L'eterno ritorno della gelosia retroattiva

Convivo da 20 anni con la donna che ho conosciuto più di trenta anni fa.
Un incontro fra 2 solitudini e la scoperta dell'anima gemella con la condivisione di idee, passioni e una intesa emotiva e sessuale perfetta (ancora oggi).

All'inizio lei mi confidò il breve periodo di crisi adolescenziale e di crescita durante il quale si "lasciò andare" ad una serie di numerosi rapporti sessuali quasi seriali con ragazzi del luogo.
Persone assolutamente normali, miei coetanei, ma che io vedevo come la feccia della società, quasi manichini e simulacri.
Lo stesso giudizio avrebbe potuto benissimo essere applicato a me.

La GR esplose a distanza di ben 10 anni dall'inizio della nostra storia e si appuntò non sulle sue relazioni stabili ma su quel periodo che per lei era stato anche drammatico e del quale, tutto avrebbe voluto che parlarne di nuovo.
Mentre io divenni ossessivo in una maniera davvero violenta.

Poi scomparve, presi da ben più serie questioni.
Ma è assurdamente ritornato quest'anno, in seguito alla morte tragica e prematura di uno degli ex-occasionali (tra l'altro mio amico di gioventù).
Ciò ha riaperto una voragine a cui anche io stento a credere, come se trenta anni non fossero passati e io mi ritrovassi di nuovo in un altro periodo storico.
Ritornano film dolorosi come pugnalate ed ho ricominciato a tormentare me e mia moglie.
Ho letto il libro Gelosia retroattiva di Salvatore Nizzolino.
Il profilo è esattamente quello descritto.
Io con meno esperienze di lei, l'accanimento sui particolari sessuali, la ricerca di tizio e Caio (nel mio caso vi è stata una mancanza totale di gelosia sul presente).
Dopo 1 mese si è attenuata anche se sono andato davvero vicino alla rottura definitiva.
Quello che colpisce di questa situazione che si riduce la persona amata ad un soggetto ad una dimensione: quella sessuale (anzi genitale) dove il resto scompare e affibbiamo alla compagna la violazione di una coerenza che non chiederemmo mai a nessuno.
Io, poi, che ho sempre pensato di essere di mentalità "aperta" fin da quando ero ragazzo e tra i miei valori non c’è mai stata certamente né la verginità né altro, mi sono trovato in un doppio vicolo cieco: ovvero lo scontro fra le idee e la realtà e la drammatica constatazione che la tua donna ha avuto storie proprio con chi ritenevi di mentalità arretrata (a letto con il nemico potremmo dire).

Comprendo perfettamente che si tratta di contraddizioni che fanno parte della natura umana ma non siamo in grado di ammetterla per la donna che amiamo.

E sono assolutamente consapevole che la nostra storia sia nata proprio dalla sua delusione e formazione dopo quelle esperienze.

Ma il semplice buonsenso non basta.
La parte razionale viene sopraffatta da pensieri e immagini rivolti ad un passato lontanissimo e irreversibile ma che diventano nitidissimi, seppure totalmente fasulli.

Ma io non potrò certo continuare a tormentare la persona che mi ama ancora per molto.

Mi scuso per la lunghezza e grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Vediamo brevemente la sua descrizione iniziale della relazione:

>>> Un incontro fra 2 solitudini e la scoperta dell'anima gemella con la condivisione di idee, passioni e una intesa emotiva e sessuale perfetta (ancora oggi).
>>>

1) Un incontro fra due solitudini raramente può risultare in una relazione sana ed equilibrata. Cercare una relazione quando ci si sente soli è come andare a fare la spesa quando si è affamati: ci si accontenta di portare a casa roba che poi si rivela insoddisfacente.

2) L'anima gemella non esiste. È una delle tante illusioni propagandate da un comune sentire troppo basato sul sentimentalismo utopico. Esistono le persone reali, che come tali non sono mai corrispondenti perfettamente alle nostre aspettative. Stare in relazione significa innanzitutto imparare ad adattarsi.

3) Passione e intesa emotiva e sessuale, ok. Può essere un collante, ma non basta. Per durare, una relazione deve condividere valori e obiettivi.

E non è mai opportuno mettersi a raccontare l'un l'altro le proprie storie passate. Sta verificando il perché sulla propria pelle.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
La ringrazio davvero per la sua riposta. Ha ragione, ho usato frasi stereotipate che rappresentano assai male la relazione che è durata sino ad oggi certo non su queste basi...(ma se le ho usate.....). Sui ciò che lei mi indica sono d'accordo su tutto, e ancor di più sull'ultimo punto (ne sono sempre stato convinto).