Bisogno di controllo nel disturbo ossessivo compulsivo
Buongiorno dottori,
Sono una ragazza di 23 anni e soffro di disturbo ossessivo compulsivo da circa 5-6 mesi.
Da piccola alle elementari per problemi familiari soffrivo di tricotillomania che poi è passata da sola grazie alla volontà da parte mia di uscirne senza l'aiuto di psicologi.
Soffro anche di ansia generalizzata e vari sintomi ansiogeni che negli anni si sono mostrati in maniera diversa.
Innanzitutto sto seguendo un percorso di psicoterapia a pagamento ormai da questa estate ma in precendenza andavo già da un'altro terapeuta che però ho lasciato perchè non notavo miglioramenti nei sintomi.
Prima di iniziare il nuovo percorso, con la fine degli ultimi esami universitari ho iniziato ad avere sintomi di pensieri e compulsioni (rifare azioni perchè penso certe cose che il mio cervello individua come pericolose per esempio bestemmie piuttosto che brutti pensieri su persone a me care).
Inoltre tendo a dover tenere tutto sotto controllo.
Se infatti devo cambiare qualcosa nella mia routine mi viene l'ansia.
Ora che ho finito l'università devo trovare un lavoro e anche questo mi mette ansia perchè penso già a cosa avrò tempo di fare e cosa no nonostante ancora non ci sia nulla di concreto.
Secondo voi anche questa cosa è collegata al disturbo?
Inoltre siccome faccio terapia a pagamento, quanto tempo è necessario per avere una remissione dei sintomi?
Secondo voi è presto per avere dei risultati?
Io mi sto sforzando a non dare retta ai pensieri e anche se sto male perchè non faccio le compulsioni cerco di distrarmi e sapere che se continuo a farlo non faccio altro che alimentare il problema ma a volte lo trovo difficile anche se un pelino rispetto all'inizio va meglio però basta poco per ricaderci
Sono una ragazza di 23 anni e soffro di disturbo ossessivo compulsivo da circa 5-6 mesi.
Da piccola alle elementari per problemi familiari soffrivo di tricotillomania che poi è passata da sola grazie alla volontà da parte mia di uscirne senza l'aiuto di psicologi.
Soffro anche di ansia generalizzata e vari sintomi ansiogeni che negli anni si sono mostrati in maniera diversa.
Innanzitutto sto seguendo un percorso di psicoterapia a pagamento ormai da questa estate ma in precendenza andavo già da un'altro terapeuta che però ho lasciato perchè non notavo miglioramenti nei sintomi.
Prima di iniziare il nuovo percorso, con la fine degli ultimi esami universitari ho iniziato ad avere sintomi di pensieri e compulsioni (rifare azioni perchè penso certe cose che il mio cervello individua come pericolose per esempio bestemmie piuttosto che brutti pensieri su persone a me care).
Inoltre tendo a dover tenere tutto sotto controllo.
Se infatti devo cambiare qualcosa nella mia routine mi viene l'ansia.
Ora che ho finito l'università devo trovare un lavoro e anche questo mi mette ansia perchè penso già a cosa avrò tempo di fare e cosa no nonostante ancora non ci sia nulla di concreto.
Secondo voi anche questa cosa è collegata al disturbo?
Inoltre siccome faccio terapia a pagamento, quanto tempo è necessario per avere una remissione dei sintomi?
Secondo voi è presto per avere dei risultati?
Io mi sto sforzando a non dare retta ai pensieri e anche se sto male perchè non faccio le compulsioni cerco di distrarmi e sapere che se continuo a farlo non faccio altro che alimentare il problema ma a volte lo trovo difficile anche se un pelino rispetto all'inizio va meglio però basta poco per ricaderci
[#1]
Ciao, anche se in forme diverse, sembra che le compulsioni siano sempre state tue compagne di viaggio. Il fatto di voler tenere sempre tutto sotto controllo è uno dei tratti distintivi del problema.
Una terapia deve essere in grado di portarti dei miglioramenti significativi in qualche mese (massimo) altrimenti hai la prova che non funziona. Lasceresti l'auto al meccanico 2 anni? Non credo, penso al contrario che ne cercheresti un altro. La Terapia Breve Strategica funziona molto bene con i disturbi ossessivo compulsivi. Proprio perché le compulsioni funzionano secondo logiche non convenzionali, non mi stupisce affatto che la tua volontà di non eseguire i rituali sia destinata a fallire; non è un problema che si risolve cercando di "capire". Sai benissimo che spesso ciò che fai non ha nulla di razionale ma saperlo...non ti aiuta in alcun modo a cambiare e superare il problema. C'è bisogno di strategie calzate su misura e credo proprio che tu debba cercare un terapeuta strategico.
Spero di essere stato d'aiuto,
Paolo.
Una terapia deve essere in grado di portarti dei miglioramenti significativi in qualche mese (massimo) altrimenti hai la prova che non funziona. Lasceresti l'auto al meccanico 2 anni? Non credo, penso al contrario che ne cercheresti un altro. La Terapia Breve Strategica funziona molto bene con i disturbi ossessivo compulsivi. Proprio perché le compulsioni funzionano secondo logiche non convenzionali, non mi stupisce affatto che la tua volontà di non eseguire i rituali sia destinata a fallire; non è un problema che si risolve cercando di "capire". Sai benissimo che spesso ciò che fai non ha nulla di razionale ma saperlo...non ti aiuta in alcun modo a cambiare e superare il problema. C'è bisogno di strategie calzate su misura e credo proprio che tu debba cercare un terapeuta strategico.
