La mattina mi sveglio e sono molto angosciata e questo mi succede per qualsiasi piccolo
Ho davvero bisogno d'aiuto!
Gent.mi dottori sono una ragazza di 35 anni single e vivo da sola, spero che qualcuno di voi mi possa aiutare per risolvere un problema che ormai mi perseguita da anni.
Non so se riuscirò a fornire tutti gli elementi utili ed indispensabili per poter essere da voi aiutata a fare chiarezza sul mio problema.
La mattina mi sveglio e sono molto angosciata e questo mi succede per qualsiasi piccolo problemuccio che bussa alla mia porta (dalla scelta di un arredo per la casa a questioni più serie... tranne per il lavoro, in questo campo sono tranquilla pur facendo un lavoro di responsabilità).Quando poi esco di casa inizio a sentirmi meglio, vado al lavoro (fortunatamente!), cerco di concentrarmi su altro e la mia giornata finisce ma il giorno dopo è uguale. A volte, come in questo periodo, l'angoscia perdura anche durante la giornata nel senso che non passa subito, comunque tende a scomparire durante la sera quando finalmente vado a letto e la mia testa non pensa più. Sono molto indecisa e faccio fatica a prendere decisioni, dalle più banali alle più importanti, ho sempre paura di sbagliare e di pentirmi ed infatti quando scelgo continuo a ripensarci e a dirmi che forse ho fatto la scelta sbagliata. Mi sento sempre in colpa per ogni cosa. Vedo le mie amiche fidanzate e serene mentre io non ho una relazione stabile che funzioni e questo mi mette angoscia). Ho paura di rimanere sola, di non trovare nessuno ma nello stesso tempo non riesco a legarmi. Sto infatti frequantando un ragazzo a cui voglio molto bene ma non riesco ad essere serena con lui eppure ho paura di lasciarlo per poi pentirmi quando invece, forse, se mi ascoltassi sentirei che manca qualcosa per me inportante e che quindi dovrei prendere questa decisione in tranquillità ma non ce la faccio, ho troppa paura di pentirmi e mi spaventa l'idea di non sentirlo più, oltre che di farlo soffrire. Ho fatto dei tentativi da psicoterapeuti, l'ultimo ancora in corso (mi sto trovando bene) ma mi chiedevo se forse potrebbe essere necessario anche prendere dei farmaci seppure l'idea mi metta paura. Ho sentito parlare per esempio di cure omeopatiche o dell'erba di san giovanni per ansia con tendenza depressiva. In effetti sento di essere sempre negativa in merito a tante cose, è come se non fossi mai contenta. Questo stato di cose ovviamente non è costante ma si alterna a momenti in cui sono abbastanza tranquilla, ma non credo comunque che sia giusto come sto e che questi periodi "neri" si ripatano spesso anche se intervallati da momenti di serenità o quasi. Ovviamente affronterò il problema anche con la mia psicoterapeuta ma volevo avere anche qualche parere in più ed una diagnosi se possibile, almeno tendenziale, soprattutto in merito ai farmaci. Ho paura che a volte gli psichiatri diano i medicinali anche se non strettamente necessario.... ma forse mi sbaglio! GRAZIE MILLE, DAVVERO.
Gent.mi dottori sono una ragazza di 35 anni single e vivo da sola, spero che qualcuno di voi mi possa aiutare per risolvere un problema che ormai mi perseguita da anni.
Non so se riuscirò a fornire tutti gli elementi utili ed indispensabili per poter essere da voi aiutata a fare chiarezza sul mio problema.
