Ansia nuova frequentazione, lui separato in casa
Gentili dottori, vi scrivo per chiedervi un parere su una situazione che mi sta creando ansia. Ho 29 anni. Un mese fa conosco a Bologna (città dove vivo) un uomo di 50 anni ad una festa.
Lui è di Milano ma per motivi di lavoro si trova spesso a Bologna. È simpatico, divertente, intelligente e sexy. Parlando, scopro che ha figli.
Non gli domando se è sposato, ma non porta la fede quindi mi convinco non lo sia.
Ci baciamo e mi propone di salire nella sua camera d'albergo. Rifiuto dicendo che non me la sento ma gli lascio il mio numero.
Il giorno dopo mi telefona e mi dice che l'ho colpito, mi propone di rivederci.
Io rifiuto poiché, anche se ne sono attratta, mi sembra una persona non adatta a me.
Troppe differenze: d'età, di stili di vita..
Continua a scrivermi e a chiamarmi ogni giorno per due settimane.
Alla fine capitolo ed accetto di rivederlo. Viene a Bologna e passiamo l'intera giornata insieme.
Scopro che mi piace moltissimo: è divertente, intelligente, sexy e non riesco a resistergli.
Durante tutta la giornata mi fa stare bene, mi fa ridere, ci confidiamo e mi tiene per mano (dettaglio che trovo un po puerile).
Ci baciamo con molta passione e mi chiede di salire da me per fare l'amore.
Gli dico di no, che non me la sento poiché è troppo presto e poiché non ho ben compreso la sua situazione sentimentale.
Senza guardarmi negli occhi, mi dice che è separato in casa da 4 anni e che non lascia la moglie per il figlio.
Rimango molto delusa, poiché davo per scontato fosse legalmente separato.
Comprendendo i miei dubbi, mi saluta dicendo "io non ti scrivo, se vuoi fallo tu".
Dopo neanche 5 minuti è lui a mandarmi un messaggio per ringraziarmi della giornata e dopo mezz'ora mi telefona dicendo che non mi resiste. La sera facciamo sesso telefonico.
Passano i giorni e continua a chiamarmi e a scrivermi, chiedendo di rivederci e facendomi capire di voler fare l'amore.
A me lui piace tantissimo, non so resistergli... ed è da tanto tempo che non trovo una persona con cui stare così bene.
Non capisco cosa voglia da me ed anche se ci siamo visti solo due volte ne sono gelosa.
La sua condizione di "separato in casa", la differenza d'età, la distanza geografica, il suo ruolo (è una persona con un lavoro molto importante, con grande visibilità e potere) mi spaventano. Ho paura di mettermi in una situazione pericolosa.
Premetto che fino ad oggi non ho avuto esperienze con uomini maturi né ho mai fatto sesso occasionale ma ho sempre e solo avuto rapporti seri e monogami.
Io stessa mi ritengo una persona molto seria, non incline a colpi di testa o ad avventure.
Non so cosa fare, sono abbattuta e non mi riconosco più. Ho paura di lasciarmi andare con lui per i motivi sopra esposti.
Non so se credere al fatto che sia separato in casa e l'idea di mancare di rispetto ad un'altra donna non mi fa stare bene. D'altro canto sono sempre stata una ragazza seria, ho rinunciato a tante occasioni ed ora ho voglia di prendere la vita con maggior leggerezza. Non sono più serena.
Lui è di Milano ma per motivi di lavoro si trova spesso a Bologna. È simpatico, divertente, intelligente e sexy. Parlando, scopro che ha figli.
Non gli domando se è sposato, ma non porta la fede quindi mi convinco non lo sia.
Ci baciamo e mi propone di salire nella sua camera d'albergo. Rifiuto dicendo che non me la sento ma gli lascio il mio numero.
Il giorno dopo mi telefona e mi dice che l'ho colpito, mi propone di rivederci.
Io rifiuto poiché, anche se ne sono attratta, mi sembra una persona non adatta a me.
Troppe differenze: d'età, di stili di vita..
Continua a scrivermi e a chiamarmi ogni giorno per due settimane.
Alla fine capitolo ed accetto di rivederlo. Viene a Bologna e passiamo l'intera giornata insieme.
Scopro che mi piace moltissimo: è divertente, intelligente, sexy e non riesco a resistergli.
