Perché non riesco ad avere un rapporto con mia madre?
Salve dott.
Sono una ragazza di 23 anni.
Orfana di padre, suicida... Quando avevo undici anni, sono sempre cresciuta prima rispetto ai miei coetanei, in passato ho sofferto di bullismo per il mio aspetto fisico e soprattutto per il mio non avere un papà.
Tra alti e bassi mi sono costruita un mio carattere, cercando con razionalità e lucidità di scegliere le persone che volevo accanto nella mia vita, in modo che non potessero recarmi altro male.
Da 2 anni convivo con il mio attuale ragazzo una persona per bene, studioso, con la testa sulle spalle.
Il problema è mia madre il nostro rapporto non è mai stato brillante, lei sembra la figlia io la madre... In passato non mi è mai mancato l'affetto ma lei agisce di lingua biforcuta con parole che mi fanno male più degli schiaffi.
Il suo essere frustrata ed aver avuto una vita così pesante, lo proietta sulla sua famiglia.
Ogni volta che vado a casa mia, finisco con il litigarci e lei comincia a dire che è meglio se si uccide, tutte cose per initimorirmi, mi ha reso una persona insicura.
Sembra un cane arrabbiato ogni volta che le fai presente qualcosa di sbagliato o una lamentela lei sa come pugnalarti.
Non è una persona razionale sembra che la rabbia gli abbia fatto venire una sorta di sindrome di Tourette, incapace di gestire ciò che pensa, in più vive la vita davvero in modo disordinato sporco e casuale, sperpera soldi, giusto per il gusto di spendere, per accomulatrice compulsiva.
Sta crescendo mio fratello di 20, maleducato senza rispetto, da sorella ci sto male ad essere ignorata, e non fa altro che difendere gli atteggiamenti di mio fratello perché più piccolo.
(nemmeno lui ha rispetto per lei, passa più tempo con i vicini che a casa).
Ha un compagno bravissimo, ormai succube, non può esprimersi perché ha sempre insulti anche per lui.
Meno la vedo e meglio sto, come posso cercare di affrontare tutta questa sua frustrazione con distacco emotivo, senza finire in depressione io?
Sono una ragazza di 23 anni.
Orfana di padre, suicida... Quando avevo undici anni, sono sempre cresciuta prima rispetto ai miei coetanei, in passato ho sofferto di bullismo per il mio aspetto fisico e soprattutto per il mio non avere un papà.
Tra alti e bassi mi sono costruita un mio carattere, cercando con razionalità e lucidità di scegliere le persone che volevo accanto nella mia vita, in modo che non potessero recarmi altro male.
Da 2 anni convivo con il mio attuale ragazzo una persona per bene, studioso, con la testa sulle spalle.
Il problema è mia madre il nostro rapporto non è mai stato brillante, lei sembra la figlia io la madre... In passato non mi è mai mancato l'affetto ma lei agisce di lingua biforcuta con parole che mi fanno male più degli schiaffi.
Il suo essere frustrata ed aver avuto una vita così pesante, lo proietta sulla sua famiglia.
Ogni volta che vado a casa mia, finisco con il litigarci e lei comincia a dire che è meglio se si uccide, tutte cose per initimorirmi, mi ha reso una persona insicura.
Sembra un cane arrabbiato ogni volta che le fai presente qualcosa di sbagliato o una lamentela lei sa come pugnalarti.
Non è una persona razionale sembra che la rabbia gli abbia fatto venire una sorta di sindrome di Tourette, incapace di gestire ciò che pensa, in più vive la vita davvero in modo disordinato sporco e casuale, sperpera soldi, giusto per il gusto di spendere, per accomulatrice compulsiva.
Sta crescendo mio fratello di 20, maleducato senza rispetto, da sorella ci sto male ad essere ignorata, e non fa altro che difendere gli atteggiamenti di mio fratello perché più piccolo.
(nemmeno lui ha rispetto per lei, passa più tempo con i vicini che a casa).
Ha un compagno bravissimo, ormai succube, non può esprimersi perché ha sempre insulti anche per lui.
Meno la vedo e meglio sto, come posso cercare di affrontare tutta questa sua frustrazione con distacco emotivo, senza finire in depressione io?
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Salve, grazie per aver scritto.
Chiaramente sua madre ha un vissuto delicato, ha affrontato il suicidio di suo marito nonché suo padre. Questo però non impedisce a lei di prendere le dovute precauzioni. Citando le sue parole ''meno la vedo, meglio sto''. Sua madre probabilmente non è destinata per il momento a cambiare, ma lei invece può agire affinché questi eventi non la distolgano dall'equilibrio emotivo che sta creando con il suo compagno.
Cordialmente,
Chiaramente sua madre ha un vissuto delicato, ha affrontato il suicidio di suo marito nonché suo padre. Questo però non impedisce a lei di prendere le dovute precauzioni. Citando le sue parole ''meno la vedo, meglio sto''. Sua madre probabilmente non è destinata per il momento a cambiare, ma lei invece può agire affinché questi eventi non la distolgano dall'equilibrio emotivo che sta creando con il suo compagno.
Cordialmente,
Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 648 visite dal 10/12/2020.
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