Ansia e depressione prolungata
Salve, sono un ragazzo di 36 anni e soffro d'ansia e depressione da circa 8 anni negli ultimi 3 anni soffro anche di attacchi di panico.
Premetto che ho avuto un infanzia difficile e carenza di affetto.
La prima volta 7 anni fa ho cominciato con un antidepressivo di cui non ricordo neanche il nome ma, dopo un anno ho smesso e andavo avanti con ansiolitico al bisogno.
Andava tutto bene fino a tre anni fa quando ho viaggiato al estero per lavoro ed ero senza ansiolitico.
Per lo stress eccessivo al lavoro e solitudine non sono riuscito ad andare avanti per piu di tre mesi e mentre tornavo in italia ho avuto il primo attacco di panico.
Una volta in italia ho cominciato una cura con un psicologo la cura comprendeva serupin e alprazolam dosaggio appena sopra il minimo.
Questa cura per 3 anni e 2 mesi fa ho interrotto antidepressivo consultandomi con il mio psicologo, e sto andando avanti con l'ansiolitico solo che sto prendendo dosaggi sempre piu elevati a causa di ansia e attacchi di panico sempre piu intensi! Non so piu cosa fare ho mollato pure il lavoro per questo motivo e ogni mattina ho dei attacchi di panico e malessere intestinale che va avanti per ore.
Vorrei sapere come posso da questa situazione?
È normale dopo un interruzione da cure del genere o devo ricominciare con un altra cura?
Grazie mille.
Premetto che ho avuto un infanzia difficile e carenza di affetto.
La prima volta 7 anni fa ho cominciato con un antidepressivo di cui non ricordo neanche il nome ma, dopo un anno ho smesso e andavo avanti con ansiolitico al bisogno.
Andava tutto bene fino a tre anni fa quando ho viaggiato al estero per lavoro ed ero senza ansiolitico.
Per lo stress eccessivo al lavoro e solitudine non sono riuscito ad andare avanti per piu di tre mesi e mentre tornavo in italia ho avuto il primo attacco di panico.
Una volta in italia ho cominciato una cura con un psicologo la cura comprendeva serupin e alprazolam dosaggio appena sopra il minimo.
Questa cura per 3 anni e 2 mesi fa ho interrotto antidepressivo consultandomi con il mio psicologo, e sto andando avanti con l'ansiolitico solo che sto prendendo dosaggi sempre piu elevati a causa di ansia e attacchi di panico sempre piu intensi! Non so piu cosa fare ho mollato pure il lavoro per questo motivo e ogni mattina ho dei attacchi di panico e malessere intestinale che va avanti per ore.
Vorrei sapere come posso da questa situazione?
È normale dopo un interruzione da cure del genere o devo ricominciare con un altra cura?
Grazie mille.
[#1]
Buongiorno. Prima di risponderle è fondamentale fare delle precisazioni : ha detto che si è rivolto ad uno Psicologo che le ha indicato dei farmaci. Nè lo Psicologo nè lo Psicoterapeuta possono somministrare o indicare cure farmacologiche o interruzioni delle stesse. Sarà un collega Medico di base o, MEGLIO, un collega Psichiatra che potrà indicare la via farmacologica più opportuna.
I farmaci sarebbe meglio fossero "affiancati" da un percorso psicologico o psicoterapeutico.
Nel suo caso quindi se sta assumendo farmaci (che immagino le abbia prescritto uno Psichiatra) è opportuno che si faccia indicare dallo specialista che la segue e monitora farmacologicamente come iniziare parallelamente un percorso psicologico o psicoterapeutico.
Lo Psichiatra stesso che la segue potrebbe essere Psicoterapeuta e quindi potrebbe continuare con lui una strada più supportiva che vada oltre la sola somministrazione farmacologica.
Perdoni queste precisazioni ma sono fondamentali e deontologiche nel rispetto e nella cura di ogni paziente.
Mi faccia sapere
FC
I farmaci sarebbe meglio fossero "affiancati" da un percorso psicologico o psicoterapeutico.
Nel suo caso quindi se sta assumendo farmaci (che immagino le abbia prescritto uno Psichiatra) è opportuno che si faccia indicare dallo specialista che la segue e monitora farmacologicamente come iniziare parallelamente un percorso psicologico o psicoterapeutico.
Lo Psichiatra stesso che la segue potrebbe essere Psicoterapeuta e quindi potrebbe continuare con lui una strada più supportiva che vada oltre la sola somministrazione farmacologica.
Perdoni queste precisazioni ma sono fondamentali e deontologiche nel rispetto e nella cura di ogni paziente.
Mi faccia sapere
FC
Dr.ssa Dederica Cairoli
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottoressa.
Allora, io sono stato seguito da un paio di CSM ammetto che non conoscevo la differenza tra psichiatra e psicologo fino adesso. Comunque ci sono piu medici che si consultano tra di loro prima di dare una cura e i centri csm non sono un posto perfetto per riprendersi da queste malattie! Purtroppo io l'ho capito tardi ed ho smesso la cura adesso non voglio soffrire piu vorrei sapere se devo trovarmi uno psichiatra privata o aspettare qualche mese andando avendo con l'ansiolitico? Grazie mille.
Allora, io sono stato seguito da un paio di CSM ammetto che non conoscevo la differenza tra psichiatra e psicologo fino adesso. Comunque ci sono piu medici che si consultano tra di loro prima di dare una cura e i centri csm non sono un posto perfetto per riprendersi da queste malattie! Purtroppo io l'ho capito tardi ed ho smesso la cura adesso non voglio soffrire piu vorrei sapere se devo trovarmi uno psichiatra privata o aspettare qualche mese andando avendo con l'ansiolitico? Grazie mille.
[#3]
Buongiorno.
Le consiglierei di consultare uno Psichiatra in modo da essere seguito, in questo momento di sofferenza, nel modo migliore.
Non aspetterei altri mesi senza alcuna figura che monitori la somministrazione dei farmaci ed il suo benessere psico-fisico.
Sono certa che i colleghi dei CSM dove si è rivolto abbiano concordato la strategia farmacologica più adatta a Lei, ma se ora sente la necessità di provare a rivolgersi anche ad uno psichiatra, anche privatamente, segua questa strada.
Mi aggiorni
FC
Le consiglierei di consultare uno Psichiatra in modo da essere seguito, in questo momento di sofferenza, nel modo migliore.
Non aspetterei altri mesi senza alcuna figura che monitori la somministrazione dei farmaci ed il suo benessere psico-fisico.
Sono certa che i colleghi dei CSM dove si è rivolto abbiano concordato la strategia farmacologica più adatta a Lei, ma se ora sente la necessità di provare a rivolgersi anche ad uno psichiatra, anche privatamente, segua questa strada.
Mi aggiorni
FC
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 30/10/2020.
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