Durante tutta la giornata mi fa stare bene, mi fa ridere, ci confidiamo e mi tiene per mano (dettaglio che trovo un po puerile).
Ci baciamo con molta passione e mi chiede di salire da me per fare l'amore.
Gli dico di no, che non me la sento poiché è troppo presto e poiché non ho ben compreso la sua situazione sentimentale.
Senza guardarmi negli occhi, mi dice che è separato in casa da 4 anni e che non lascia la moglie per il figlio.
Rimango molto delusa, poiché davo per scontato fosse legalmente separato.
Comprendendo i miei dubbi, mi saluta dicendo "io non ti scrivo, se vuoi fallo tu".
Dopo neanche 5 minuti è lui a mandarmi un messaggio per ringraziarmi della giornata e dopo mezz'ora mi telefona dicendo che non mi resiste. La sera facciamo sesso telefonico.
Passano i giorni e continua a chiamarmi e a scrivermi, chiedendo di rivederci e facendomi capire di voler fare l'amore.
A me lui piace tantissimo, non so resistergli... ed è da tanto tempo che non trovo una persona con cui stare così bene.
Non capisco cosa voglia da me ed anche se ci siamo visti solo due volte ne sono gelosa.
La sua condizione di "separato in casa", la differenza d'età, la distanza geografica, il suo ruolo (è una persona con un lavoro molto importante, con grande visibilità e potere) mi spaventano. Ho paura di mettermi in una situazione pericolosa.
Premetto che fino ad oggi non ho avuto esperienze con uomini maturi né ho mai fatto sesso occasionale ma ho sempre e solo avuto rapporti seri e monogami.
Io stessa mi ritengo una persona molto seria, non incline a colpi di testa o ad avventure.
Non so cosa fare, sono abbattuta e non mi riconosco più. Ho paura di lasciarmi andare con lui per i motivi sopra esposti.
Non so se credere al fatto che sia separato in casa e l'idea di mancare di rispetto ad un'altra donna non mi fa stare bene. D'altro canto sono sempre stata una ragazza seria, ho rinunciato a tante occasioni ed ora ho voglia di prendere la vita con maggior leggerezza. Non sono più serena.
[#1]
Gentile utente,
partiamo dalla sua domanda "Non capisco cosa voglia da me".
Come fa a scrivere così, se quest'uomo glielo sta ripetendo incessantemente?
Vuole una bella avventura erotico/sentimentale con una giovane donna che ha tutte le doti per lusingare il suo io.
Gli ingredienti ci sono tutti: lui abituato a tenere in esercizio il suo fascino, affermato sul piano professionale ed economico, di mezza età, senza il problema di cercare una partner che non sia una piacevole avventura perché da questo lato è già a posto.
Dice perfino le frasi trite del noto repertorio: "Non vado d'accordo con mia moglie", "siamo separati in casa", "non ci lasciamo per il bene di mio figlio" (ma chi, un ventenne che probabilmente non vive nemmeno in casa?). Non so se mancano - o gliel'ha già detto? "Mia moglie mi fa sentire solo", "da anni non facciamo l'amore", "non posso lasciarla perché è malata di cuore" e "non ho mai amato come amo te, tu sola mi capisci".
Lei, la preda ideale: giovane, bella, intelligente, sola, capace di fare sesso telefonico (non saprei con quale piacere, ma comunque questo indica fantasia e strumenti linguistici), abbastanza lontana -un'altra città- da non rischiare un incontro fortuito con la moglie di lui... e seria.
Di donne leggere è pieno il mondo; di donne stupide e avide altrettanto. Ma una donna intelligente e seria garantisce l'innamoramento, ingrediente indispensabile per ogni seduttore. Quello che vuole lui, quindi, si spiega benissimo.
Venendo a lei, la preda, la ragazza in procinto di essere sedotta, la persona che essendo onesta non riesce nemmeno a comprendere che un altro possa mentire sui sentimenti, io direi che oggi, in tempi di più o meno reale libertà nei costumi sessuali, questa tipologia di donna non si è ridotta, al contrario si è estesa.
Non le dirò i numerosi motivi per cui avviene questo. Forse si riconoscerà in quell'unico che di seguito le espongo.
L'uomo maturo, realizzato, protettivo, esperto di arti amatorie, è da sempre il rifugio emotivo di una giovane donna che attraversa un momento di insicurezza e di solitudine; ma oggi a questi motivi permanenti si aggiunge il fatto che la maggior parte degli uomini non sa più usare le parole e i gesti del corteggiamento, della conquista. Sono banali, spaventati, ruvidi.
