Problema sessuale grave: desiderio azzerato, stress e ansia da prestazione elevate
Buonasera,
la questione è piuttosto lunga, dolorosa e complessa, ma proverò ad essere sintetico.
Parto dal problema: a soli 32 anni, non sono più in grado di avere rapporti sessuali né stati di forte eccitazione verso una donna.
Fin da adolescente, NON ho MAI avuto alcun tipo di problema.
Sono sempre stato di carattere "aperto", lavoro nell'ambito del marketing, ho sempre praticato pugilato e Muay Thai.
Nel 2017 ho inizio ad uscire sotto forma di amicizia con una ragazza.
Dopo circa 7 mesi, lei mi manifesta l'interesse di voler andare oltre all'amicizia.
In un primo momento rifiuto la cosa.
Fisicamente provavo un'attrazione molto forte, ma caratterialmente la vedevo poco ideale al mio stile di vita, ormai ben consolidato.
Lei insiste e dopo poche settimane scatta il primo bacio.
Alcune sere dopo, andiamo oltre con i preliminari.
Lei cambia totalmente: odia il sesso orale (lo vede come sottomissione), mi nega i baci sul seno, sul collo e anche l'inserimento di dita all'interno della vagina.
La cosa peggiora quando distendendomi sopra di lei per abbracciarla vengo spinto con forza contro il vetro della macchina.
Resto allibito.
Mi viene risposto "mi sentivo soffocata, non mi piace".
Chiedo scusa, la serata si conclude con una mancata eiaculazione e qualche perplessità.
Rifletto se chiudere lì il rapporto con lei, ma l'attrazione fisica ed un legame che comunque si era venuto a creare nel corso dei mesi, mi spingono a far finta che non sia successo niente e andare avanti.
Le volte seguenti, stessi problemi con l'aggiunta dell'obbligo del preservativo per il rapporto sessuale.
Purtroppo quello è sempre stato un mio limite non avendolo mai usato.
Tutte quelle negazioni, più questa "sgradita" sorpresa, iniziano a crearmi qualche cedimento sulle mie sicurezze.
Comincio ad avere qualche problema di erezione/eccitazione e convinzione in me stesso che cala vertiginosamente.
A quel punto, espongo i miei dubbi e lei con molto disappunto mi propone di effettuare analisi del sangue per avere un rapporto sessuale senza preservativo.
Faccio le analisi complete con tanto di test del testosterone (comincinavo a credere di avere io un problema fisico), risulta tutto PERFETTO.
Anzi, il testorone pure molto elevato come valore.
A quel punto, proviamo senza il preservativo ma lei dopo pochi minuti, mi fa uscire con rabbia urlando.
Entro in un dramma.
Le volte successive, la mia eccitazione è a 0, inizio ad avere ansia e paura.
Ci lasciamo.
Lei mi chiede di riprovarci.
Restiamo insieme altri 12 mesi senza riuscire più ad avere rapporti sessuali soddisfacenti.
Arrivato allo stremo psicologico trovo la forza di lasciarla.
Esco da quella relazione a pezzi psicologicamente.
Oggi ho ansia a lavoro, nello sport il mio maestro non mi riconosce più, ma soprattutto sono totalmente bloccato sessualmente anche con altre donne.
Andai anche da uno psicologo "strategia breve" prima di lasciarci.
Mi ha pure peggiorato la situazione.
Aiutatemi...
la questione è piuttosto lunga, dolorosa e complessa, ma proverò ad essere sintetico.
Parto dal problema: a soli 32 anni, non sono più in grado di avere rapporti sessuali né stati di forte eccitazione verso una donna.
Fin da adolescente, NON ho MAI avuto alcun tipo di problema.
Sono sempre stato di carattere "aperto", lavoro nell'ambito del marketing, ho sempre praticato pugilato e Muay Thai.
Nel 2017 ho inizio ad uscire sotto forma di amicizia con una ragazza.
Dopo circa 7 mesi, lei mi manifesta l'interesse di voler andare oltre all'amicizia.
In un primo momento rifiuto la cosa.
Fisicamente provavo un'attrazione molto forte, ma caratterialmente la vedevo poco ideale al mio stile di vita, ormai ben consolidato.
Lei insiste e dopo poche settimane scatta il primo bacio.
Alcune sere dopo, andiamo oltre con i preliminari.
