Non provare sofferenza
Buongiorno ho 47 anni e da pochi giorni ho perso mio padre dopo una lunga malattia.
Sono stata sempre presente accollandomi tante responsabilità e con mia madre e i miei fratelli abbiamo cercato di rendere meno pesante il suo percorso.
È stata dura non lo nego specialmente nell'ultimo periodo e ora che non c'è più mi sono resa conto che non soffro come avrei creduto.
Io lo adoravo e ora non mi viene nemmeno da piangere.
Ho un problema??
Il dolore arriverà più in là oppure in tutti questi anni ho esaurito le mie emozioni?
Grazie a chi mi risponderà.
Sono stata sempre presente accollandomi tante responsabilità e con mia madre e i miei fratelli abbiamo cercato di rendere meno pesante il suo percorso.
È stata dura non lo nego specialmente nell'ultimo periodo e ora che non c'è più mi sono resa conto che non soffro come avrei creduto.
Io lo adoravo e ora non mi viene nemmeno da piangere.
Ho un problema??
Il dolore arriverà più in là oppure in tutti questi anni ho esaurito le mie emozioni?
Grazie a chi mi risponderà.
[#1]
Gentile signora,
mi dispiace per la perdita di Suo papà, ma il lutto viene vissuto già durante la malattia, soprattutto se protratta in un lungo periodo.
Assistere il papà che, giorno dopo giorno, perde delle funzioni, è già l'inizio del lutto e sono certa che Lei abbia già pianto durante questo lungo e difficile periodo.
Poi, ovviamente, dipende da come ciascuno di noi funziona. Lei scrive: "Sono stata sempre presente accollandomi tante responsabilità e con mia madre e i miei fratelli abbiamo cercato di rendere meno pesante il suo percorso."
Se Lei è una persona che accudisce, che si accolla responsabilità, forse non è nelle Sue corde esprimere il dolore in un certo modo, ma questo non significa che Lei non stia soffrendo. Spesso, poi, reagiamo in maniera diversa da ciò che crediamo. Inoltre, non sottovalutiamo una dose di adrenalina che, in casi del genere, quando bisogna gestire molte incombenze e responsabilità, per un po' di tempo ci tiene in piedi come se nulla fosse.
Cordiali saluti,
mi dispiace per la perdita di Suo papà, ma il lutto viene vissuto già durante la malattia, soprattutto se protratta in un lungo periodo.
Assistere il papà che, giorno dopo giorno, perde delle funzioni, è già l'inizio del lutto e sono certa che Lei abbia già pianto durante questo lungo e difficile periodo.
Poi, ovviamente, dipende da come ciascuno di noi funziona. Lei scrive: "Sono stata sempre presente accollandomi tante responsabilità e con mia madre e i miei fratelli abbiamo cercato di rendere meno pesante il suo percorso."
Se Lei è una persona che accudisce, che si accolla responsabilità, forse non è nelle Sue corde esprimere il dolore in un certo modo, ma questo non significa che Lei non stia soffrendo. Spesso, poi, reagiamo in maniera diversa da ciò che crediamo. Inoltre, non sottovalutiamo una dose di adrenalina che, in casi del genere, quando bisogna gestire molte incombenze e responsabilità, per un po' di tempo ci tiene in piedi come se nulla fosse.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta..sono sempre stata molto emotiva per questo mi sembra così strano non provare dolore. Mi sento serena nel senso che ho fatto tutto quello che potevo ma allo stesso tempo mi sembra di non reagire come dovrei. Comunque sarà come ha detto lei il lutto e le lacrime li ho consumati durante questo cammino. Grazie ancora. Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 689 visite dal 26/11/2020.
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