Non riesco più a farmi la doccia senza timore

Buonasera, sono un ragazzo di 21 anni e ho sempre sofferto di disturbi d'ansia generalizzati e attacchi di panico sin dall'inizio della pubertà, in cui sono stato "curato" per una forte depressione nel 2017 con Elopram e Xanax sotto consiglio del mio psichiatra.
Sono un ragazzo che soffre purtroppo di tachicardie ed extrasistoli molto fastidiose che mi ostacolano la vita quotidiana, infatti questo consulto riguarda proprio questo.
Non riesco a farmi una doccia in Inverno perché le ultime volte che l'ho fatta mi sono sentito "male", ho iniziato ad avvertire extrasistoli a raffica per via probabilmente del freddo e dei tremori post-doccia, il che mi causava un malessere psicologico molto forte.
Ho scritto numerose volte in Cardiologia qui e ho effettuato anche un holter cardiaco questa Estate ma non sono state riscontrate aritmie del cuore, inoltre il dottor Cecchini è sempre disponibile per rispondermi e tranquillizzarmi che le extrasistoli che avverto sono benigne, ma il problema è che sono caduto nella trappola della "fobia" probabilmente, evito una situazione che mi scatena appunto il problema ovvero le extrasistoli, sacrificando qualcosa di importante nella mia vita.
Questo non riguarda solo la doccia e quindi l'igiene personale che è importante, ma anche ad esempio scendere per comprare il latte; a volte è come se avessi paura di avvertirle per strada da solo ed evito di uscire e camminare troppo fuori casa, mi sento un vero malato di cuore a soli 21 anni e questo non mi fa vivere tranquillamente e bene soprattutto.
Mi chiedevo cosa potessi fare in tale situazione, dato purtroppo del Covid e delle restrizioni che nella regione dove mi trovo ora sono molto severe, non saprei come muovermi per parlarne con uno psicologo e intraprendere un percorso quindi mi sento un po "perso" diciamo, perciò mi sono deciso di chiedere qui in Psicologia questo imbarazzante problema.
Vorrei fare la doccia anche perché sono passati un bel po' di giorni, ho il bisogno ma sono spaventato e per questo vorrei sapere come potrei fare.
Spero di ricevere qualche aiuto al più presto per tale mio enorme disturbo.
Grazie per la lettura.
[#1]
Dr.ssa Rosalba Cappa Psicologo, Psicoterapeuta 11
Buongiorno,

mi spiace innanzitutto per il suo malessere che, come dice lei correttamente, riguarda la sfera ansiosa e ipocondriaca.
La voglio rassicurare: le norme rispetto al Covid rendono assolutamente possibile intraprendere un percorso di psicoterapia o consulenza psicologica, poichè recarsi dallo psicologo rientra tra le ragioni mediche di spostamento.
Inoltre, molti di noi effettuano videoconsulti.
Le raccomando pertanto di intraprendere un percorso.

Resto a disposizione.

Cordiali saluti.

Dr. Rosalba Cappa
Psicologa, Psicoterapeuta,
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Salve, la ringrazio per aver risposto al mio problema. Sono ancora molto disorientato e mi trovo in difficoltà nell'intraprendere un percorso psicoterapeutico appunto per via del Covid-19, cercherò di parlarne con il mio medico di base per una "dritta" diciamo così. Nel frattempo vorrei cercare di "accettare" il fatto che io debba farmi una doccia nonostante ciò mi rechi enorme sofferenza FISICA, visto che il cuore in tale situazione non riesce a comportarsi in maniera normale come ogni ragazzo della mia età. Lei cosa mi consiglia di fare in tale situazione? È giusto accettare il malessere e cercare di farsi coraggio o si va solo incontro al peggioramento?
[#3]
Dr.ssa Marinella Magnani Psicologo, Psicoterapeuta 9
Buongiorno,
tachicardia ed extrasistoli sono fenomeni che accompagnano ansia e panico con estrema frequenza, ed anche in ragione dei primi accertamenti che ha effettuato mi sembra plausibile che si tratti, in effetti, di un'unica problematica slegata da disturbi organici, ma di natura squisitamente psicologica; sembra essersi instaurata quella che in genere viene chiamata "paura della paura", un circolo vizioso che porta il suo organismo a far scattare dei segnali di "allarme" sui quali lei si focalizza, mantenendo di fatto attivo il problema. Finora lei è stato seguito con una terapia farmacologica ma non sembra, stando a quanto scrive, che questa le abbia dato un reale giovamento sia rispetto alla sintomatologia che rispetto alle attività della vita quotidiana, che risultano ancora pesantemente condizionate dai fastidi che sente e dal malessere conseguente. E' senz'altro possibile affrontare tali disturbi con un percorso di tipo psicoterapeutico, in particolare all'interno del quale vengano utilizzate tecniche di esposizione e tecniche di rilassamento che le consentano di attenuare via via l'impatto che questi sintomi hanno sulla sua vita, fino a riprendere completamente in mano la sua vita. Attualmente è possibile effettuare un percorso psicoterapeutico sia in presenza, adottando tutte le disposizioni raccomandate per il contrasto alla diffusione del coronavirus, sia in modalità online: le raccomando caldamente di non rimandare oltre perché, abbia fiducia in questo, può senz'altro affrontare e superare questo problema, una volta per tutte. I miei migliori auguri
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