Lei cambia totalmente: odia il sesso orale (lo vede come sottomissione), mi nega i baci sul seno, sul collo e anche l'inserimento di dita all'interno della vagina.
La cosa peggiora quando distendendomi sopra di lei per abbracciarla vengo spinto con forza contro il vetro della macchina.
Resto allibito.
Mi viene risposto "mi sentivo soffocata, non mi piace".
Chiedo scusa, la serata si conclude con una mancata eiaculazione e qualche perplessità.
Rifletto se chiudere lì il rapporto con lei, ma l'attrazione fisica ed un legame che comunque si era venuto a creare nel corso dei mesi, mi spingono a far finta che non sia successo niente e andare avanti.
Le volte seguenti, stessi problemi con l'aggiunta dell'obbligo del preservativo per il rapporto sessuale.
Purtroppo quello è sempre stato un mio limite non avendolo mai usato.
Tutte quelle negazioni, più questa "sgradita" sorpresa, iniziano a crearmi qualche cedimento sulle mie sicurezze.
Comincio ad avere qualche problema di erezione/eccitazione e convinzione in me stesso che cala vertiginosamente.
A quel punto, espongo i miei dubbi e lei con molto disappunto mi propone di effettuare analisi del sangue per avere un rapporto sessuale senza preservativo.
Faccio le analisi complete con tanto di test del testosterone (comincinavo a credere di avere io un problema fisico), risulta tutto PERFETTO.
Anzi, il testorone pure molto elevato come valore.
A quel punto, proviamo senza il preservativo ma lei dopo pochi minuti, mi fa uscire con rabbia urlando.
Entro in un dramma.
Le volte successive, la mia eccitazione è a 0, inizio ad avere ansia e paura.
Ci lasciamo.
Lei mi chiede di riprovarci.
Restiamo insieme altri 12 mesi senza riuscire più ad avere rapporti sessuali soddisfacenti.
Arrivato allo stremo psicologico trovo la forza di lasciarla.
Esco da quella relazione a pezzi psicologicamente.
Oggi ho ansia a lavoro, nello sport il mio maestro non mi riconosce più, ma soprattutto sono totalmente bloccato sessualmente anche con altre donne.
Andai anche da uno psicologo "strategia breve" prima di lasciarci.
Mi ha pure peggiorato la situazione.
Aiutatemi...
[#1]
Gentile utente,
una serie di rifiuti inattesi, accompagnati da urla e violenza, possono determinare un blocco momentaneo della libido; però appare alquanto insolito che i vostri incontri siano andati avanti per più di un anno, in una tortura continua della sfera erotica, e senza che si sia creato un attaccamento che giustifichi il vostro rimanere insieme.
Mi sembra triste che si sia trovato male con il terapeuta strategico, al punto da considerare il suo intervento addirittura peggiorativo. Spero ne abbiate parlato. Lei capisce che un sintomo che non guarisce con i mezzi usuali rimanda a cause più complesse.
Nella città da cui ci scrive c'è un bravo terapeuta, le cui iniziali sono A. A. Glielo cito perché non vorrei fosse lo stesso da cui si è già recato; in caso contrario, mi scriva e le darò il nome per intero.
Rimango però dell'idea che in ogni caso con il suo psicologo andrebbero approfondite le ragioni per cui lei sente che è peggiorato.
Le faccio tanti auguri; ci tenga al corrente.
una serie di rifiuti inattesi, accompagnati da urla e violenza, possono determinare un blocco momentaneo della libido; però appare alquanto insolito che i vostri incontri siano andati avanti per più di un anno, in una tortura continua della sfera erotica, e senza che si sia creato un attaccamento che giustifichi il vostro rimanere insieme.
Mi sembra triste che si sia trovato male con il terapeuta strategico, al punto da considerare il suo intervento addirittura peggiorativo. Spero ne abbiate parlato. Lei capisce che un sintomo che non guarisce con i mezzi usuali rimanda a cause più complesse.
Nella città da cui ci scrive c'è un bravo terapeuta, le cui iniziali sono A. A. Glielo cito perché non vorrei fosse lo stesso da cui si è già recato; in caso contrario, mi scriva e le darò il nome per intero.
Rimango però dell'idea che in ogni caso con il suo psicologo andrebbero approfondite le ragioni per cui lei sente che è peggiorato.
