Suocera, primo figlio e marito inesistente

Buongiorno,
Sono incinta del primo figlio, dopo un aborto e una diagnosi di infertilità che ci ha portato nell'inferno della PMA per due anni.

In quel periodo, in cui ero molto depressa, mio marito ed io abbiamo fatto terapia di coppia che, secondo me, non ha sortito chissà quali risultati, e l'abbiamo interrotta per problemi alla prima ondata di covid.

Il nocciolo è sempre lo stesso.

Mia suocera è estremamente invadente e, anche se immagino che abbia buone intenzioni, sento che esagera e che ho bisogno di mettere dei paletti.
In tutti questi mio marito non fa niente, quando semplicemente commento il comportamento della madre e per i suoi completamente assurdi (ad es, tra le tante, chiedere a lui foto della MIA PANCIA quando non la vedo da una settimana o telefonarmi per dirmi "ancora non avete scelto il nome?
' (sono al quarto mese) ed iniziare a propormene una lista), lui sbuffa, perché, cito, "a lui non importa".

Io non vorrei certo creare dissapori in famiglia, penso che basti essere fermi e mettere dei paletti con gentilezza, le persone non si possono cambiare e hanno pure molti lati positivi.

Il punto è mio marito, perché MAI, da quando lo conosco, si mette nella posizione di dire che qualcun altro abbia sbagliato. A parte me, ovviamente.
Se dico che sua madre o suo padre hanno fatto qualcosa, la ributta su di me, sono io che sono cristallizzata (in cose magari avvenute cinque minuti prima), sono io che non capisco lo spirito con il quale certe affermazioni vengono fatte, sono io che lo sottopongo sempre alle stesse discussioni. Sempre io.

Sono seriamente spaventata perché già in passato è capitato di non riuscire ad arginare questa donna e di avere dei problemi (sia di stress miei enormi, sia di coppia) e temo che in relazione a un figlio e alle sue continue ingerenze potrei accusarla molto di più.
E lui continua a sbuffare, io ad arrabbiarmi e a sentirmi sempre più sola.
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Dr. Andrea Zizzari Psicologo, Psicoterapeuta 3
Salve Signora, sarebbe opportuno rivolgersi ad un terapeuta per un percorso di crescita emotiva. Cordialmente Dott Zizzari

Dr. andrea zizzari

[#2]
Utente
Utente
Grazie.
Onestamente sono piuttosto sconfortata perché ho già fatto anni di psicoterapia con due terapeuti diversi (la prima, per sei anni, con metodo cognitivo comportamentale e la seconda per due con metodo sistemico relazionale, più un anno di terapia di coppia) e i risultati su questo fronte sono stati pressoché nulli.
Ovviamente ho cercato di essere il più concisa possibile e non sono certo una persona che non si mette in discussione, ma purtroppo in questo frangente mi scontro con persone che si danno manforte e non ascoltano i bisogni degli altri.
Comunque grazie per la sua risposta.
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