Ossessione verso ex
Buongiorno, vi scrivo perché sono stremato e non riesco a trovare una via d'uscita.
Ho 33 anni, due anni fa conosco una ragazza che mi ha totalmente stregato.
Tutto è iniziato a precipitare dopo poco, quando mi confessa che non vuole nulla di serio, solo sesso e tempo da trascorrere insieme ma senza progettualità.
Io le dico ok ma subito dopo chiudo la frequentazione perché io ero già molto coinvolto con lei.
Ma non basta in quanto lei tornava con frasi tipo: godiamoci quello che abbiamo ora, ci vedo del bello, proviamoci ecc.
Io allora tornavo sui miei passi, ma puntualmente lei a volte appariva sfuggente e distaccata.
Allora a mia volta la riallontanavamo e lei ritornava.
Si era creato una situazione del genere in loop, dove io speravo che un giorno potesse cambiare qualcosa.
Fino a che un giorno se ne arriva dicendomi che tra noi era finita, che era piena d'ansia e che voleva pensare alla sua vita.
Da allora la mia vita è diventata un inferno, sono passati 1 e mezzo e io ancora sento l'eco di quelle parole, penso quotidianamente a lei e ogni tanto spio i suoi profili social.
Devo dire che lei ha fatto in fretta a costruirsi una vita io mi ritrovo ancora in quella pozzanghera e mi sento bloccato.
Ho passato l'inverno chiuso in casa per timore di incontrarla e le volte che la vedo o che sento solo pronunciare il suo nome mi viene un attacco di ansia con fitte intestinali.
Sono seguito da una psicologa da circa un anno ma non sto risolvendo nulla.
Quello che rimane irrisolto in me è il non capire il tipo di persona che ho avuto davanti per 9 mesi.
Non riesco a fissare nella mente che per lei, molto probabilmente era solo una storia di sesso mentre per me era molto di più.
Però sapeva condire bene i momenti e approcciarsi come se stessimo insieme.
Sapere che ho avuto a che fare con una persona un po' manipolate un po8mi solleva ma non ci credo del tutto.
A volte mi colpevolizzo e penso che se fossi stato diverso sarebbe andata diversamente.
A volte invece penso a quanto poco fregasse a sta persona, e fissare questo mi uccide un po' l'autostima.
Sono un ragazzo carino, magro, non ho mai avuto grandi problemi con le ragazze ma dopo sta storia mi sento sbagliato, non all'altezza, e timore di approcciarmi sessualmente alle altre.
È come se mi sentissi in difetto, e la libido ha subito un brusco calo.
Io voglio solo ritornare a vivere, ho voglia di vivere dopo un anno e mezzo praticamente chiuso in casa!
Forse devo fare un atto di fede e credere solamente che sono stato "usato" da lei senza che però la mia autostima ne risenta troppo.
Io non ho capito nulla di sta storia alla fine, è stata incasinata e confusa.
Chiedo un vs aiuto, la mia psicologa sdrammatizza il problema.
Scusate se mi sono dilungato.
Grazie
Ho 33 anni, due anni fa conosco una ragazza che mi ha totalmente stregato.
Tutto è iniziato a precipitare dopo poco, quando mi confessa che non vuole nulla di serio, solo sesso e tempo da trascorrere insieme ma senza progettualità.
Io le dico ok ma subito dopo chiudo la frequentazione perché io ero già molto coinvolto con lei.
Ma non basta in quanto lei tornava con frasi tipo: godiamoci quello che abbiamo ora, ci vedo del bello, proviamoci ecc.
Io allora tornavo sui miei passi, ma puntualmente lei a volte appariva sfuggente e distaccata.
Allora a mia volta la riallontanavamo e lei ritornava.
Si era creato una situazione del genere in loop, dove io speravo che un giorno potesse cambiare qualcosa.
Fino a che un giorno se ne arriva dicendomi che tra noi era finita, che era piena d'ansia e che voleva pensare alla sua vita.