Le faccio tanti auguri; ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buonasera Dott.ssa Potenza, la ringrazio intanto per la sua risposta.
Lo psicologo a cui mi sono rivolto ne segnalo la sua inefficacia per un motivo molto semplice: ad ogni seduta, spiegavo la mia condizione, evidenziando la paura, lo stress, il blocco psicologico nella sfera sessuale.
Ogni volta il suo consiglio era sempre lo stesso. Riprovaci. Ti va male stasera? Riprova domani. Affronta la paura e la supererai.
Risultato? Ad ogni fallimento nella "prestazione sessuale" avvertivo un peggioramento della mia condizione mentale: insonnia, stress, ansia elevata e insicurezza.
Sono arrivato al punto che come la mia ex ragazza mi sfiorava, ravvisavo un blocco mentale "totale", iniziavano le peggio situazioni (mi scappava la pipì, mi prendeva sonno, mi irrigidivo), come se il mio corpo/mente "rifiutassero" quella determinata situazione. Non sto scherzando, anche se sembra surreale ciò che scrivo.
Alla fine, quando ci siamo inevitabilmente lasciati il dottore mi ha detto: "Il problema era lei. Non hai più bisogno di me a questo punto. Tutto risolto. Ciao e grazie".
Detto questo, non è sicuramente quello con le iniziali da lei inserite, per cui, mi farebbe davvero piacere provare a sentire questo professionista (nonostante la mia fiducia in questa figura sia andata un po' persa).
Per rispondere invece all'altra parte del suo commento...beh, a distanza ormai di 12 mesi, non mi sono ancora dato una risposta precisa, su come sia stato possibile far durare quasi un anno e mezzo una relazione di questo tipo.
O meglio in parte una spiegazione ci sarebbe anche.
Per mancanza di spazio, nel precedente post ho dovuto tagliare parte della spiegazione.
In quei 6/7 mesi di "amicizia" fondamentalmente il rapporto era buono, uscivamo volentieri e inevitabilmente si era creata una sorta di "legame" il quale nei primi momenti bui mi ha fatto propendere per non mollare e tentare di andare avanti.
Successivamente invece, parlando con lei e vedendo i suoi atteggiamenti fuori dal comune avevo intuito che fosse un po' problematica come persone e mi ero messo in testa di "aiutarla".
Direi che non è stata una grande idea, visto che non solo non ha superato i suoi di problemi, ma ci sono entrato pure io dentro.
Ad oggi ho acquisito paure ed insicurezze. Faccio difficoltà a parlare in pubblico (per lavoro, è una cosa che ho sempre fatto in maniera disinvolta da 10 anni), mi prendono gli stessi sintomi di quando stavo con lei, ansia, peso sullo stomaco, improvvisa sonnolenza, sudorazione.
Nel mio sport uguale, ho perso carattere, e vado in "blocco mentale" non riuscendo più a gestire le situazioni. Sto infatti pensando di non ricominciare ad allenarmi terminato il periodo Covid.
Direi che non si tratta di una condizione momentanea.
Anche lato sessuale, non mi sono più ripreso, facendo una figura pessima, con un'altra donna.
Sono ormai terrorizzato anche al solo pensiero di dovermi approcciare con una nuova ragazza.
Posto il fatto che online in questo modo sia difficoltoso fare diagnosi/soluzioni, le chiedo: cosa può essere successo? È superabile questa condizione?
Grazie
Lo psicologo a cui mi sono rivolto ne segnalo la sua inefficacia per un motivo molto semplice: ad ogni seduta, spiegavo la mia condizione, evidenziando la paura, lo stress, il blocco psicologico nella sfera sessuale.
Ogni volta il suo consiglio era sempre lo stesso. Riprovaci. Ti va male stasera? Riprova domani. Affronta la paura e la supererai.
Risultato? Ad ogni fallimento nella "prestazione sessuale" avvertivo un peggioramento della mia condizione mentale: insonnia, stress, ansia elevata e insicurezza.
Sono arrivato al punto che come la mia ex ragazza mi sfiorava, ravvisavo un blocco mentale "totale", iniziavano le peggio situazioni (mi scappava la pipì, mi prendeva sonno, mi irrigidivo), come se il mio corpo/mente "rifiutassero" quella determinata situazione. Non sto scherzando, anche se sembra surreale ciò che scrivo.