La mattina mi sveglio e sono molto angosciata e questo mi succede per qualsiasi piccolo problemuccio che bussa alla mia porta (dalla scelta di un arredo per la casa a questioni più serie... tranne per il lavoro, in questo campo sono tranquilla pur facendo un lavoro di responsabilità).Quando poi esco di casa inizio a sentirmi meglio, vado al lavoro (fortunatamente!), cerco di concentrarmi su altro e la mia giornata finisce ma il giorno dopo è uguale. A volte, come in questo periodo, l'angoscia perdura anche durante la giornata nel senso che non passa subito, comunque tende a scomparire durante la sera quando finalmente vado a letto e la mia testa non pensa più. Sono molto indecisa e faccio fatica a prendere decisioni, dalle più banali alle più importanti, ho sempre paura di sbagliare e di pentirmi ed infatti quando scelgo continuo a ripensarci e a dirmi che forse ho fatto la scelta sbagliata. Mi sento sempre in colpa per ogni cosa. Vedo le mie amiche fidanzate e serene mentre io non ho una relazione stabile che funzioni e questo mi mette angoscia). Ho paura di rimanere sola, di non trovare nessuno ma nello stesso tempo non riesco a legarmi. Sto infatti frequantando un ragazzo a cui voglio molto bene ma non riesco ad essere serena con lui eppure ho paura di lasciarlo per poi pentirmi quando invece, forse, se mi ascoltassi sentirei che manca qualcosa per me inportante e che quindi dovrei prendere questa decisione in tranquillità ma non ce la faccio, ho troppa paura di pentirmi e mi spaventa l'idea di non sentirlo più, oltre che di farlo soffrire. Ho fatto dei tentativi da psicoterapeuti, l'ultimo ancora in corso (mi sto trovando bene) ma mi chiedevo se forse potrebbe essere necessario anche prendere dei farmaci seppure l'idea mi metta paura. Ho sentito parlare per esempio di cure omeopatiche o dell'erba di san giovanni per ansia con tendenza depressiva. In effetti sento di essere sempre negativa in merito a tante cose, è come se non fossi mai contenta. Questo stato di cose ovviamente non è costante ma si alterna a momenti in cui sono abbastanza tranquilla, ma non credo comunque che sia giusto come sto e che questi periodi "neri" si ripatano spesso anche se intervallati da momenti di serenità o quasi. Ovviamente affronterò il problema anche con la mia psicoterapeuta ma volevo avere anche qualche parere in più ed una diagnosi se possibile, almeno tendenziale, soprattutto in merito ai farmaci. Ho paura che a volte gli psichiatri diano i medicinali anche se non strettamente necessario.... ma forse mi sbaglio! GRAZIE MILLE, DAVVERO.
[#1]
gentile ragazza, il consiglio migliore che le si possa dare è quello di affidarsi al suo psicoterapeuta e discutere con lui le sue ansie e le sue paure (visto che con lui si trova bene come lei ha scritto)darle informazioni senza nemmeno conoscerla non sarebbe corretto nei confronti del collega che già sta lavorando con lei dal vivo. correremmo il rischio di confoderle le idee. Tuttavia posso consigliarle di lasciar perdere le cure omeopatiche o l'erba di san giovanni.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza, mi pare che il tema ricorrente del suo racconto sia il sentirsi bloccata: sta con un ragazzo a cui vuole bene, ma non ne è sicura; forse vorrebbe lasciarlo, ma ha paura che potrebbe pentirsene; la mattina si sente angosciata, ma poi iniziando la giornata si sente meglio; si sente spesso in colpa ed è indecisa in quasi tutto; vorrebbe consigli sui farmaci, ma pensa che gli psichiatri diano medicine anche se non strettamente necessario.
Viene da chiedersi, in queste condizioni, come abbia fatto ad arrivare "sana e salva" fino a qui!
A parte tutto, delle due l'una: o la sua attuale terapia le sta dando ciò che cerca, e quindi il suggerimento migliore sarebbe di continuare, dato che vede dei miglioramenti progressivi, oppure sta solo ricevendo un sostegno che la rassicura ma che però non risolve. Un po' come avere la boccetta dell'ansiolitico in tasca, solo per sapere d'averla in caso di bisogno.
Ma questo solo lei può dirlo.
Cordiali saluti
Viene da chiedersi, in queste condizioni, come abbia fatto ad arrivare "sana e salva" fino a qui!
A parte tutto, delle due l'una: o la sua attuale terapia le sta dando ciò che cerca, e quindi il suggerimento migliore sarebbe di continuare, dato che vede dei miglioramenti progressivi, oppure sta solo ricevendo un sostegno che la rassicura ma che però non risolve. Un po' come avere la boccetta dell'ansiolitico in tasca, solo per sapere d'averla in caso di bisogno.
Ma questo solo lei può dirlo.
Cordiali saluti
[#3]
Ex utente
Gentili psicologi,
in primo luogo grazie per la risposta tempestiva.
Brevemente mi limito a rispondere che sicuramente preseguirò il percorso che ho intrapreso con la mia pscicoterapeuta con la quale mi sto trovando bene. Difficile dire, dopo solo 4 colloqui, se vedo ad oggi miglioramenti, quello che posso dire è che mi sembra un buon inizio.
In merito al riferimento del dott. Santonocito della "boccetta dell'ansiolitico in tasca" non è certo quello che voglio: ho infatti sospeso le precedenti terapie perchè, dopo 3 mesi, non mi avevano dato frutti ma ho deciso di riprovare perchè voglio per forza stare bene. Mi sto dando un'altra possibilità.
Il dott. Santonocito si chiede poi come io abbia fatto ad arrivare "sana e salva fino a qui"... beh... sono angosciata e indecisa (non sono sempre stata così!)ma evidentemente queste problematiche non sono così invalidanti da aver paralizzato completamnete la mia vita... tra alti e bassi sono andata avanti e sono giunta sana e salva fino a qui... tuttavia sento di non stare bene come dovrei e vorrei quindi mi è sembrato opportuno riprovare ad affidarmi a qualcuno di competente per aiutarmi a fare chiarezza dentro e fuori di me.