Da allora la mia vita è diventata un inferno, sono passati 1 e mezzo e io ancora sento l'eco di quelle parole, penso quotidianamente a lei e ogni tanto spio i suoi profili social.
Devo dire che lei ha fatto in fretta a costruirsi una vita io mi ritrovo ancora in quella pozzanghera e mi sento bloccato.
Ho passato l'inverno chiuso in casa per timore di incontrarla e le volte che la vedo o che sento solo pronunciare il suo nome mi viene un attacco di ansia con fitte intestinali.
Sono seguito da una psicologa da circa un anno ma non sto risolvendo nulla.
Quello che rimane irrisolto in me è il non capire il tipo di persona che ho avuto davanti per 9 mesi.
Non riesco a fissare nella mente che per lei, molto probabilmente era solo una storia di sesso mentre per me era molto di più.
Però sapeva condire bene i momenti e approcciarsi come se stessimo insieme.
Sapere che ho avuto a che fare con una persona un po' manipolate un po8mi solleva ma non ci credo del tutto.
A volte mi colpevolizzo e penso che se fossi stato diverso sarebbe andata diversamente.
A volte invece penso a quanto poco fregasse a sta persona, e fissare questo mi uccide un po' l'autostima.
Sono un ragazzo carino, magro, non ho mai avuto grandi problemi con le ragazze ma dopo sta storia mi sento sbagliato, non all'altezza, e timore di approcciarmi sessualmente alle altre.
È come se mi sentissi in difetto, e la libido ha subito un brusco calo.
Io voglio solo ritornare a vivere, ho voglia di vivere dopo un anno e mezzo praticamente chiuso in casa!
Forse devo fare un atto di fede e credere solamente che sono stato "usato" da lei senza che però la mia autostima ne risenta troppo.
Io non ho capito nulla di sta storia alla fine, è stata incasinata e confusa.
Chiedo un vs aiuto, la mia psicologa sdrammatizza il problema.
Scusate se mi sono dilungato.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
forse la sua psicologa non tanto vuole "sdrammatizzare" il problema, quanto porlo nell'ottica della sua "ossessione", come da titolo, ossessione non solo rivolta alla ex ma a svariati momenti della sua vita. Le numerose email che ci ha mandato la testimoniano.
Sarà destinato a soffrire di altre ossessioni e ad essere preda di persone che approfittano della sua fragilità, finché non si impegnerà fino in fondo, con l'aiuto di un professionista, a guarire.
Per darle un piccolo aiuto le suggerirò una maniera di vedere la vicenda che ci ha descritto, ma temo che la sua psicologa gliel'abbia già prospettata senza esito. Anche il metterla per scritto con molta precisione, come ha fatto, dovrebbe averla aiutata... o no?
Dunque, lei scrive che quella ragazza le aveva detto che non voleva "nulla di serio, solo sesso e tempo da trascorrere insieme ma senza progettualità".
A lei questo fa solo male, perché al contrario è già troppo coinvolto, quindi allontana la ragazza. Ma quella torna e riesce a carpirle dei momenti intensi e appaganti, pur negandole sempre il proprio coinvolgimento sentimentale e un impegno per il futuro.
Lei in parte si difende, ma spesso cede. Perché? Scrive: "speravo che un giorno potesse cambiare qualcosa".
Molto umano e comprensibile.
Ma la ragazza continua a manifestare fasi alterne; nei momenti in cui "appariva sfuggente e distaccata" lei la allontanava, ma la ragazza ritornava, finché le ha confessato "piena d'ansia" che voleva pensare a sé e che tra voi era finita.
Perché, fino ad allora a chi aveva pensato?
Per quanto lei si senta ferito nei sentimenti e nell'autostima, manipolato, usato, mi sembra abbastanza evidente che la ragazza a sua volta non stava affatto bene.
A questo punto, che a questa ragazza non "fregasse" niente di lei, come scrive, non è tanto vero: confusa e ansiosa, non aveva per niente chiaro quello che faceva, e si aggrappava a lei con l'egoismo di un bambino o di uno che sta annegando, distruggendo anziché costruire.
