Ansia e insicurezza
Buongiorno.
Sono una ragazza di 33 anni sposata e con una bimba.
Convivo da sempre con una difficoltà a rapportarmi con il prossimo nonostante riscontro sempre pareri positivi.
Non ho particolari difficoltà con gli estranei, le ho con le persone a me care (parenti).
Sono consapevole di aver avuto una infanzia difficoltosa (madre cieca e padre morto di cancro a 36 anni) e di aver avuto mancanze di cui anche ora ne sto portando le conseguenze ma, quello che mi fa stare male, è la mia incapacità di sentirmi sicura, di vivere con l 'angoscia di sopraffare gli altri con le mie decisioni, di fare torti, di pensare mille volte se ciò che faccio sia giusto nel rispetto di chi mi circonda.
Ho sempre uno stato ansiogeno pazzesco da compromettermi la giornata.
Per non parlare del.
giudizio degli altri.
È come se non fossi mai abbastanza, come se fossi sempre sotto esame.
Con mio marito sono ovviamente me stessa, con gli altri no.
Vado in uno stato di agitazione: farò bene, sono prepotente?
Che penseranno di me?
Mi rendo conto che eè insicurezza e scarsa autostima ma, nonostante analizzi in continuazione la situazione per migliorarmi purtroppo non riesco a uscirne.
Grazie a chi mi risponderà.
Cordiali saluti
Sono una ragazza di 33 anni sposata e con una bimba.
Convivo da sempre con una difficoltà a rapportarmi con il prossimo nonostante riscontro sempre pareri positivi.
Non ho particolari difficoltà con gli estranei, le ho con le persone a me care (parenti).
Sono consapevole di aver avuto una infanzia difficoltosa (madre cieca e padre morto di cancro a 36 anni) e di aver avuto mancanze di cui anche ora ne sto portando le conseguenze ma, quello che mi fa stare male, è la mia incapacità di sentirmi sicura, di vivere con l 'angoscia di sopraffare gli altri con le mie decisioni, di fare torti, di pensare mille volte se ciò che faccio sia giusto nel rispetto di chi mi circonda.
Ho sempre uno stato ansiogeno pazzesco da compromettermi la giornata.
Per non parlare del.
giudizio degli altri.
È come se non fossi mai abbastanza, come se fossi sempre sotto esame.
Con mio marito sono ovviamente me stessa, con gli altri no.
Vado in uno stato di agitazione: farò bene, sono prepotente?
Che penseranno di me?
Mi rendo conto che eè insicurezza e scarsa autostima ma, nonostante analizzi in continuazione la situazione per migliorarmi purtroppo non riesco a uscirne.
Grazie a chi mi risponderà.
Cordiali saluti
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Gentile utente, grazie per aver scritto.
Lei dopo aver accennato la sua storia ci chiede: "Mi rendo conto che è insicurezza e scarsa autostima ma, nonostante analizzi in continuazione la situazione per migliorarmi purtroppo non riesco a uscirne." Certo pensare che lei debba fare tutto da sola, non è possibile, anzi proprio questa strategia credo che la metta ancora più sotto pressione. Sicuramente ci saranno anche aspetti di insicurezza e autostima, ma una volta visti cosa ci fa? Se lei pensa che queste siano le cause del suo malessere, non credo che questa "consapevolezza" (ammesso che sia solo questo) la possa far stare meglio, è così? Grazie per le risposte
Lei dopo aver accennato la sua storia ci chiede: "Mi rendo conto che è insicurezza e scarsa autostima ma, nonostante analizzi in continuazione la situazione per migliorarmi purtroppo non riesco a uscirne." Certo pensare che lei debba fare tutto da sola, non è possibile, anzi proprio questa strategia credo che la metta ancora più sotto pressione. Sicuramente ci saranno anche aspetti di insicurezza e autostima, ma una volta visti cosa ci fa? Se lei pensa che queste siano le cause del suo malessere, non credo che questa "consapevolezza" (ammesso che sia solo questo) la possa far stare meglio, è così? Grazie per le risposte
Cordialmente
Dr. Gianfranco Fabiano
Specializzando in Psicoterapia Breve strategica
3407617782
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Gentile utente, anche se le ho posto le domande non mi ha risposto. Inoltre, così come si leggeva tra le righe: "Certo pensare che lei debba fare tutto da sola, non è possibile", volevo intendere che dovrebbe rivolgere la sua esigenza ad un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta, e vedere se ci sono i presupposti per una terapia. Dove potrà lavorare sugli elementi da lei individuati (ansia e vissuti), se anche il professionista lo riterrà opportuno. Spero di essere stato più esplicito e chiaro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 864 visite dal 16/11/2020.
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