Mancato rapporto con la madre
Buonasera, sono una donna di 41anni felicemente sposata e mamma di due bambini.
Non ho più rapporti con mia madre perché così ha deciso lei... smettendo, senza darmi spiegazioni, di rispondere alle mie telefonate.
Facendomi sapere, tramite mia zia, di non doverla più cercare perché in seguito alla separazione da mio padre, io ho aiutato mio padre; rimasto sono lo aiuto preparandogli pranzo e cena, stirandogli i panni, lo accompagno dal medico.
Premesso che ho offerto aiuto anche a lei... ma lei è sempre stata molto schiva... mi diceva spesso bugie... ad esempio diceva di essere in un luogo ed invece era altrove... e io non ho mai creato problemi.
Le proibivo solo di parlare male di mio padre, dicendole che, allo stesso modo, non avrei permesso a nessuno di parlarmi male di lei... quello che mi fa male adesso è: come può mia madre andare avanti senza nemmeno sapere se sto bene o male?
Senza nemmeno sapere come stanno i suoi nipoti?
Aggiungo che non è la prima volta che decide di "abbandonarmi" lo fece 5anni fa... e dopo due anni si ripresentò, chiedendomi "ti manco?
".
Adesso non mi manca... ma il fatto che lei sia così mi fa stare male... come faccio a non farmi "ferire" da lei?
Tutte le volte che si parla di lei io sto male: divento nervosa, triste, piango, provo rabbia... come posso reagire "bene" a questa storia?
Aggiungo un'ultima cosa: io non la cerco perché lei... in un modo o in un altro mi ha fatto sempre del male; dicendomi che non sono abbastanza bella, non sono abbastanza curata, che non ho educato bene i miei figli, sono fuori di testa perché ho deciso di licenziarmi per seguire i miei figli, che vivo in un mondo che non esiste, che siamo magri perché non cucino... ovviamente non riscontro veridicità in nessuna di queste cose..
E non la cerco anche perché non sentirmi più dire queste cose mi fa bene... ma vorrei smettere di soffrire pensando a lei e sentendola nominare.
Grazie anticipatamente
Non ho più rapporti con mia madre perché così ha deciso lei... smettendo, senza darmi spiegazioni, di rispondere alle mie telefonate.
Facendomi sapere, tramite mia zia, di non doverla più cercare perché in seguito alla separazione da mio padre, io ho aiutato mio padre; rimasto sono lo aiuto preparandogli pranzo e cena, stirandogli i panni, lo accompagno dal medico.
Premesso che ho offerto aiuto anche a lei... ma lei è sempre stata molto schiva... mi diceva spesso bugie... ad esempio diceva di essere in un luogo ed invece era altrove... e io non ho mai creato problemi.
Le proibivo solo di parlare male di mio padre, dicendole che, allo stesso modo, non avrei permesso a nessuno di parlarmi male di lei... quello che mi fa male adesso è: come può mia madre andare avanti senza nemmeno sapere se sto bene o male?
Senza nemmeno sapere come stanno i suoi nipoti?
Aggiungo che non è la prima volta che decide di "abbandonarmi" lo fece 5anni fa... e dopo due anni si ripresentò, chiedendomi "ti manco?
".
Adesso non mi manca... ma il fatto che lei sia così mi fa stare male... come faccio a non farmi "ferire" da lei?
Tutte le volte che si parla di lei io sto male: divento nervosa, triste, piango, provo rabbia... come posso reagire "bene" a questa storia?
Aggiungo un'ultima cosa: io non la cerco perché lei... in un modo o in un altro mi ha fatto sempre del male; dicendomi che non sono abbastanza bella, non sono abbastanza curata, che non ho educato bene i miei figli, sono fuori di testa perché ho deciso di licenziarmi per seguire i miei figli, che vivo in un mondo che non esiste, che siamo magri perché non cucino... ovviamente non riscontro veridicità in nessuna di queste cose..
E non la cerco anche perché non sentirmi più dire queste cose mi fa bene... ma vorrei smettere di soffrire pensando a lei e sentendola nominare.
Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile utente,
devo confessarle che ho letto molte volte il suo consulto e ci ho messo tempo per decidermi a risponderle, ho fatto passare molti giorni.
La storia che ci racconta è molto dolorosa e molto complessa, non sono in grado di darle una risposta pienamente soddisfacente perché servirebbe molto più tempo e uno spazio diverso da questo per ascoltare più profondamente della vostra relazione madre-figlia, come si è costruita e come si è evoluta negli anni. Credo che la conflittualità e la presa di distanza attuale decisa da sua madre sia qualcosa che ha radici molto lontane.
"in un modo o in un altro mi ha fatto sempre del male; dicendomi che non sono abbastanza bella, non sono abbastanza curata, che non ho educato bene i miei figli, sono fuori di testa perché ho deciso di licenziarmi per seguire i miei figli, che vivo in un mondo che non esiste, che siamo magri perché non cucino"
Mi sembra che lei porta addosso delle ferite molto profonde, ma mi sembra anche di capire che l'amore può essere molto più forte.
