Sono stata lasciata e non me ne faccio una ragione
Buongiorno,
Dopo 3 anni di relazione con un uomo più giovane di me, sono stata lasciata per l’ennesima volta davanti allo stesso bivio: lui desidera convivere ma è impossibile ai suoi occhi per la presenza dei miei bambini avuti dalla mia precedente relazione che lui adora ma non sente suoi e vede come ostacolo alla nostra libertà di coppia.
Abbiamo entrambi lasciato le nostre precedenti relazioni per viverci questo amore molto passionale e coinvolgente senza incomprensioni.
Lui ripete sempre che se fossi stata sola mi avrebbe sposata, che sono la donna della sua vita.
Ma tutto il mio contesto per lui è ingestibile, anche se i bambini sono grandicelli e passano molto tempo con il padre.
Lavoriamo insieme, quindi ogni distacco è stato poi impossibile.
Ma questa volta lo sento determinato.
Lui non vuole più stare con me e io non mi do pace, perché per me si poteva fare tutto, perché sono sicura che la nostra relazione era da pochi fortunati (anche lui la pensa così), perché sono costretta a vederlo e sentire il suo distacco mi uccide.
Abbiamo superato tante difficoltà, i suoi che non mi accettavano e invece ora mi vogliono bene, le persone che trovavano la nostra storia impossibile (io ho 13 anni più di lui ma la differenza per ora è minima perché sembro più giovane e lui più grande)... abbiamo affrontato tutto e sempre, uniti, complici, amici, confidenti, tra noi non c’erano inibizioni in nulla, viaggiavamo, ci godevamo la vita, non ci mancava nulla.
Solamente questo suo blocco, la scelta di rinunciare a me perché io avevo già fatto tutto con un altro uomo, perché questi bimbi non sono suoi, perché non se la sente di prendersi una responsabilità così grande e perché vorrebbe avere la sua donna tutta per sè.
Pensieri ciclici che non lo facevano dormire la notte, gli creavano ansie e sofferenze.
Ora è sereno, si è buttato in un nuovo progetto personale a cui sta dando tutto se stesso e si sente a posto, dice che a volte gli manco ma che è giusto così anche per me.
Questo lockdown ci sta tenendo separati da un mese, ci vediamo solo al lavoro quando i nostri turni combaciano.
È riuscito a staccarsi da me e io lo sento e soffro perché io gli avrei dato un figlio, avrei fatto tutto con lui.
Per me lui era perfetto.
Lui è molto concentrato su se stesso, figlio unico, egocentrico, capace di sganciarsi dalle relazioni senza rimpianti.
Ma è possibile questo rifiuto categorico, dov’è finito il suo cuore?
Sono passati 10 giorni.
Sto un po’ meglio perché ho sempre subito i suoi up and down ma dall’altra parte mi manca tantissimo.
Lui che mi chiamava e mi mandava decine di messaggi al giorno... ora che tutto tace mi sento persa.
Devo essere forte per i miei cuccioli, essere professionale al lavoro, ma mi sembra di non vedere la luce.
Mi sento devastata e la mia autostima è scomparsa.
Avrà mai un ripensamento?
Si renderà mai conto di quello che ha perso?
Adesso ha tolto il coperchio alla pentola a pressione che aveva in testa, ma tornerà a guardarmi con amore?
Dopo 3 anni di relazione con un uomo più giovane di me, sono stata lasciata per l’ennesima volta davanti allo stesso bivio: lui desidera convivere ma è impossibile ai suoi occhi per la presenza dei miei bambini avuti dalla mia precedente relazione che lui adora ma non sente suoi e vede come ostacolo alla nostra libertà di coppia.
Abbiamo entrambi lasciato le nostre precedenti relazioni per viverci questo amore molto passionale e coinvolgente senza incomprensioni.
Lui ripete sempre che se fossi stata sola mi avrebbe sposata, che sono la donna della sua vita.
Ma tutto il mio contesto per lui è ingestibile, anche se i bambini sono grandicelli e passano molto tempo con il padre.
Lavoriamo insieme, quindi ogni distacco è stato poi impossibile.
Ma questa volta lo sento determinato.
Lui non vuole più stare con me e io non mi do pace, perché per me si poteva fare tutto, perché sono sicura che la nostra relazione era da pochi fortunati (anche lui la pensa così), perché sono costretta a vederlo e sentire il suo distacco mi uccide.