Alla fine, quando ci siamo inevitabilmente lasciati il dottore mi ha detto: "Il problema era lei. Non hai più bisogno di me a questo punto. Tutto risolto. Ciao e grazie".
Detto questo, non è sicuramente quello con le iniziali da lei inserite, per cui, mi farebbe davvero piacere provare a sentire questo professionista (nonostante la mia fiducia in questa figura sia andata un po' persa).
Per rispondere invece all'altra parte del suo commento...beh, a distanza ormai di 12 mesi, non mi sono ancora dato una risposta precisa, su come sia stato possibile far durare quasi un anno e mezzo una relazione di questo tipo.
O meglio in parte una spiegazione ci sarebbe anche.
Per mancanza di spazio, nel precedente post ho dovuto tagliare parte della spiegazione.
In quei 6/7 mesi di "amicizia" fondamentalmente il rapporto era buono, uscivamo volentieri e inevitabilmente si era creata una sorta di "legame" il quale nei primi momenti bui mi ha fatto propendere per non mollare e tentare di andare avanti.
Successivamente invece, parlando con lei e vedendo i suoi atteggiamenti fuori dal comune avevo intuito che fosse un po' problematica come persone e mi ero messo in testa di "aiutarla".
Direi che non è stata una grande idea, visto che non solo non ha superato i suoi di problemi, ma ci sono entrato pure io dentro.
Ad oggi ho acquisito paure ed insicurezze. Faccio difficoltà a parlare in pubblico (per lavoro, è una cosa che ho sempre fatto in maniera disinvolta da 10 anni), mi prendono gli stessi sintomi di quando stavo con lei, ansia, peso sullo stomaco, improvvisa sonnolenza, sudorazione.
Nel mio sport uguale, ho perso carattere, e vado in "blocco mentale" non riuscendo più a gestire le situazioni. Sto infatti pensando di non ricominciare ad allenarmi terminato il periodo Covid.
Direi che non si tratta di una condizione momentanea.
Anche lato sessuale, non mi sono più ripreso, facendo una figura pessima, con un'altra donna.
Sono ormai terrorizzato anche al solo pensiero di dovermi approcciare con una nuova ragazza.
Posto il fatto che online in questo modo sia difficoltoso fare diagnosi/soluzioni, le chiedo: cosa può essere successo? È superabile questa condizione?
Grazie
[#3]
Gentile utente,
online non solo è difficile fare diagnosi; peggio ancora, è imprudente. Si tratterebbe di lanciare ipotesi in un contesto -quello della pagina stampata- inidoneo a garantire la serenità del paziente, la sua piena comprensione delle parole del professionista e delle risposte ai suoi eventuali dubbi.
Lei ha già dovuto subire l'esperienza di un'incomprensione con un curante, il cui comportamento sembra, a quel che ci scrive, veramente fuori dai canoni.
Per questo le chiedo di verificare sull'albo degli psicologi della sua Regione se il suo ex psicologo è regolarmente registrato nell'albo A, e se per caso risulta anche psicoterapeuta (lo trova nello stesso albo come annotazione a lato).
Se non lo trova, può guardare sull'Albo nazionale, dove tutti noi siamo registrati anche se lavoriamo fuori regione.
Mi faccia sapere, e non dubiti che l'aiuto di un valido psicologo potrà aiutarla a superare il suo problema.
Molti, sinceri auguri.
online non solo è difficile fare diagnosi; peggio ancora, è imprudente. Si tratterebbe di lanciare ipotesi in un contesto -quello della pagina stampata- inidoneo a garantire la serenità del paziente, la sua piena comprensione delle parole del professionista e delle risposte ai suoi eventuali dubbi.
Lei ha già dovuto subire l'esperienza di un'incomprensione con un curante, il cui comportamento sembra, a quel che ci scrive, veramente fuori dai canoni.
Per questo le chiedo di verificare sull'albo degli psicologi della sua Regione se il suo ex psicologo è regolarmente registrato nell'albo A, e se per caso risulta anche psicoterapeuta (lo trova nello stesso albo come annotazione a lato).
Se non lo trova, può guardare sull'Albo nazionale, dove tutti noi siamo registrati anche se lavoriamo fuori regione.
Mi faccia sapere, e non dubiti che l'aiuto di un valido psicologo potrà aiutarla a superare il suo problema.
Molti, sinceri auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 29/11/2020.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.