Spero di essere stato d'aiuto,
Paolo.
Dr. Paolo Fratagnoli psicologo-psicoterapeuta
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta.
Quindi secondo lei avrei già dovuto vedere dei netti miglioramenti da quando ho iniziato?
Certamente non voglio prolungare un percorso che non porta risultati anche perché purtroppo mi è già successo di perdere tempo ben 2 anni con il terapeuta precedente per cui non voglio che sia così anche per questo perché comunque è a pagamento.
Volevo specificare che comunque il dottore che mi segue utilizza anche la terapia breve strategica ma non so se la stia applicando durante i miei incontri. Mi ha dato comunque scadenza la fine dell’anno poi valuterò cosa fare
la ringrazio per la risposta.
Quindi secondo lei avrei già dovuto vedere dei netti miglioramenti da quando ho iniziato?
Certamente non voglio prolungare un percorso che non porta risultati anche perché purtroppo mi è già successo di perdere tempo ben 2 anni con il terapeuta precedente per cui non voglio che sia così anche per questo perché comunque è a pagamento.
Volevo specificare che comunque il dottore che mi segue utilizza anche la terapia breve strategica ma non so se la stia applicando durante i miei incontri. Mi ha dato comunque scadenza la fine dell’anno poi valuterò cosa fare
[#3]
Gentile utente, se è un terapeuta specializzato in Terapia Breve Strategica non ti tiene più di dieci incontri senza risultati significativi. Se fosse uno strategico non vedo come dovrebbe usare "anche" la terapia strategica. Visto che da anni ha dimostrato di funzionare benissimo con questo tipo di disturbi, userebbe solo quella.
[#4]
Gentile Utente,
Lei scrive: "Io mi sto sforzando a non dare retta ai pensieri e anche se sto male perchè non faccio le compulsioni cerco di distrarmi e sapere che se continuo a farlo non faccio altro che alimentare il problema ma a volte lo trovo difficile anche se un pelino rispetto all'inizio va meglio però basta poco per ricaderci "
Il terapeuta probabilmente Le ha spiegato che le intrusioni mentali sono pensieri inconsapevoli e automatici che potrebbero passare per la testa a chiunque, mentre ciò che davvero crea il problema è il fatto di tenere nella mente volontariamente questo pensiero, iniziare e continuare a rimuginarci su. Quindi, le indicazioni del terapeuta con il quale è in cura su COME FARE per risolvere il problema a me sembrano del tutto condivisibili.
Inoltre, mi pare perfettamente ovvio che all'inizio Lei stia male se non mette in atto le compulsioni; queste, infatti, servono per placare lo stato ansioso. Ma questo piccolo disagio è tollerabile. Vorrei sottolineare che anche l'intrusione mentale involontaria è sgradevole, ma tollerabile.
Quindi, il mio invito è continuare la terapia ed eventualmente esporre al terapeuta queste domande.
Tenga anche presente che la terapia non finisce nella studio del terapeuta, ma è fuori che il paziente fa davvero il lavoro più difficile.
Se incontra difficoltà ad eseguire le direttive del terapeuta, le condivida nella prossima seduta.
Cordiali saluti,
Lei scrive: "Io mi sto sforzando a non dare retta ai pensieri e anche se sto male perchè non faccio le compulsioni cerco di distrarmi e sapere che se continuo a farlo non faccio altro che alimentare il problema ma a volte lo trovo difficile anche se un pelino rispetto all'inizio va meglio però basta poco per ricaderci "
Il terapeuta probabilmente Le ha spiegato che le intrusioni mentali sono pensieri inconsapevoli e automatici che potrebbero passare per la testa a chiunque, mentre ciò che davvero crea il problema è il fatto di tenere nella mente volontariamente questo pensiero, iniziare e continuare a rimuginarci su. Quindi, le indicazioni del terapeuta con il quale è in cura su COME FARE per risolvere il problema a me sembrano del tutto condivisibili.
Inoltre, mi pare perfettamente ovvio che all'inizio Lei stia male se non mette in atto le compulsioni; queste, infatti, servono per placare lo stato ansioso. Ma questo piccolo disagio è tollerabile. Vorrei sottolineare che anche l'intrusione mentale involontaria è sgradevole, ma tollerabile.
Quindi, il mio invito è continuare la terapia ed eventualmente esporre al terapeuta queste domande.
Tenga anche presente che la terapia non finisce nella studio del terapeuta, ma è fuori che il paziente fa davvero il lavoro più difficile.
Se incontra difficoltà ad eseguire le direttive del terapeuta, le condivida nella prossima seduta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per la risposta.
Infatti non metto in dubbio le capacità del terapeuta e dei consigli che mi da in quanto comunque ho iniziato ad andare da lui perché so che e’ bravo, la mia era più che altro una preoccupazione legata all’effettivo funzionamento della terapia su di me in quanto passato ormai qualche mese ho notato pochi miglioramenti sui sintomi del doc e siccome le sedute sono a pagamento volevo effettivamente capire se normalmente il percorso per uscirne e’ lungo o meno
La ringrazio per la risposta.
Infatti non metto in dubbio le capacità del terapeuta e dei consigli che mi da in quanto comunque ho iniziato ad andare da lui perché so che e’ bravo, la mia era più che altro una preoccupazione legata all’effettivo funzionamento della terapia su di me in quanto passato ormai qualche mese ho notato pochi miglioramenti sui sintomi del doc e siccome le sedute sono a pagamento volevo effettivamente capire se normalmente il percorso per uscirne e’ lungo o meno
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.4k visite dal 06/11/2020.
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