Caratteri opposti
Buongiorno gentili dottori,
Vi scrivo perché mi sento dilaniata dai sensi di colpa.
Sono una persona estremamente comunicativa e tendo a esternare molto la mia interiorità, diciamo che sono un tipo che le cose non le manda a dire ma nel contempo so essere anche molto paziente e rispetto sempre gli altri perché vorrei che nessuno soffrisse a causa mia.
Ho conosciuto un ragazzo molto chiuso e quasi non comunicativo, con il quale ho capito però di condividere la maggior parte dei valori che ho; mi riferisco in particolare al senso di correttezza, giustizia e concezione delle storie d'amore.
I problemi sono nati durante una vacanza assieme, il mio fidanzato è venuto a trovarmi nella mia città natale e ha portato con se una coppia di amici impiccioni che spesso mi hanno provocato facendomi domande personali anche su storie passate.
Chiaramente è successo un disastro perché il mio ragazzo ha creduto cose assurde, a causa di mie risposte vaghe e stizzite a questi due.
Son tornata su a Settembre e le cose sembravano essersi ben assestate, eravamo felici e io avevo l'impressione che pur non parlando direttamente mi mostrasse amore.
Una sera gli ho confessato di amarlo e lui a parte abbracciarmi non ha fatto nulla, salvo dirmi dopo due settimane da questo evento che non sa se mi ama e che ha bisogno di tempo.
Ho incassato la delusione e notavo che lui si legava sempre più a me, così l'altra sera al culmine di una serata dolcissima gli ho chiesto se avesse ancora paura di amarmi e mi ha risposto che amore è sacrificio e perdere la propria libertà e indipendenza.
Io non la vedo assolutamente così e gli ho fatto presente che quel modello di amore è sbagliato perché amore è sì condivisione ma soprattutto rispetto.
Il giorno dopo gli ho detto che ha bisogno di prendersi una pausa da me e riflettere su di noi, riflettere su ciò che vorrebbe perché io vorrei un po' di più e non tollero che dopo 6 mesi sia ancora dubbioso e spaventato.
Voglio sottolineare che lui ha fatto molto per me e che mi ha dimostrato di tenerci, seppur non dicendolo apertamente, ma quel discorso sui sacrifici mi ha fatto troppo male.
Adesso non ci sentiamo da due giorni e non mi calcola minimamente, come se fossi una sconosciuta.
Io ci sto male e ho saputo da amici che sta male pure lui e sta riflettendo sul fatto che non riesce a darmi l'amore che vorrei perché si sente sbagliato; io vorrei che queste cose le dicesse direttamente a me e non a altri.
Oltretutto il suddetto amico mi ha detto di non lasciarlo pensare troppo perché è una persona che ha bisogno di calore e contatto anche se lui ne dà difficilmente.
Secondo la mia modesta opinione è ingiusto, in quanto io ho fatto tutto quello che potevo fare.
Non si tratta di orgoglio, io ho semplicemente fatto tutto ciò che potevo e non ho voglia di tirare sempre fuori i soliti argomenti.
Ora però comincio a pensare di aver sbagliato forse approccio con lui.
Vi ringrazio in anticipo per i vostri pareri.
Cordiali Saluti
Vi scrivo perché mi sento dilaniata dai sensi di colpa.
Sono una persona estremamente comunicativa e tendo a esternare molto la mia interiorità, diciamo che sono un tipo che le cose non le manda a dire ma nel contempo so essere anche molto paziente e rispetto sempre gli altri perché vorrei che nessuno soffrisse a causa mia.
Ho conosciuto un ragazzo molto chiuso e quasi non comunicativo, con il quale ho capito però di condividere la maggior parte dei valori che ho; mi riferisco in particolare al senso di correttezza, giustizia e concezione delle storie d'amore.
I problemi sono nati durante una vacanza assieme, il mio fidanzato è venuto a trovarmi nella mia città natale e ha portato con se una coppia di amici impiccioni che spesso mi hanno provocato facendomi domande personali anche su storie passate.
Chiaramente è successo un disastro perché il mio ragazzo ha creduto cose assurde, a causa di mie risposte vaghe e stizzite a questi due.
Son tornata su a Settembre e le cose sembravano essersi ben assestate, eravamo felici e io avevo l'impressione che pur non parlando direttamente mi mostrasse amore.
Una sera gli ho confessato di amarlo e lui a parte abbracciarmi non ha fatto nulla, salvo dirmi dopo due settimane da questo evento che non sa se mi ama e che ha bisogno di tempo.
Ho incassato la delusione e notavo che lui si legava sempre più a me, così l'altra sera al culmine di una serata dolcissima gli ho chiesto se avesse ancora paura di amarmi e mi ha risposto che amore è sacrificio e perdere la propria libertà e indipendenza.
Io non la vedo assolutamente così e gli ho fatto presente che quel modello di amore è sbagliato perché amore è sì condivisione ma soprattutto rispetto.
Il giorno dopo gli ho detto che ha bisogno di prendersi una pausa da me e riflettere su di noi, riflettere su ciò che vorrebbe perché io vorrei un po' di più e non tollero che dopo 6 mesi sia ancora dubbioso e spaventato.
