Problemi a staccarmi da un'amica

Salve Dottori,

vorrei un consiglio.


Ultimamente, sono spesso di cattivo umore perché sto "perdendo" il rapporto che ho con un'amica.

Siamo sempre state molto amiche, per circa 2 anni, da quando circa un anno fa si è lasciata con il fidanzato, il rapporto tra noi due è cambiato.

Ha iniziato spesso ad attaccarsi per uscire (prima quando era fidanzata mi calcolava molto di meno).

L'epilogo è stato un giorno che mi ha quasi "obbligata" ad uscire con lei ed un'altra sua amica (che per inciso circa un mese fa ho visto per la strada e ha finto di non vedermi), ma io ho avvertito un forte peso nel fare questa uscita, perché purtroppo uscire con loro significa stare sempre sull'altolà nel senso che sono egocentriche e devono sempre essere perfette.

Da lì, c'è stato il tracollo, ormai è da tempo che non la sento più.
Tutte le volte che mi ha cercata per uscire io mi sentivo quasi obbligata ad accontentarla, però le ho sempre detto no, inventandomi delle scuse.

Mi sento a disagio perché naturalmente mi manca, e circa tre settimane fa mi aveva anche scritto, ma ho una sorta di pesantezza nel riapprocciarmi perché tende a essere critica.

Cosa devo fare per sanare questa ansia che provo?

Mi hanno spesso detto, di farmi nuove amicizie, ma non è facile in questa situazione del Covid, inoltre io sono timida.


Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
sembra che lei non analizzi i fatti, e con questi i suoi reali sentimenti.
Scrive: "sono spesso di cattivo umore perché sto "perdendo" il rapporto che ho con un'amica".
Di cattivo umore? Quindi non dispiaciuta, ma irritata?
Vediamo le cose che elenca.
"Siamo sempre state molto amiche, per circa 2 anni".
Due anni non è "sempre" e non sembra, anche dal seguito, che foste "molto" amiche. Tanto più che di questi due anni, nel primo la sua amica la "calcolava molto meno" e nel secondo "ha cominciato ad attaccarsi per uscire".
Le formule usate non fanno pensare ad una grande amicizia da nessuna delle due parti, quanto piuttosto ad opportunismo da una parte e insofferenza dall'altra.
Impressione confermata dal fatto che l'amica non voleva uscire con lei da sola, come avviene quando si desidera scambiarsi confidenze, ma insieme ad una terza persona, che in pratica le veniva imposta senza sua possibilità di scelta.
L'ultima uscita è risultata così sgradevole che lei da allora ha evitato di accettare altri incontri con l'amica. Tuttavia si sentiva "quasi obbligata ad accontentarla"... Da cosa?
Provava uno stato d'animo da crocerossina, da domestica, da dama di compagnia? O si sentiva costretta dalla paura della solitudine, dai consigli di chi le impone di farsi degli amici?
Alla fine scrive: "naturalmente mi manca". Le manca questa amica, o in generale qualcuno con cui uscire? Un'amica di cui dice: "ho una sorta di pesantezza nel riapprocciarmi perché tende a essere critica" non sembra suscitare un caldo sentimento di amicizia.
A conclusione "tre settimane fa mi aveva anche scritto". Un messaggino WhatsApp? Una lunga lettera in cui le chiede il perché del suo allontanamento?
Vede, cara utente, questa poteva essere l'occasione per guardare in sé stessa e per aiutare l'amica dicendole o meglio scrivendole quali erano le sue sensazioni, durante i vostri incontri.
Lei dice di essere timida. Io penso che come avviene a molti, le manchino le parole per guardare dentro sé stessa.
Molti attriti che si trasformano in rotture nascono da questa difficoltà di comunicare, prima di tutto con sé stessi, poi, di conseguenza, con gli altri.
Privi di questa capacità di cogliere quello che desideriamo e quello che ci fa stare male, non sappiamo chiedere ciò che vogliamo e correggere ciò che ci dispiace; solo accettare passivamente, e alla fine, quando non ne possiamo proprio più, rompere di netto.
La conseguenza ora la sta avvertendo: era irritata e offesa dai modi dell'amica, ma c'erano altri aspetti a cui si era affezionata. Non sapendo modulare e gestire il rapporto, ha finito per buttare, con l'acqua sporca del bagnetto, anche il bambino.
Capita a molti. L'importante è saperlo e impegnarsi a cambiare. Lei potrebbe trarre giovamento da un corso di Scrittura Espressiva.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

vorrei rispondere.

Sì, di cattivo umore non perché ne senta mancanza, ma perché mi manca il fatto di parlare di certi argomenti per esempio il lavoro, su cui andavo d'accordo.

Ammetto che sì, non mi ha mai calcolata più di tanto, ma lo fa con chiunque, questa ragazza sta bene economicamente e l'ha sempre detto, a tutti i ragazzi con cui è stata ha sempre detto che erano fortunati a stare con lei, insomma era svalutante, anche nei miei confronti, ma in maniera subdola, non l'ha mai detto apertamente, piuttosto diceva "io nel giro di amici, sono quella migliore", oppure al suo ragazzo "dice che lo faccio sentire inferiore, se si sente così, è perché lo è".

Il problema è che mi capita spesso negli ultimi giorni , e per questo ho deciso di scrivere qui e chiedere un parere, un po' come quando ci si lascia con il fidanzatino che sai bene che non va bene per te perché ti fa stare più male che bene, che stia vedendo un po' cosa scrive e pubblica sui social e come sempre rimane la stessa egocentrica.

Sì, mi aveva scritto un messaggino "come va", nulla di che, sinceramente Dottoressa, non credo le freghi granché. Non ho colto la palla al balzo, perché un sacco di persone mi ha detto che questa "non risposta" poteva essere l'occasione per allontanarsi del tutto da questa persona, che mi usava, per questo non le ho mai parlato apertamente, non lo abbiamo mai fatto.

Spero di aver reso più l'idea.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Cara utente,
temo che lei abbia tralasciato del tutto la parte finale della mia lettera, in cui le dicevo perché prova questi sentimenti ambivalenti - che è anche la ragione per cui ogni sua relazione rischia di essere invalidata da questa mancata analisi interiore.
Le fornivo inoltre delle soluzioni.
Provi a leggere di nuovo, con attenzione, il mio parere precedente, e ci rifletta.
Auguri.
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