Abbiamo superato tante difficoltà, i suoi che non mi accettavano e invece ora mi vogliono bene, le persone che trovavano la nostra storia impossibile (io ho 13 anni più di lui ma la differenza per ora è minima perché sembro più giovane e lui più grande)... abbiamo affrontato tutto e sempre, uniti, complici, amici, confidenti, tra noi non c’erano inibizioni in nulla, viaggiavamo, ci godevamo la vita, non ci mancava nulla.
Solamente questo suo blocco, la scelta di rinunciare a me perché io avevo già fatto tutto con un altro uomo, perché questi bimbi non sono suoi, perché non se la sente di prendersi una responsabilità così grande e perché vorrebbe avere la sua donna tutta per sè.
Pensieri ciclici che non lo facevano dormire la notte, gli creavano ansie e sofferenze.
Ora è sereno, si è buttato in un nuovo progetto personale a cui sta dando tutto se stesso e si sente a posto, dice che a volte gli manco ma che è giusto così anche per me.
Questo lockdown ci sta tenendo separati da un mese, ci vediamo solo al lavoro quando i nostri turni combaciano.
È riuscito a staccarsi da me e io lo sento e soffro perché io gli avrei dato un figlio, avrei fatto tutto con lui.
Per me lui era perfetto.
Lui è molto concentrato su se stesso, figlio unico, egocentrico, capace di sganciarsi dalle relazioni senza rimpianti.
Ma è possibile questo rifiuto categorico, dov’è finito il suo cuore?
Sono passati 10 giorni.
Sto un po’ meglio perché ho sempre subito i suoi up and down ma dall’altra parte mi manca tantissimo.
Lui che mi chiamava e mi mandava decine di messaggi al giorno... ora che tutto tace mi sento persa.
Devo essere forte per i miei cuccioli, essere professionale al lavoro, ma mi sembra di non vedere la luce.
Mi sento devastata e la mia autostima è scomparsa.
Avrà mai un ripensamento?
Si renderà mai conto di quello che ha perso?
Adesso ha tolto il coperchio alla pentola a pressione che aveva in testa, ma tornerà a guardarmi con amore?
[#1]
Psicologo
Salve,
Tre anni non sono pochi.
Si presume che questa persona avesse chiara la sua situazione personale già da un po’.
Tuttavia all’inizio di una relazione, tutti i problemi appaiono facilmente superabili, poiché siamo accecati da un eccesso di emozioni che ci rende poco razionali. Spesso idealizziamo l’altro che ai nostri occhi appare perfetto. Ma nessuno lo è.
Il tempo, la quotidianità, il viverci ci mette di fronte alle reali situazioni di vita.
Piuttosto che vivere nell’attesa di una sua reazione, provi a chiedersi cosa vorrebbe realmente per se stessa e per i suoi figli. Se questa persona ha sempre reagito in un certo modo, non cambierà certamente da un giorno all’altro. Anche se risulta estremamente difficile, cerchi di guardare la situazione per quella che è e non per ciò che lei vorrebbe che fosse. Ami se stessa più di ogni cosa, scelga lei, la sua felicità ed i suoi figli. Non aspetti di farsi scegliere.
Tre anni non sono pochi.
Si presume che questa persona avesse chiara la sua situazione personale già da un po’.
Tuttavia all’inizio di una relazione, tutti i problemi appaiono facilmente superabili, poiché siamo accecati da un eccesso di emozioni che ci rende poco razionali. Spesso idealizziamo l’altro che ai nostri occhi appare perfetto. Ma nessuno lo è.
Il tempo, la quotidianità, il viverci ci mette di fronte alle reali situazioni di vita.
Piuttosto che vivere nell’attesa di una sua reazione, provi a chiedersi cosa vorrebbe realmente per se stessa e per i suoi figli. Se questa persona ha sempre reagito in un certo modo, non cambierà certamente da un giorno all’altro. Anche se risulta estremamente difficile, cerchi di guardare la situazione per quella che è e non per ciò che lei vorrebbe che fosse. Ami se stessa più di ogni cosa, scelga lei, la sua felicità ed i suoi figli. Non aspetti di farsi scegliere.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 10/12/2020.
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