Voglio sottolineare che lui ha fatto molto per me e che mi ha dimostrato di tenerci, seppur non dicendolo apertamente, ma quel discorso sui sacrifici mi ha fatto troppo male.
Adesso non ci sentiamo da due giorni e non mi calcola minimamente, come se fossi una sconosciuta.
Io ci sto male e ho saputo da amici che sta male pure lui e sta riflettendo sul fatto che non riesce a darmi l'amore che vorrei perché si sente sbagliato; io vorrei che queste cose le dicesse direttamente a me e non a altri.
Oltretutto il suddetto amico mi ha detto di non lasciarlo pensare troppo perché è una persona che ha bisogno di calore e contatto anche se lui ne dà difficilmente.
Secondo la mia modesta opinione è ingiusto, in quanto io ho fatto tutto quello che potevo fare.
Non si tratta di orgoglio, io ho semplicemente fatto tutto ciò che potevo e non ho voglia di tirare sempre fuori i soliti argomenti.
Ora però comincio a pensare di aver sbagliato forse approccio con lui.
Vi ringrazio in anticipo per i vostri pareri.
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
può capitare che ci siano fraintendimenti in qualunque tipo di relazione e soprattutto quando si comunica.
Però, dal canto Suo, non prenderei così pesantemente le parole che ha pronunciato questo ragazzo. A pensarci bene, l'amore da una parte è ANCHE condivisione, ma è ANCHE perdita di libertà e indipendenza.
Perché ha sentito così pesanti e assolute queste parole?
D'altra parte stare insieme, cioè essere una coppia, vuol dire senz'altro camminare fianco a fianco, ma anche per alcuni aspetti perde una parte della propria libertà.
Questi aspetti, tuttavia, NON sono incompatibili tra loro, ma devono essere integrati. Molto dipende anche da come ciascuno di noi funziona: alcuni sono molto più sensibili alla libertà e alla perdita della libertà. Altri lo sono meno, altri ancora hanno una maggior sensibilità su altri aspetti.
Perché non provare ad accogliere questa diversità?
può capitare che ci siano fraintendimenti in qualunque tipo di relazione e soprattutto quando si comunica.
Però, dal canto Suo, non prenderei così pesantemente le parole che ha pronunciato questo ragazzo. A pensarci bene, l'amore da una parte è ANCHE condivisione, ma è ANCHE perdita di libertà e indipendenza.
Perché ha sentito così pesanti e assolute queste parole?
D'altra parte stare insieme, cioè essere una coppia, vuol dire senz'altro camminare fianco a fianco, ma anche per alcuni aspetti perde una parte della propria libertà.
Questi aspetti, tuttavia, NON sono incompatibili tra loro, ma devono essere integrati. Molto dipende anche da come ciascuno di noi funziona: alcuni sono molto più sensibili alla libertà e alla perdita della libertà. Altri lo sono meno, altri ancora hanno una maggior sensibilità su altri aspetti.
Perché non provare ad accogliere questa diversità?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa,
Non le avevo scritto perché avevo deciso di far tesoro delle sue parole e di andare avanti perché lo amavo, ma ho scoperto che la realtà era ben peggiore delle mie fantasie. Ha avuto una fidanzata storica con la quale è finita 10 anni fa, bene, ho saputo che a ottobre ci è uscito in gruppo mentendomi e dicendomi che era una amica di vecchia data e era sicuro che non lo avrei mai scoperto chi fosse lei, perché non sono nella mia città di origine. Ho scoperto il tutto ieri per caso e chiaramente ho reagito malissimo, lui sempre con freddezza mi ha detto che ha fatto una stupidata e che era solo curioso di vederla. Non mi ha voluto affrontare neanche face to face, ho dovuto insistere io e di fronte mi sono trovata un pilastro di cemento che ripeteva sempre il suo mantra sulle relazioni e sul fatto che forse merito di meglio. A quel punto gli ho detto che forse è vero e mi ha praticamente salutato con un arrivederci e grazie per poi sparire. Stanotte non ho neanche dormito e mi sento a pezzi.
Cordialmente
Non le avevo scritto perché avevo deciso di far tesoro delle sue parole e di andare avanti perché lo amavo, ma ho scoperto che la realtà era ben peggiore delle mie fantasie. Ha avuto una fidanzata storica con la quale è finita 10 anni fa, bene, ho saputo che a ottobre ci è uscito in gruppo mentendomi e dicendomi che era una amica di vecchia data e era sicuro che non lo avrei mai scoperto chi fosse lei, perché non sono nella mia città di origine. Ho scoperto il tutto ieri per caso e chiaramente ho reagito malissimo, lui sempre con freddezza mi ha detto che ha fatto una stupidata e che era solo curioso di vederla. Non mi ha voluto affrontare neanche face to face, ho dovuto insistere io e di fronte mi sono trovata un pilastro di cemento che ripeteva sempre il suo mantra sulle relazioni e sul fatto che forse merito di meglio. A quel punto gli ho detto che forse è vero e mi ha praticamente salutato con un arrivederci e grazie per poi sparire. Stanotte non ho neanche dormito e mi sento a pezzi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 26/11/2020.
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