Lei dice amaramente che la ragazza "ha fatto in fretta a costruirsi una vita", mentre di sé confessa: "io mi ritrovo ancora in quella pozzanghera e mi sento bloccato".
Caro ragazzo, ma lei crede all'immagine offerta dai social? Alle foto con abbracci, ai cuoricini, ai like? Specialmente ad opera di una ragazza che ha difficoltà enormi a credere di poter essere amata, altrimenti non avrebbe mai fatto il discorso di volere solo sesso e compagnia, ma nient'altro?
A questo punto immagino che lei sia a rischio di sentirsi ancora peggio, dicendosi che avrebbe dovuto comportarsi in modo diverso, etc.
Non è così. A comunicare, o a non comunicare, si è in due, e ci sono momenti della vita in cui ogni parola, ogni gesto, risulta sbagliato.
Non sappiamo niente del futuro: potreste incontrarvi di nuovo e costruire una bella storia oppure ognuno di voi può trovare l'amore da un'altra parte, ma quello che è certo è che una corretta, positiva visione di sé è alla base di tutto, e questa va costruita.
Leggere: "Sono seguito da una psicologa da circa un anno ma non sto risolvendo nulla" è scoraggiante.
Ne parli con la psicologa, e si accerti che state procedendo nella direzione giusta.
Auguri.
forse la sua psicologa non tanto vuole "sdrammatizzare" il problema, quanto porlo nell'ottica della sua "ossessione", come da titolo, ossessione non solo rivolta alla ex ma a svariati momenti della sua vita. Le numerose email che ci ha mandato la testimoniano.
Sarà destinato a soffrire di altre ossessioni e ad essere preda di persone che approfittano della sua fragilità, finché non si impegnerà fino in fondo, con l'aiuto di un professionista, a guarire.
Per darle un piccolo aiuto le suggerirò una maniera di vedere la vicenda che ci ha descritto, ma temo che la sua psicologa gliel'abbia già prospettata senza esito. Anche il metterla per scritto con molta precisione, come ha fatto, dovrebbe averla aiutata... o no?
Dunque, lei scrive che quella ragazza le aveva detto che non voleva "nulla di serio, solo sesso e tempo da trascorrere insieme ma senza progettualità".
A lei questo fa solo male, perché al contrario è già troppo coinvolto, quindi allontana la ragazza. Ma quella torna e riesce a carpirle dei momenti intensi e appaganti, pur negandole sempre il proprio coinvolgimento sentimentale e un impegno per il futuro.
Lei in parte si difende, ma spesso cede. Perché? Scrive: "speravo che un giorno potesse cambiare qualcosa".
Molto umano e comprensibile.
Ma la ragazza continua a manifestare fasi alterne; nei momenti in cui "appariva sfuggente e distaccata" lei la allontanava, ma la ragazza ritornava, finché le ha confessato "piena d'ansia" che voleva pensare a sé e che tra voi era finita.
Perché, fino ad allora a chi aveva pensato?
Per quanto lei si senta ferito nei sentimenti e nell'autostima, manipolato, usato, mi sembra abbastanza evidente che la ragazza a sua volta non stava affatto bene.
A questo punto, che a questa ragazza non "fregasse" niente di lei, come scrive, non è tanto vero: confusa e ansiosa, non aveva per niente chiaro quello che faceva, e si aggrappava a lei con l'egoismo di un bambino o di uno che sta annegando, distruggendo anziché costruire.
Lei dice amaramente che la ragazza "ha fatto in fretta a costruirsi una vita", mentre di sé confessa: "io mi ritrovo ancora in quella pozzanghera e mi sento bloccato".
Caro ragazzo, ma lei crede all'immagine offerta dai social? Alle foto con abbracci, ai cuoricini, ai like? Specialmente ad opera di una ragazza che ha difficoltà enormi a credere di poter essere amata, altrimenti non avrebbe mai fatto il discorso di volere solo sesso e compagnia, ma nient'altro?
