Depressione dopo la morte di mia madre
buongiorno,
4 mesi fa mia madre è morta dopo una lunga malattia (tumore).
Gli ultimi mesi (in cui sapevamo che era arrivata alla fase terminale) sono stati i più duri per me.
Da quando è morta però non riesco più a riprendermi.
Non ho più voglia di fare niente, vado a lavorare in ufficio sempre in tuta, mi trascuro, non riesco neanche a pulire in casa o a prepararmi pranzo/cena, o a uscire per fare spesa.
Faccio fatica perfino a lavarmi i capelli.
A volte prendo diazepam in gocce per tranquillizzarmi, e vado da una psicologa ma con scarsi risultati.
Mi sento sempre sola, non ho nessuno che mi stia vicino in questa situazione.
Mi sembra solo di essere un peso, e di fare pena alle persone se dico come sto realmente o se chiedo loro di aiutarmi (e comunque nessuno mi dà un aiuto concreto, non vedo amici da molto tempo, alcuni a cui sono molto legata non mi hanno mai scritto né chiesto come stavo per mesi dopo la sua morte).
Chi ha avuto un'esperienza simile alla mia mi dice che ci vorrà tempo, almeno un anno, per ritornare ad avere ricordi belli e stare "bene".
Io però vedo che ogni giorno che passa sto sempre peggio.
Non ho più interesse per niente, non riesco più a fare niente, sono sola e non vedo via di uscita.
E' normale?
come posso uscirne?
grazie per l'ascolto.
4 mesi fa mia madre è morta dopo una lunga malattia (tumore).
Gli ultimi mesi (in cui sapevamo che era arrivata alla fase terminale) sono stati i più duri per me.
Da quando è morta però non riesco più a riprendermi.
Non ho più voglia di fare niente, vado a lavorare in ufficio sempre in tuta, mi trascuro, non riesco neanche a pulire in casa o a prepararmi pranzo/cena, o a uscire per fare spesa.
Faccio fatica perfino a lavarmi i capelli.
A volte prendo diazepam in gocce per tranquillizzarmi, e vado da una psicologa ma con scarsi risultati.
Mi sento sempre sola, non ho nessuno che mi stia vicino in questa situazione.
Mi sembra solo di essere un peso, e di fare pena alle persone se dico come sto realmente o se chiedo loro di aiutarmi (e comunque nessuno mi dà un aiuto concreto, non vedo amici da molto tempo, alcuni a cui sono molto legata non mi hanno mai scritto né chiesto come stavo per mesi dopo la sua morte).
Chi ha avuto un'esperienza simile alla mia mi dice che ci vorrà tempo, almeno un anno, per ritornare ad avere ricordi belli e stare "bene".
Io però vedo che ogni giorno che passa sto sempre peggio.
Non ho più interesse per niente, non riesco più a fare niente, sono sola e non vedo via di uscita.
E' normale?
come posso uscirne?
grazie per l'ascolto.
[#1]
Gentile utente,
a fronte della Sua sofferenza, che si sente, si percepisce, vorrei dire si tocca,
vado dritta al punto.
Sono trascorsi ormai quattro mesi da quando Sua madre è mancata e può immaginare quanto mi dispiaccia soprattutto per l'interessata, e anche per Lei!
I comportamenti che Lei elenca e descrive non sembrano segnalare un'evoluzione fisiologica nell'elaborazione del lutto; di ciò Lei dice: "ogni giorno che passa sto sempre peggio".
La fatica nel prendersi cura di sè e dell'ambiente, l'umore flesso, l'isolamento, possono essere letti come sintomi che richiedono presa in carico e cura.
Due indicazioni.
1. Verifichi che la Sua Psicologa sia anche Psicoterapeuta, solo così è in grado di curare una situazione che non è più solo di sostegno. Se non ha fiducia in lei perchè "..vado da una psicologa ma con scarsi risultati..." gliene parli apertamente ed eventualmente cambi professionista.
2. Non è da disdegnare neppure una visita dallo Psichiatra: assumere "..diazepam in gocce per tranquillizzarmi.." non rappresenta una terapia, forse è una auto-prescrizione? Un supporto farmacologico specifico per la situazione potrebbe aiutarLa, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .
Cosa ne pensa?
Sono forse stata troppo diretta? Lei chiedeva "ascolto"
ma, come Psicoterapeuta, l'ho considerato troppo poco ...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
a fronte della Sua sofferenza, che si sente, si percepisce, vorrei dire si tocca,
vado dritta al punto.
Sono trascorsi ormai quattro mesi da quando Sua madre è mancata e può immaginare quanto mi dispiaccia soprattutto per l'interessata, e anche per Lei!
I comportamenti che Lei elenca e descrive non sembrano segnalare un'evoluzione fisiologica nell'elaborazione del lutto; di ciò Lei dice: "ogni giorno che passa sto sempre peggio".
La fatica nel prendersi cura di sè e dell'ambiente, l'umore flesso, l'isolamento, possono essere letti come sintomi che richiedono presa in carico e cura.
Due indicazioni.
1. Verifichi che la Sua Psicologa sia anche Psicoterapeuta, solo così è in grado di curare una situazione che non è più solo di sostegno. Se non ha fiducia in lei perchè "..vado da una psicologa ma con scarsi risultati..." gliene parli apertamente ed eventualmente cambi professionista.
2. Non è da disdegnare neppure una visita dallo Psichiatra: assumere "..diazepam in gocce per tranquillizzarmi.." non rappresenta una terapia, forse è una auto-prescrizione? Un supporto farmacologico specifico per la situazione potrebbe aiutarLa, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .
Cosa ne pensa?
Sono forse stata troppo diretta? Lei chiedeva "ascolto"
ma, come Psicoterapeuta, l'ho considerato troppo poco ...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
grazie per la risposta veloce;
1) non so se sia anche psicoterapeuta, verificherò... ad oggi purtroppo mi sembra che nessuno mi possa aiutare, non solo la psicologa (nel senso che non è colpa sua)
2) il diazepam me lo ha prescritto il mio medico di base.
In questi mesi ho passato periodi in cui stavo "meglio", o comunque riuscivo a svagarmi; ora, complice anche il lockdown dovuto al covid, mi sento sempre più sola con addosso il peso di tutto.
1) non so se sia anche psicoterapeuta, verificherò... ad oggi purtroppo mi sembra che nessuno mi possa aiutare, non solo la psicologa (nel senso che non è colpa sua)
2) il diazepam me lo ha prescritto il mio medico di base.
In questi mesi ho passato periodi in cui stavo "meglio", o comunque riuscivo a svagarmi; ora, complice anche il lockdown dovuto al covid, mi sento sempre più sola con addosso il peso di tutto.
[#3]
La chiusura sociale non aiuta certamente,
e nemmeno l'evento Covid planetario che stiamo vivendo e patendo.
La percezione che nessuno La aiuti/sia in grado di aiutarLa può fare parte della Sua situazione interiore. In ogni caso chieda esplicitamente un maggiore aiuto alla Sua Psicologa.
Lo Psichiatra potrebbe tarare forse meglio i farmaci:
è ansia o depressione la Sua? Noi online non siamo in grado di fare diagnosi, ma in ogni caso i farmaci possono non essere gli stessi nelle due situazioni.
Le faccio molti auguri.
Si prenda cura di sè.
Chieda e accetti l'aiuto, grande o minuscolo che esso sia.
In fondo al tunnel si stende il prato.
Dott. Brunialti
e nemmeno l'evento Covid planetario che stiamo vivendo e patendo.
La percezione che nessuno La aiuti/sia in grado di aiutarLa può fare parte della Sua situazione interiore. In ogni caso chieda esplicitamente un maggiore aiuto alla Sua Psicologa.
Lo Psichiatra potrebbe tarare forse meglio i farmaci:
è ansia o depressione la Sua? Noi online non siamo in grado di fare diagnosi, ma in ogni caso i farmaci possono non essere gli stessi nelle due situazioni.
Le faccio molti auguri.
Si prenda cura di sè.
Chieda e accetti l'aiuto, grande o minuscolo che esso sia.
In fondo al tunnel si stende il prato.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.8k visite dal 05/12/2020.
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