In merito ai medicinali non so se alla mia richiesta di consulto possano accedere anche psichiatri... e mi rendo conto che, comunque, sarebbe riduttivo azzardare diagnosi o riposte solo sulla base di qualche riga.... niente... io ci ho provato... comunque ne parlerò senza dubbio in questi giorni con la mia psicoterapeuta.
Grazie ancora e buona serata.
in primo luogo grazie per la risposta tempestiva.
Brevemente mi limito a rispondere che sicuramente preseguirò il percorso che ho intrapreso con la mia pscicoterapeuta con la quale mi sto trovando bene. Difficile dire, dopo solo 4 colloqui, se vedo ad oggi miglioramenti, quello che posso dire è che mi sembra un buon inizio.
In merito al riferimento del dott. Santonocito della "boccetta dell'ansiolitico in tasca" non è certo quello che voglio: ho infatti sospeso le precedenti terapie perchè, dopo 3 mesi, non mi avevano dato frutti ma ho deciso di riprovare perchè voglio per forza stare bene. Mi sto dando un'altra possibilità.
Il dott. Santonocito si chiede poi come io abbia fatto ad arrivare "sana e salva fino a qui"... beh... sono angosciata e indecisa (non sono sempre stata così!)ma evidentemente queste problematiche non sono così invalidanti da aver paralizzato completamnete la mia vita... tra alti e bassi sono andata avanti e sono giunta sana e salva fino a qui... tuttavia sento di non stare bene come dovrei e vorrei quindi mi è sembrato opportuno riprovare ad affidarmi a qualcuno di competente per aiutarmi a fare chiarezza dentro e fuori di me.
In merito ai medicinali non so se alla mia richiesta di consulto possano accedere anche psichiatri... e mi rendo conto che, comunque, sarebbe riduttivo azzardare diagnosi o riposte solo sulla base di qualche riga.... niente... io ci ho provato... comunque ne parlerò senza dubbio in questi giorni con la mia psicoterapeuta.
Grazie ancora e buona serata.
[#4]
> ho infatti sospeso le precedenti terapie perchè, dopo 3
> mesi, non mi avevano dato frutti ma ho deciso di
> riprovare perchè voglio per forza stare bene. Mi sto
> dando un'altra possibilità.
Gentile ragazza, forse ancora non è arrivata a sentirsi esattamente come vorrebbe, però sta dimostrando un grande senso di responsabilità verso se stessa. Ha fatto benissimo a non scoraggiarsi e a darsi un'altra possibilità. E se solo 4 sedute con la sua nuova terapeuta stanno riuscendo a farle già apprezzare il percorso appena iniziato, credo che potrebbe valere la pena continuare.
Riguardo alle ipotesi, sì, ha inteso bene: sarebbe troppo difficile e azzardato farle una diagnosi senza conoscerla meglio, affidandosi solo a una breve descrizione scritta, e senza averla di fronte. Può parlarne con la sua nuova terapeuta, ma tenga presente che sapere esattamente cosa si ha, in questo campo, a volte è qualcosa che si può conoscere solo quando si è già trovata la soluzione al, non prima. Spesso è la soluzione che spiega il problema, non il contrario.
Per domande o dubbi sui farmaci può inserire un'altra richiesta in area Psichiatria, se vuole.
Cordiali saluti e molti auguri
> mesi, non mi avevano dato frutti ma ho deciso di
> riprovare perchè voglio per forza stare bene. Mi sto
> dando un'altra possibilità.
Gentile ragazza, forse ancora non è arrivata a sentirsi esattamente come vorrebbe, però sta dimostrando un grande senso di responsabilità verso se stessa. Ha fatto benissimo a non scoraggiarsi e a darsi un'altra possibilità. E se solo 4 sedute con la sua nuova terapeuta stanno riuscendo a farle già apprezzare il percorso appena iniziato, credo che potrebbe valere la pena continuare.
Riguardo alle ipotesi, sì, ha inteso bene: sarebbe troppo difficile e azzardato farle una diagnosi senza conoscerla meglio, affidandosi solo a una breve descrizione scritta, e senza averla di fronte. Può parlarne con la sua nuova terapeuta, ma tenga presente che sapere esattamente cosa si ha, in questo campo, a volte è qualcosa che si può conoscere solo quando si è già trovata la soluzione al, non prima. Spesso è la soluzione che spiega il problema, non il contrario.
Per domande o dubbi sui farmaci può inserire un'altra richiesta in area Psichiatria, se vuole.
Cordiali saluti e molti auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6k visite dal 22/04/2009.
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