Niente di strano che il seduttore abbia un successo addirittura superiore a quello di un tempo.
Temo che lei stia già cedendo, in cuor suo, con una motivazione scontata e ingenua: "sono sempre stata una ragazza seria, ho rinunciato a tante occasioni ed ora ho voglia di prendere la vita con maggior leggerezza".
Ma quale leggerezza c'è, nel ruolo di amante? Quale allegria, nello stare ai tempi, alle bugie, agli egoismi di un predatore? Ci si vede, lei, a godersi l'attimo del piacere trascurando il futuro, la considerazione dei sentimenti di un'altra donna, e molto presto anche il rispetto di sé stessa? Dice perfino che è gelosa già adesso...
Auguri, con il cuore.
partiamo dalla sua domanda "Non capisco cosa voglia da me".
Come fa a scrivere così, se quest'uomo glielo sta ripetendo incessantemente?
Vuole una bella avventura erotico/sentimentale con una giovane donna che ha tutte le doti per lusingare il suo io.
Gli ingredienti ci sono tutti: lui abituato a tenere in esercizio il suo fascino, affermato sul piano professionale ed economico, di mezza età, senza il problema di cercare una partner che non sia una piacevole avventura perché da questo lato è già a posto.
Dice perfino le frasi trite del noto repertorio: "Non vado d'accordo con mia moglie", "siamo separati in casa", "non ci lasciamo per il bene di mio figlio" (ma chi, un ventenne che probabilmente non vive nemmeno in casa?). Non so se mancano - o gliel'ha già detto? "Mia moglie mi fa sentire solo", "da anni non facciamo l'amore", "non posso lasciarla perché è malata di cuore" e "non ho mai amato come amo te, tu sola mi capisci".
Lei, la preda ideale: giovane, bella, intelligente, sola, capace di fare sesso telefonico (non saprei con quale piacere, ma comunque questo indica fantasia e strumenti linguistici), abbastanza lontana -un'altra città- da non rischiare un incontro fortuito con la moglie di lui... e seria.
Di donne leggere è pieno il mondo; di donne stupide e avide altrettanto. Ma una donna intelligente e seria garantisce l'innamoramento, ingrediente indispensabile per ogni seduttore. Quello che vuole lui, quindi, si spiega benissimo.
Venendo a lei, la preda, la ragazza in procinto di essere sedotta, la persona che essendo onesta non riesce nemmeno a comprendere che un altro possa mentire sui sentimenti, io direi che oggi, in tempi di più o meno reale libertà nei costumi sessuali, questa tipologia di donna non si è ridotta, al contrario si è estesa.
Non le dirò i numerosi motivi per cui avviene questo. Forse si riconoscerà in quell'unico che di seguito le espongo.
L'uomo maturo, realizzato, protettivo, esperto di arti amatorie, è da sempre il rifugio emotivo di una giovane donna che attraversa un momento di insicurezza e di solitudine; ma oggi a questi motivi permanenti si aggiunge il fatto che la maggior parte degli uomini non sa più usare le parole e i gesti del corteggiamento, della conquista. Sono banali, spaventati, ruvidi.
Niente di strano che il seduttore abbia un successo addirittura superiore a quello di un tempo.
Temo che lei stia già cedendo, in cuor suo, con una motivazione scontata e ingenua: "sono sempre stata una ragazza seria, ho rinunciato a tante occasioni ed ora ho voglia di prendere la vita con maggior leggerezza".
Ma quale leggerezza c'è, nel ruolo di amante? Quale allegria, nello stare ai tempi, alle bugie, agli egoismi di un predatore? Ci si vede, lei, a godersi l'attimo del piacere trascurando il futuro, la considerazione dei sentimenti di un'altra donna, e molto presto anche il rispetto di sé stessa? Dice perfino che è gelosa già adesso...
Auguri, con il cuore.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
Gent.ma Dottoressa,
ho letto con molta attenzione e con molto interesse quanto mi ha scritto. La ringrazio molto per il tempo dedicatomi e per la cura della sua risposta.