Leggo che lei è mamma a tempo pieno e moglie felice, questo già mi sembra un grande riscatto e un bellissimo capovolgimento di quel che lei ha vissuto. Non è poco e soprattutto non è scontato.
Non riesco a risponderle sul cosa dovrebbe fare per non soffrire più, è inevitabile, siamo esseri umani e non siamo indifferenti a ciò che viviamo, ma se lo ritiene opportuno valuti la possibilità di iniziare un percorso di sostegno psicologico. Potrebbe sicuramente aiutarla a gestire questa separazione forzata da sua mamma e non solo..
Non so se può verosimilmente descrivere sua madre, ma le lascio qualcosa che può aiutarla a riflettere: la favola della rana e dello scorpione. Se non la conosce la cerchi su internet.
Le auguro il meglio
Grazie per averci scritto
Un caro saluto
devo confessarle che ho letto molte volte il suo consulto e ci ho messo tempo per decidermi a risponderle, ho fatto passare molti giorni.
La storia che ci racconta è molto dolorosa e molto complessa, non sono in grado di darle una risposta pienamente soddisfacente perché servirebbe molto più tempo e uno spazio diverso da questo per ascoltare più profondamente della vostra relazione madre-figlia, come si è costruita e come si è evoluta negli anni. Credo che la conflittualità e la presa di distanza attuale decisa da sua madre sia qualcosa che ha radici molto lontane.
"in un modo o in un altro mi ha fatto sempre del male; dicendomi che non sono abbastanza bella, non sono abbastanza curata, che non ho educato bene i miei figli, sono fuori di testa perché ho deciso di licenziarmi per seguire i miei figli, che vivo in un mondo che non esiste, che siamo magri perché non cucino"
Mi sembra che lei porta addosso delle ferite molto profonde, ma mi sembra anche di capire che l'amore può essere molto più forte.
Leggo che lei è mamma a tempo pieno e moglie felice, questo già mi sembra un grande riscatto e un bellissimo capovolgimento di quel che lei ha vissuto. Non è poco e soprattutto non è scontato.
Non riesco a risponderle sul cosa dovrebbe fare per non soffrire più, è inevitabile, siamo esseri umani e non siamo indifferenti a ciò che viviamo, ma se lo ritiene opportuno valuti la possibilità di iniziare un percorso di sostegno psicologico. Potrebbe sicuramente aiutarla a gestire questa separazione forzata da sua mamma e non solo..
Non so se può verosimilmente descrivere sua madre, ma le lascio qualcosa che può aiutarla a riflettere: la favola della rana e dello scorpione. Se non la conosce la cerchi su internet.
Le auguro il meglio
Grazie per averci scritto
Un caro saluto
Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108
[#2]
Utente
Buongiorno Dottoressa, innanzitutto la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato... ho letto più volte le sue parole.. credo che le rileggerò ancora.. ho letto la favola... si... credo che ci sia una giusta chiave di lettura... "la sua natura"... ho cercato di farmi entrare in testa e nel cuore questo suo concetto.. per cancellare da me la sensazione di essere sbagliata... e continuerò a farlo..
Le confesso una grande paura che ho "diventare un giorno come mia madre, abbandonare i miei figli" ... ci penso ... ma anche in questo ho trovato risposta nella favola: la natura! Non credo questa sia la mia natura.. la mia famiglia è per me al primo posto..
Dottoressa, io la ringrazio ancora.. tanto! Le auguro buon fine settimana e buone feste!
Le confesso una grande paura che ho "diventare un giorno come mia madre, abbandonare i miei figli" ... ci penso ... ma anche in questo ho trovato risposta nella favola: la natura! Non credo questa sia la mia natura.. la mia famiglia è per me al primo posto..
Dottoressa, io la ringrazio ancora.. tanto! Le auguro buon fine settimana e buone feste!
[#3]
Sono felice di esserle stata un pochino utile.
Provo ad usare ancora la metafora della rana e lo scorpione per farle guardare anche un altro aspetto importante: anche lo scorpione, come la rana, soffre e poi annega. "La sua natura" non gli permette di proteggersi dal dolore, ma è l'unico modo di relazionarsi che ha e che conosce. E se stare insieme a qualcuno la porta a soffrire e far soffrire, forse l'unico modo che ha di stare in vita è stare lontano, tenersi a distanza. Così può salvare sé stessa e gli altri, a cui tiene e che ama. E' l'unico modo che ha per proteggere e proteggersi, questo però non evita la sofferenza
La "natura" dello scorpione non ha a che fare con il suo dna e la sua genetica, ma con la sua storia personale.
