il mio psicoterapeuta ha interrotto la terapia
Gentili dottori,
vi scrivo, poiché, vorrei chiedere un parere sulla seguente questione.
Vado in psicoterapia da quasi tre anni.
Il motivo principale che mi ha condotto alla ricerca di un terapeuta è un disturbo d'ansia che si manifestava attraverso il corpo: vertigini, senso di svenimento... tali disturbi si sono risolti abbastanza, anche senza terapia farmacologica.
Con il mio terapeuta ho lavorato "sul profondo", e qui vengo al dunque.
Sono stata insistente con messaggi/ email, poiché non riuscivo ad esprimermi adeguatamente in terapia.
ultimamente mi sembrava che il terapeuta non volesse approfondire adeguatamente le dinamiche che io tentavo di portare in seduta, quindi, mandavo messaggi ed email, criticandolo, anche pesantemente per il suo operato.
Lui ha deciso quindi di interrompere la terapia via sms (dopo avergli mandato io degli sms di critica).
Disperata, ho fatto un tentativo di scuse, l'ho chiamato e lui mi ha detto che non dovrei usare quei toni con lui, che ci avrebbe pensato se riavermi come paziente.
Io sono in sospeso adesso, non so come fare, poiché lui non mi ha ancora comunicato una decisione definitiva.
Come approcciarlo nuovamente?
Premetto che io ho un bisogno disperato di lui, non di un altro, e non vorrei mai smettere.
Il fatto di non poterlo più vedere mi distrugge.
Grazie per i vostri suggerimenti, un cordiale saluto.
vi scrivo, poiché, vorrei chiedere un parere sulla seguente questione.
Vado in psicoterapia da quasi tre anni.
Il motivo principale che mi ha condotto alla ricerca di un terapeuta è un disturbo d'ansia che si manifestava attraverso il corpo: vertigini, senso di svenimento... tali disturbi si sono risolti abbastanza, anche senza terapia farmacologica.
Con il mio terapeuta ho lavorato "sul profondo", e qui vengo al dunque.
Sono stata insistente con messaggi/ email, poiché non riuscivo ad esprimermi adeguatamente in terapia.
ultimamente mi sembrava che il terapeuta non volesse approfondire adeguatamente le dinamiche che io tentavo di portare in seduta, quindi, mandavo messaggi ed email, criticandolo, anche pesantemente per il suo operato.
Lui ha deciso quindi di interrompere la terapia via sms (dopo avergli mandato io degli sms di critica).
Disperata, ho fatto un tentativo di scuse, l'ho chiamato e lui mi ha detto che non dovrei usare quei toni con lui, che ci avrebbe pensato se riavermi come paziente.
Io sono in sospeso adesso, non so come fare, poiché lui non mi ha ancora comunicato una decisione definitiva.
Come approcciarlo nuovamente?
Premetto che io ho un bisogno disperato di lui, non di un altro, e non vorrei mai smettere.
Il fatto di non poterlo più vedere mi distrugge.
Grazie per i vostri suggerimenti, un cordiale saluto.
[#1]
Gent,ma lettrice,
provi a chiedergli un colloquio , anche se conclusivo , per definire il lavoro che avete svolto insieme in questi tre anni, i temi affrontati e i nodi ancora da sciogliere. Insieme valuterete cosa è più opportuno fare , se ridefinire il contratto terapeutico o concluderlo. Sia serena, il collega le suggerirà certamente ciò che sarà più opportuno per lei e per la sua crescita personale, equilibrio emotivo e benessere.
Molti saluti e auguri.
provi a chiedergli un colloquio , anche se conclusivo , per definire il lavoro che avete svolto insieme in questi tre anni, i temi affrontati e i nodi ancora da sciogliere. Insieme valuterete cosa è più opportuno fare , se ridefinire il contratto terapeutico o concluderlo. Sia serena, il collega le suggerirà certamente ciò che sarà più opportuno per lei e per la sua crescita personale, equilibrio emotivo e benessere.
Molti saluti e auguri.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo per la sua risposta!
Come mi ha indicato lei, anche secondo me sarebbe opportuna una seduta per chiarire, perché chiudere via messaggio non mi sembra etico ( per quanto siano stati poco piacevoli anche i miei messaggi...) infatti dopo il suo messaggio di chiusura, gliene ho mandati moltissimi altri per scusarmi e per chiedergli una seduta per parlare, ai quali non mi ha risposto. A quel punto, gli ho mandato un’email per scusarmi, e gli ho scritto via sms di leggere l’email. Dopodiché l’ho chiamato e lui mi ha risposto, dopo avermi praticamente sgridato, che valutava se avermi ancora o no come paziente. A quel punto, mi ha risposto al messaggio, dicendomi non leggo email e messaggi,,solo questioni organizzative se deciderò di averti ancora come paziente.... da qui la mia perplessità. Io gli avrei chiesto una seduta per parlare... cosa ne pensa?? Grazie!
Come mi ha indicato lei, anche secondo me sarebbe opportuna una seduta per chiarire, perché chiudere via messaggio non mi sembra etico ( per quanto siano stati poco piacevoli anche i miei messaggi...) infatti dopo il suo messaggio di chiusura, gliene ho mandati moltissimi altri per scusarmi e per chiedergli una seduta per parlare, ai quali non mi ha risposto. A quel punto, gli ho mandato un’email per scusarmi, e gli ho scritto via sms di leggere l’email. Dopodiché l’ho chiamato e lui mi ha risposto, dopo avermi praticamente sgridato, che valutava se avermi ancora o no come paziente. A quel punto, mi ha risposto al messaggio, dicendomi non leggo email e messaggi,,solo questioni organizzative se deciderò di averti ancora come paziente.... da qui la mia perplessità. Io gli avrei chiesto una seduta per parlare... cosa ne pensa?? Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 15/11/2020.
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