Mi ha molto colpita quanto da lei messo in evidenza. In particolare, mi sento di confermare che la ragione per cui mi sento attratta da quest'uomo è proprio il suo essere disinvolto, protettivo e sicuro di sé. Confrontandolo con miei ex ragazzi, lui possiede tutte le qualità che io cerco e che trovavo mancanti negli altri (qualità senz'altro dipese dalla sua esperienza).
Quanto alla mia insicurezza, forse sono opportune alcune precisazioni. La sera in cui l'ho conosciuto non ero sola ma con alcune amiche le quali si dicono convinte che lui sia separato in casa (una di loro si sta sentendo con un suo amico) e mi esortano a frequentarlo (ben consapevoli della mia generale diffidenza verso gli uomini e delle mie difficoltà a vivere con leggerezza).
Per quanto riguarda la circostanza di "separato in casa", in realtà, ci sono vari elementi che mi porterebbero a credergli.
Siamo amici su Facebook e dalle foto ho notato che in tutte le occasioni conviviali è sempre solo e senza fede (persino al suo compleanno ci sono i figli piccoli di 10 e 14 anni, sua madre, suo fratello, i suoi cugini..ma non c'è una donna), inoltre mi telefona ad orari vari che fanno presumere sia libero (e se lo chiamo io risponde sempre e subito).
Fortunatamente non mi ha detto alcuna delle frasi di repertorio da lei citate ("mia moglie mi fa sentire solo" ecc). A mia domanda diretta "qual è la tua situazione sentimentale?" la sua risposta è stata "Sono separato in casa da 4 anni, il figlio di 14 anni sa dei problemi che ci sono mentre quello di 10 no, ha avuto delle crisi..ora tu penserai che sono un codardo.". Sentendo questa frase, l'ho bloccato subito dicendogli che sono fatti suoi e che non mi andava di proseguire la conversazione. Abbiamo quindi bevuto un caffè e ci siamo salutati (poi è successo quanto sopra).
Quanto a me.. c'è da dire che sono una persona molto razionale ed equilibrata (sono sempre stata "rimproverata" da tutti di essere troppo inquadrata, di non lasciarmi andare, di non rischiare..). Ed è quindi vero che i motivi per cui mi sento attratta da quest'uomo sono:
-da un lato, il suo charme e la chimica che c'è tra noi
-dall'altro, la voglia di trasgredire.
Da parte mia sarebbe solo un'avventura, non c'è alcun rischio io possa innamorarmene poiché, anche se c'è una chimica pazzesca, non ha le qualità dell'uomo che vorrei sposare e sono dotata di sufficiente autostima per non ipotecare il mio futuro (fossero anche pochi mesi) con un uomo così diverso.
Se decido di rivederlo, sarà solo per godermi una brevissima avventura di qualche settimana in sostanza.
Non ho ben compreso cosa lei intenda dove dice "una donna intelligente e seria garantisce l'innamoramento", per questo mi sono sentita di fare le precisazioni di cui sopra.
L'unico mio freno è appunto il fatto che mi reputo una persona corretta e che non vorrei fare un torto a nessuno. Se avessi la sicurezza che è stato sincero (come le mie amiche mi esortano a credere), mi godrei l'attimo con maggior spontaneità.
A volte, confesso, provo un po di frustrazione per me stessa per tutte queste mie remore morali (non tanto in questa situazione quanto in generale). Noto che tutti si godono la vita, senza curarsi dei sentimenti altrui e mi sembra di essere l'unica scema che si fa tanti problemi per tutto. Ciò mi crea rabbia (ad es anche in ambito lavorativo non ho mai ceduto a lusinghe o a scorciatoie ma ne ho viste di corte e di crude in giro e ciò mi ha causato senso di rabbia e di impotenza!).
La situazione di disagio che vivo non dipende da lui o da me, quanto dal fatto che appunto mi piace essere onesta e corretta.
Ora, verrebbe da dire "ma con tanti uomini che ci sono in giro, date le tue riserve, trovatene un altro!". Il punto è che faccio molta difficoltà a prendermi di qualcuno (l'ultima mia frequentazione risale ad un anno fa). Anche se sono molto corteggiata, non mi piace mai nessuno (e non riesco neanche a mangiare una pizza con una persona con cui non sento affinità). Con quest'uomo, invece, l'intesa è nata subito.
Per questo mi cruccio...
ho letto con molta attenzione e con molto interesse quanto mi ha scritto. La ringrazio molto per il tempo dedicatomi e per la cura della sua risposta.