A questo punto immagino che lei sia a rischio di sentirsi ancora peggio, dicendosi che avrebbe dovuto comportarsi in modo diverso, etc.
Non è così. A comunicare, o a non comunicare, si è in due, e ci sono momenti della vita in cui ogni parola, ogni gesto, risulta sbagliato.
Non sappiamo niente del futuro: potreste incontrarvi di nuovo e costruire una bella storia oppure ognuno di voi può trovare l'amore da un'altra parte, ma quello che è certo è che una corretta, positiva visione di sé è alla base di tutto, e questa va costruita.
Leggere: "Sono seguito da una psicologa da circa un anno ma non sto risolvendo nulla" è scoraggiante.
Ne parli con la psicologa, e si accerti che state procedendo nella direzione giusta.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dr.ssa Potenza e grazie per la sua lunga mail. La mia autostima è vacillante da sempre, ritrovarmi in quella situazione non ha affatto aiutato. Io mi chiedo come sia possibile però usare gli altri per tentare di risollevare temporaneamente sé stessi? In questo caso credo che lei doveva ancora superare la fine della sua precedente relazione e ha sfruttato l'occasione per emergere a mie spese. Condire di passione e belle parole le sue comparse è stata un' ottima strategia. Riguardo alla mia psicologa, al momento mi ha messo davanti l'opzione farmaci e mi ha concesso del tempo per pensarci se assumerli o no. Per concludere, devo dire che almeno di facciata la sua vita sembra brillante e felice, ma ho sempre captato una sua totale incapacità di far emergere le emozioni; è come se non arrivassero mai al viso, e in qualche modo si fosse adoperata per costruire una barriera che le contenesse.
Cosa di cui ancora non riesco a capacitarmi è la sua abilità ad apparire così sempre felice e vitale e non per ultimo il suo totale silenzio da quando ha deciso di rompere con me.
Grazie di cuore.
Cosa di cui ancora non riesco a capacitarmi è la sua abilità ad apparire così sempre felice e vitale e non per ultimo il suo totale silenzio da quando ha deciso di rompere con me.
Grazie di cuore.
[#3]
Caro utente,
vorrei esserle stata un pochino utile, ma finché lei avrà del risentimento verso la sua ex, finché continuerà a pensarci, sarà prigioniero di una sofferenza che non merita.
Il rancore è un'arma contro noi stessi che giova solo ai nostri nemici, e il pensiero ossessivo è una tortura che nemmeno il più feroce aguzzino potrebbe imporci, ma noi ce la imponiamo da soli.
Quanto alla sua psicologa, l'opzione farmaci, se è una psichiatra, compete al professionista, non al paziente; ma che lo sia o meno, in ogni caso va verificata anche la psicoterapia che state facendo, che dovrebbe avere comunque un effetto.
Molti auguri. Ci tenga al corrente.
vorrei esserle stata un pochino utile, ma finché lei avrà del risentimento verso la sua ex, finché continuerà a pensarci, sarà prigioniero di una sofferenza che non merita.
Il rancore è un'arma contro noi stessi che giova solo ai nostri nemici, e il pensiero ossessivo è una tortura che nemmeno il più feroce aguzzino potrebbe imporci, ma noi ce la imponiamo da soli.
Quanto alla sua psicologa, l'opzione farmaci, se è una psichiatra, compete al professionista, non al paziente; ma che lo sia o meno, in ogni caso va verificata anche la psicoterapia che state facendo, che dovrebbe avere comunque un effetto.
Molti auguri. Ci tenga al corrente.
[#5]
Utente
Riguardo invece alla rabbia e rancore che provo verso la mia ex, vorrei imparare a farne a meno volentieri! E qui parte il vittimismo forse ma davvero ho provato varie volte a non farmi sovrastare da quei sentimenti ma l'effetto però era debole, vanificato dal primo pensiero intrusivo che veniva a farmi visita riguardo fatti, vicende, dubbi di quella storia.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.6k visite dal 31/10/2020.
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