Quando le dicevo che la conflittualità tra lei e sua madre ha radici lontane, mi stavo chiedendo che storia familiare avesse avuto sua madre. Che madre ha avuto e che figlia è stata? Forse potrebbe capire altre cose guardando al passato.
Io non penso proprio che lei sia sbagliata, ma sicuramente è diversa da sua madre e penso che al dolore abbia risposto con l'amore. Ha messo al primo posto la sua famiglia e sta provando a scrivere una storia diversa per i suoi figli. Le ripeto, non è assolutamente scontato che le cose siano andate così.
Penso che la sua felicità (esordisce scrivendo "sono una donna felicemente sposata e mamma di due bambini") sia stata tenacemente costruita con grandi sforzi, se ne riconosca il merito!
Le auguro buon fine settimana e buona vita
Un caro saluto
Provo ad usare ancora la metafora della rana e lo scorpione per farle guardare anche un altro aspetto importante: anche lo scorpione, come la rana, soffre e poi annega. "La sua natura" non gli permette di proteggersi dal dolore, ma è l'unico modo di relazionarsi che ha e che conosce. E se stare insieme a qualcuno la porta a soffrire e far soffrire, forse l'unico modo che ha di stare in vita è stare lontano, tenersi a distanza. Così può salvare sé stessa e gli altri, a cui tiene e che ama. E' l'unico modo che ha per proteggere e proteggersi, questo però non evita la sofferenza
La "natura" dello scorpione non ha a che fare con il suo dna e la sua genetica, ma con la sua storia personale.
Quando le dicevo che la conflittualità tra lei e sua madre ha radici lontane, mi stavo chiedendo che storia familiare avesse avuto sua madre. Che madre ha avuto e che figlia è stata? Forse potrebbe capire altre cose guardando al passato.
Io non penso proprio che lei sia sbagliata, ma sicuramente è diversa da sua madre e penso che al dolore abbia risposto con l'amore. Ha messo al primo posto la sua famiglia e sta provando a scrivere una storia diversa per i suoi figli. Le ripeto, non è assolutamente scontato che le cose siano andate così.
Penso che la sua felicità (esordisce scrivendo "sono una donna felicemente sposata e mamma di due bambini") sia stata tenacemente costruita con grandi sforzi, se ne riconosca il merito!
Le auguro buon fine settimana e buona vita
Un caro saluto
[#4]
Utente
Cara Dottoressa, mi ha fatto commuovere...
Per darle conferma del suo pensiero.. le dico brevemente la storia di mia madre: due genitori (cioè i miei nonni) allontanati da mia madre (per futili motivi) quando io avevo 9 anni e mai più visti... ha 6 fratelli e ne frequenta solo uno...
Siamo 3 figli... io ho due fratelli maschi, col maggiore rapporto zero, col piu piccolo poco e niente...
Ho lottato tanto per non essere allontanata pure io, ma sto capendo.. (finalmente!) che il tutto non è dipeso da me..
E in questa seconda risposta mi ha insegnato un'altra cosa importante: proteggermi dal dolore... la distanza... per salvare me e di riflesso la mia famiglia... pensavo che proprio questa distanza fosse una cosa brutta... e invece!
Grazie ancora... lei per me è stata importante... ha usato delle parole proprio adatte a me!
Grazie ... le mando un caro abbraccio!
Per darle conferma del suo pensiero.. le dico brevemente la storia di mia madre: due genitori (cioè i miei nonni) allontanati da mia madre (per futili motivi) quando io avevo 9 anni e mai più visti... ha 6 fratelli e ne frequenta solo uno...
Siamo 3 figli... io ho due fratelli maschi, col maggiore rapporto zero, col piu piccolo poco e niente...
Ho lottato tanto per non essere allontanata pure io, ma sto capendo.. (finalmente!) che il tutto non è dipeso da me..
E in questa seconda risposta mi ha insegnato un'altra cosa importante: proteggermi dal dolore... la distanza... per salvare me e di riflesso la mia famiglia... pensavo che proprio questa distanza fosse una cosa brutta... e invece!
Grazie ancora... lei per me è stata importante... ha usato delle parole proprio adatte a me!
Grazie ... le mando un caro abbraccio!
[#5]
Credo che ha una grande capacità di vedere e riconoscere e sicuramente tante risorse a disposizione per gestire il suo dolore e affrontare la vita con coraggio.
La sua storia familiare è molto complessa, penso che un percorso di psicoterapia potrebbe farle molto bene per ritrovare serenità, faccia le sue valutazioni ma lo tenga a mente.
Ancora grazie per averci scritto
Le auguro il meglio e la abbraccio
La sua storia familiare è molto complessa, penso che un percorso di psicoterapia potrebbe farle molto bene per ritrovare serenità, faccia le sue valutazioni ma lo tenga a mente.
Ancora grazie per averci scritto
Le auguro il meglio e la abbraccio
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 02/12/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.