdere gli anni migliori del sesso.
Per ora non tornerei da una psicologa per il semplice fatto che non ho il denaro necessario e non ho voglia di scavare di nuovo affondo.
Cordialmente
Nessun problema di eccitazione. Quella c'è e anche in occasioni poco serie, aggiungerei.
Mi spaventa molto essere arrivata a 23 anni vergine, nonostante le molte persone che ho frequentato ma che non mi hanno mai convinta.
Forse credo non sia un problema di selezione "sulla carta" ma di veri e propri stimoli che mi trasmette una persona.
Questa persona impegnata è stata l'unica di cui mi sono davvero innamorata ed ero prontissima a farci l'amore. Ma vista la situazione di non fattibilità ho rinunciato all'idea.
Ho seguito un percorso terapeutico due anni fa (per altri problemi) e nel mentre ho anche accennato di questa relazione. la mia psicologa di allora cercava in tutti i modi di farmi capire che era una situazione sbagliata ma io mi sono molto irritata che giudicasse in malo modo il mio sentimento, perché è stato vero, ricambiato (anche se mi rendo conto difficile da credere) ma appunto, l'ho ritenuto offensivo non crederlo da parte della dottoressa. Ho continuato questa relazione proprio perché preferivo sentire dei sentimenti che continuare ad uscire con gente, magari libera, ma che non mi dava emozioni e con cui non potevo farci niente. E da questa cosa il nostro rapporto medico paziente si è fermato e non ci sono più andata perché, nemmeno nell'altro problema, riusciva ad aiutarmi più.
Ho cambiato medico e quei problemi si sono attenuati, perfortuna.
Ma questo della "verginità" lo ritengo essere un malessere a sé. una rabbia per sentirmi "indietro" rispetto alle altre mie coetanee pur ben consapevole che non si tratta di un pezzo di pane da dar via.. ma di una cosa bella da condividere, almeno la prima volta, con qualcuno che ci ama.
Non so se si possa ritenere un problema. Ma ho paura di perdere gli anni migliori del sesso.
Per ora non tornerei da una psicologa per il semplice fatto che non ho il denaro necessario e non ho voglia di scavare di nuovo affondo.
Cordialmente
[#3]
Gentile ragazza,
probabilmente la Sua Psicologa valutava la *situazione*, come Lei stessa dice;
non il *sentimento*. Situazione a distanza che non Le permette di crescere, oppure di creare l'occasione per affrontare la Sua difficoltà.
Ma tant'è, Lei ha chiuso la relazione terapeutica, ed è rimasta ferma in questa problematica della verginità che corre il rischio che diventi un pensiero ossessivo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
probabilmente la Sua Psicologa valutava la *situazione*, come Lei stessa dice;
non il *sentimento*. Situazione a distanza che non Le permette di crescere, oppure di creare l'occasione per affrontare la Sua difficoltà.
Ma tant'è, Lei ha chiuso la relazione terapeutica, ed è rimasta ferma in questa problematica della verginità che corre il rischio che diventi un pensiero ossessivo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.3k visite dal 11/12/2020.
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