Mi ha molto colpita quanto da lei messo in evidenza. In particolare, mi sento di confermare che la ragione per cui mi sento attratta da quest'uomo è proprio il suo essere disinvolto, protettivo e sicuro di sé. Confrontandolo con miei ex ragazzi, lui possiede tutte le qualità che io cerco e che trovavo mancanti negli altri (qualità senz'altro dipese dalla sua esperienza).
Quanto alla mia insicurezza, forse sono opportune alcune precisazioni. La sera in cui l'ho conosciuto non ero sola ma con alcune amiche le quali si dicono convinte che lui sia separato in casa (una di loro si sta sentendo con un suo amico) e mi esortano a frequentarlo (ben consapevoli della mia generale diffidenza verso gli uomini e delle mie difficoltà a vivere con leggerezza).
Per quanto riguarda la circostanza di "separato in casa", in realtà, ci sono vari elementi che mi porterebbero a credergli.
Siamo amici su Facebook e dalle foto ho notato che in tutte le occasioni conviviali è sempre solo e senza fede (persino al suo compleanno ci sono i figli piccoli di 10 e 14 anni, sua madre, suo fratello, i suoi cugini..ma non c'è una donna), inoltre mi telefona ad orari vari che fanno presumere sia libero (e se lo chiamo io risponde sempre e subito).
Fortunatamente non mi ha detto alcuna delle frasi di repertorio da lei citate ("mia moglie mi fa sentire solo" ecc). A mia domanda diretta "qual è la tua situazione sentimentale?" la sua risposta è stata "Sono separato in casa da 4 anni, il figlio di 14 anni sa dei problemi che ci sono mentre quello di 10 no, ha avuto delle crisi..ora tu penserai che sono un codardo.". Sentendo questa frase, l'ho bloccato subito dicendogli che sono fatti suoi e che non mi andava di proseguire la conversazione. Abbiamo quindi bevuto un caffè e ci siamo salutati (poi è successo quanto sopra).
Quanto a me.. c'è da dire che sono una persona molto razionale ed equilibrata (sono sempre stata "rimproverata" da tutti di essere troppo inquadrata, di non lasciarmi andare, di non rischiare..). Ed è quindi vero che i motivi per cui mi sento attratta da quest'uomo sono:
-da un lato, il suo charme e la chimica che c'è tra noi
-dall'altro, la voglia di trasgredire.
Da parte mia sarebbe solo un'avventura, non c'è alcun rischio io possa innamorarmene poiché, anche se c'è una chimica pazzesca, non ha le qualità dell'uomo che vorrei sposare e sono dotata di sufficiente autostima per non ipotecare il mio futuro (fossero anche pochi mesi) con un uomo così diverso.
Se decido di rivederlo, sarà solo per godermi una brevissima avventura di qualche settimana in sostanza.
Non ho ben compreso cosa lei intenda dove dice "una donna intelligente e seria garantisce l'innamoramento", per questo mi sono sentita di fare le precisazioni di cui sopra.
L'unico mio freno è appunto il fatto che mi reputo una persona corretta e che non vorrei fare un torto a nessuno. Se avessi la sicurezza che è stato sincero (come le mie amiche mi esortano a credere), mi godrei l'attimo con maggior spontaneità.
A volte, confesso, provo un po di frustrazione per me stessa per tutte queste mie remore morali (non tanto in questa situazione quanto in generale). Noto che tutti si godono la vita, senza curarsi dei sentimenti altrui e mi sembra di essere l'unica scema che si fa tanti problemi per tutto. Ciò mi crea rabbia (ad es anche in ambito lavorativo non ho mai ceduto a lusinghe o a scorciatoie ma ne ho viste di corte e di crude in giro e ciò mi ha causato senso di rabbia e di impotenza!).
La situazione di disagio che vivo non dipende da lui o da me, quanto dal fatto che appunto mi piace essere onesta e corretta.
Ora, verrebbe da dire "ma con tanti uomini che ci sono in giro, date le tue riserve, trovatene un altro!". Il punto è che faccio molta difficoltà a prendermi di qualcuno (l'ultima mia frequentazione risale ad un anno fa). Anche se sono molto corteggiata, non mi piace mai nessuno (e non riesco neanche a mangiare una pizza con una persona con cui non sento affinità). Con quest'uomo, invece, l'intesa è nata subito.
Per questo mi cruccio...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.1k visite dal 22/10/2020.
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